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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Ciabu a San Siro prima di Milan-Arezzo
NEWS

L'Arezzo vede il traguardo. Salvezza più vicina dopo la partita da applausi col Bassano

Dodici punti in sei gare nel girone di andata: e venne considerato un miracolo. Dodici punti in sei gare nel girone di ritorno: e ormai un miracolo non è più. La squadra ha trovato la quadratura del cerchio e l'ultima prestazione ne è la riprova: difesa bunker, gioco più fluido, occasioni da gol. Nella colonna di sinistra della classifica non si sta male per niente!



Ezio Capuano vede il traguardo della salvezzaNel girone di andata, dopo i 12 punti in sei gare, era quasi il caso di gridare al miracolo. È giusto dunque come prima cosa rimarcare che anche nel girone di ritorno i punti conquistati sono altrettanti, frutto di quattro vittorie e due sconfitte di misura. Con dodici giornate ancora da giocare (tredici per Arezzo e Lumezzane) è probabilmente troppo presto per mettersi a fare tabelle e simili, ed è sicuramente prematuro abbassare la guardia, ma non è certo fuor di luogo dire che l’obiettivo stagionale è molto più vicino di quanto non lo fosse solo un mese fa. E la prova vista domenica contro il Bassano, squadra che arrivava ad Arezzo con tutt’altre ambizioni di classifica rispetto a quelle degli amaranto, è un ottimo segnale proprio in vista delle prossime gare.

L’Arezzo finora aveva faticato moltissimo contro le “grandi” del girone, rimediando solo un punto in quattro partite contro le squadre che si trovano ad oggi in zona play-off (anche se il Real Vicenza al Comunale perse 2-0 quando era in vetta): questa contro i ragazzi di Antonino Asta è una vittoria che l’Arezzo di Capuano ha ottenuto con pieno merito, non subendo gol per la seconda partita consecutiva (terza miglior difesa del girone ad oggi, dietro ad Alessandria e Mantova), concedendo agli avversari il minimo possibile e con un Benassi strepitoso a tirare giù la saracinesca. Ma soprattutto, una vittoria che l’Arezzo, molto più di altre volte, ha portato a casa attraverso il gioco e creando occasioni da gol. Segno che la quadratura del cerchio nell’assetto tattico dell’Arezzo, oggi, è stata trovata.

 

Benassi e Dettori, tra i migliori domenicaAdesso siamo ad una nuova partita di importanza cruciale, la sfida esterna contro il Pordenone, che ha agganciato la Pro Patria a quota 17 e quindi è da considerarsi pienamente in corsa per la lotta-salvezza: alzi la mano chi l’avrebbe mai detto dopo le 10 sconfitte consecutive rimediate dai friulani nel girone d’andata. L’Arezzo di oggi, con ogni probabilità, è superiore ai neroverdi di mister Fabio Rossitto (quarto allenatore a sedersi sulla panchina del Pordenone in questa stagione), ma ovviamente non si può dare niente per scontato con una squadra che anche all’andata venne al “Città di Arezzo” a giocare la sua partita, e che venne sconfitta di misura solo nel finale di gara, in inferiorità numerica e grazie ad una carambola piuttosto fortunata per gli amaranto. Questo per dire cosa? Che la squadra di mister Capuano, fin qui quasi impeccabile negli scontri diretti, deve confermare quanto di buono visto ultimamente, in attesa del rientro di Erpen e del pieno inserimento di Barusso, che aggiungeranno qualità e imprevedibilità in questo scampolo finale di stagione.

L’Arezzo, quest’Arezzo che ad agosto perdeva in casa in Coppa Italia di serie D, che a settembre ha avuto un avvio al di sopra di ogni aspettativa in Lega Pro, che a cavallo tra la fine del girone di andata e l’inizio di quello di ritorno ha raccolto 5 punti in otto partite, domenica ha definitivamente trovato la propria identità. E ha riscoperto che nella colonna di sinistra della classifica non ci si sta per niente male.

 

scritto da: Roberto Gennari, 24/02/2015





Arezzo-Bassano, festa in campo e sugli spalti

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