Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Francesco, Maurizio, Marco e Luca a San Siro
NEWS

Caturano e Momentè, dal grande calcio ai gol in Lega Pro. Identikit di due nel mirino

Salvatore Caturano, napoletano classe '90, ha esordito in serie A a soli 16 anni con la maglia dell'Empoli. Poi ha girovagato per l'Italia fino a esplodere con il Melfi: 18 gol con una tripletta e tre doppiette. Capuano lo conosce bene e lo ha già allenato a Caserta. Matteo Momentè, nato a Jesolo nel 1987, è un mancino cresciuto nelle giovanili dell'Inter, con cui debuttò addirittura in Champions League. Reduce da 15 gol con l'Albinoleffe, si è scoperto anche trascinatore. Il suo cartellino è di proprietà del Varese



Salvatore Caturano ha debuttato in serie A con l'EmpoliInizia a spron battuto il calciomercato e in questa rubrica cercheremo di conoscere meglio chi sono i giocatori che mister Capuano e il Ds Ciardullo stanno trattando. Proveremo a mettere in evidenza dettagli tecnici, ma anche a scoprire aneddoti o storie curiose di quelli che potrebbero diventare i nuovi beniamini dei tifosi amaranto.

Iniziamo questo percorso con i due nomi che al momento sono i più “caldi” per rinforzare il settore avanzato.

Salvatore Caturano, napoletano classe ’90, destro naturale, è la classica prima punta forte fisicamente e nel gioco aereo, dall’alto dei suoi 186 centimetri. E’ il tipico attaccante che fa la guerra con le difese avversarie, cresciuto nella fucina di talenti di Empoli. Con la maglia azzurra ha addirittura esordito in serie A, a 16 anni, il 13 maggio 2007: nel derby contro il Siena sostituì nei minuti finali Matteini. La società del presidente Corsi, dopo averlo aggregato alla prima squadra guidata da Baldini, lo spedì appena maggiorenne a farsi le ossa a Taranto. La stagione, la prima tra i grandi, si chiuse con 29 presenze e un bottino di 5 gol, tra cui la rete decisiva realizzata proprio contro l’Arezzo nell’1-0 dello Iacovone. Nell’annata successiva Caturano si divide tra Viareggio e Ravenna, sempre in Lega Pro, con lo stesso score realizzativo dell’anno precedente. Nelle due stagioni seguenti non riesce ad imporsi né ad Andria, né a Nocera e nemmeno a Foligno, inanellando poche presenze (22) e solo 3 reti. 

Si rilancia parzialmente nel 2012-13, quando con la maglia della Paganese realizza 6 reti. E' al termine della stagione che l’Empoli rinuncia al controllo del suo cartellino e Caturano decide di rimettersi in gioco in Lega Pro Seconda Divisione, prima a Caserta, voluto da mister Capuano, e poi a Messina. Il resto è storia recente: passa al Melfi e realizza, nel torneo appena concluso, la bellezza di 18 reti e 2 assist, score impreziosito dalla tripletta rifilata alla Lupa Roma e dalle doppiette realizzate con Aversa, Barletta e Cosenza.

Nel video c'è il gol realizzato a Caserta, quando ha fatto infuriare la tifoseria campana per l’eccessiva esultanza (era un ex), poi smontata con le scuse pubbliche attraverso il suo profilo Facebook.

Nell’anno della sua piena maturazione è stato capace di trascinare il Melfi ad uno storico 9° posto, andando in gol in tutte le maniere: di rapina, dal dischetto, di potenza, dimostrando finalmente le sue doti che lo avevano portato a vestire anche la maglia azzurra delle nazionali giovanili.

Sposato con Ilaria, toscana di Viareggio, padre di 2 bambini, per chi lo volesse conoscere meglio fuori dal campo c'è l'interessante l’intervista realizzata da Claudia Marrone per Tutto Lega Pro.

 

Matteo Momentè, una presenza in Champions con l'InterL’altro possibile acquisto è Matteo Momentè, veneziano di Jesolo, classe ’87, anche lui reduce dalla migliore stagione in fase realizzativa della sua carriera con 15 gol realizzati, che non sono serviti a salvare l’Albinoleffe dalla retrocessione diretta in serie D.

Cresciuto nell’Inter, che da giovanissimo lo aveva acquistato dal Montebelluna, si era distinto nelle giovanili nerazzurre come uno dei migliori prospetti, tanto da meritarsi la possibilità di allenarsi stabilmente con la prima squadra. Nella stagione 2005-2006 Roberto Mancini lo fa esordire in coppa Italia contro il Parma, in campionato contro l’Ascoli e addirittura, il 6 dicembre 2005, in Champions League, nell’ultimo incontro del girone contro gli scozzesi dei Rangers Glasgow.

Nella stagione successiva l’Inter lo manda in Lega Pro per farlo maturare: prima a Sambenedetto del Tronto, poi a Venezia che lo acquista a titolo definitivo. I lagunari però lo cedono in prestito al Teramo, dove realizza 4 reti prima di ritornare in Veneto e chiudere la stagione 2008-2009 con uno score di 22 presenze e 6 reti. Il Venezia fallisce e Momentè firma per il Varese, club che tutt’oggi e proprietario del cartellino, con cui al primo anno sfiora la promozione in B, realizzando 5 gol che gli valgono la chiamata dell’Albinoleffe. All’esordio tra i cadetti realizza 6 gol  il primo nella trasferta di Modena), ma un brutto infortunio al ginocchio lo blocca sul più bello. Lo stop è serio e gli fa perdere il resto della stagione.

In estate rieccolo al Varese, ma i guai non sono finiti: si rompe nuovamente il crociato ed è costretto a rimanere lontano dai campi da calcio per altri sei mesi. Torna a giocare nell’ultima giornata contro la Samp e realizza un gol che ha il sapore della liberazione. Nel 2012-13 per lui a Varese c'è poco spazio, 1 gol in 11 partite e a gennaio decide di passare alla Cremonese, dove ha poca fortuna. Rientra per l’ennesima volta a Varese, totalizzando 5 presente con 1 gol contro lo Spezia. In estate nuovo percorso inverso all’Albinoleffe e qui si scopre leader e bomber di una squadra che si ritrova a lottare per non retrocedere,senza salvare la categoria. Momentè firma la bellezza di 15 gol su un totale di 27 reti realizzate dai seriani, con la perla di punizione del 18 gennaio al Comunale.

Mancino puro, rispetto a Caturano è più dotato tecnicamente, bravo nel giocare prima punta, ma capace di agire, nonostante il fisico potente, anche come seconda punta. Quest’anno oltre che cannoniere è stato anche un trascinatore.

Nelle immagini la doppietta rifilata nella sconfitta casalinga per 4-2 contro il Perdonene.

 

 

scritto da: Mauro Guerri, 20/05/2015





Capuano cita Leopardi in diretta a Teletruria

comments powered by Disqus