Mancini e Cappietti, il processo riparte da zero. Era il 2008, l'Arezzo venne decapitato

L'indagine della Procura di Firenze e della Dda, l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa informatica, la FlyNet nella bufera, l'arresto: tutto cancellato mentre si avvicina la prescrizione. Presidente e Ad si dichiararono da subito innocenti, ma finirono in carcere. Il club amaranto sognava il ritorno in B, con Cari in panchina e il Ds Iaconi a trattare la cessione milionaria di Floro Flores all'Udinese

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Estate 2008. Sembra preistoria, invece parliamo dell'altro ieri. Marco Cari in panchina da un mese, Andrea Iaconi direttore sportivo e la seconda metà del cartellino di Floro Flores da trattare con l'Udinese. In ballo ci sono diversi milioni e una stagione che in teoria dovrebbe riportare l'Arezzo in B. Invece come un fulmine a ciel sereno deflagra la notizia dell'arresto del presidente Piero Mancini e dell'amministratore delegato Giovanni Cappietti.

Il calcio non c'entra nulla ma il club amaranto viene praticamente decapitato. L'accusa arriva dalla Procura di Firenze in collaborazione con la Direzione Distrettuale Antimafia ed è quella di associazione a delinquere finalizzata alla truffa informatica. Una vicenda legata alle telefonate con l'899 e alla FlyNet, l'azienda di telefonia che faceva capo proprio a Mancini e Cappietti. Di mezzo ci sono una decina di persone, strani legami tra Italia e Gran Bretagna e telefonate di utenti ignari smistate su numeri a pagamento. Mancini e il nipote Cappietti si proclamano da subito innocenti ma finiscono in carcere. 

Di quella storia, per anni, non se n'è saputo più nulla. Oggi ecco il colpo di scena: il procedimento penale nei confronti dell’ex presidente e dell'ex ad, deve ripartire da zero. Il giudice David Monti, in sede di udienza preliminare, ha accolto l’eccezione presentata dall’avvocato difensore Luca Fanfani: le carte adesso saranno indirizzate al Tribunale di Arezzo. E a questo punto dovrà scattare la nuova richiesta di rinvio a giudizio, con udienza preliminare ed eventuale processo, mentre si avvicina la prescrizione.

Nel frattempo l'Arezzo ha ballato su e giù tra serie C e serie D. E Floro Flores gioca ancora in serie A. 3,8 milioni erano arrivati per la cessione della prima tranche del suo cartellino all'Udinese. Iaconi, quell'estate, ne strappò poco meno di due e mezzo per la seconda. Mancini, quando tornò sul ponte di comando, disse che se ci fosse stato lui, ne avrebbe incassati di più. 

 

scritto da: Andrea Avato, 28/01/2015

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