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Al ''Bacigalupo'' quasi cinquant'anni dopo. Virdis l'uomo in più. Ma quanto pesa il -6

Gli amaranto tornano a Savona a distanza di mezzo secolo dall'ultima volta: dicembre 1966, finì 3-2 per i padroni di casa. I liguri finora hanno raccolto solo un punto e mercoledì nel recupero sono stati raggiunti a tempo scaduto dal Pontedera. La squadra di Riolfo è stata costruita in pochi giorni dopo l'estate trascorsa nei tribunali: l'argentino Gagliardi tra i più temibili dalla cintola in su, mentre la mediana può andare in difficoltà contro il palleggio dell'Arezzo



Francesco Virdis, punto di forza del SavonaTrasferta in Liguria per gli amaranto, ospiti del Savona reduce da un'estate travagliata, trascorsa a difendersi dall’accusa di illecito sportivo per la gara contro il Teramo della scorsa stagione, finita nel calderone dell’ormai nota indagine denominata Dirty Soccer.

Tra gli indagati figuravano il consulente di mercato Marco Barghigiani, il presidente Dellepiane e, per omessa denuncia, il calciatore Marco Cabeccia. Per la Procura la gara sarebbe stata accomodata, per consentire un’agevole vittoria del Teramo, lanciato verso la promozione un B. In primo grado le società erano state considerate colpevoli di responsabilità diretta, condannate entrambe alla retrocessione in D, con squalifica per Barghigiani di 3 anni e 6 mesi, per Dellepiane addirittura di 4 e per Cabeccia di 6 mesi. In appello però la sentenza è stata largamente rivista: proscioglimento da ogni accusa per Dellepiane e per Cabeccia, nessuna responsabilità diretta, ma solamente oggettiva per il Savona, con conseguente permanenza in Lega Pro, ma con una penalizzazione di 6 punti e una multa di 30 mila €, mentre è stata confermata la squalifica a Barghigiani.

 

La società nel frattempo aveva riconfermato in panchina Giancarlo Riolfo, ex responsabile tecnico del settore giovanile, la scorsa stagione promosso allenatore al posto di Aloisi, esonerato in marzo dopo la sconfitta contro il Pontedera. Il mister, lontano dalla panchina da qualche stagione, era riuscito ad ottenere la salvezza nella doppia sfida play-out contro il Gubbio, grazie alla vittoria casalinga per 2-1 ed al pareggio 1-1 ottenuto in trasferta con gol di Carta.

La rosa rispetto alla scorsa stagione è stata profondamente rinnovata e la campagna acquisti si è chiusa pochi giorni fa grazie alla proroga concessa dalla Lega. Solo cinque i riconfermati: i difensori Antonelli e Cabeccia, i centrocampisti Carta e Speranza e l’attaccante, fratello d’arte, Giovinco.

L’esordio stagionale, sembra uno scherzo del destino, ha visto i liguri opposti proprio al Teramo (sconfitta per 2-1), mentre mercoledì, nel recupero casalingo col Pontedera, è arrivato un pareggio per 1-1: Savona avanti con Antonelli, grazie ad un imperioso colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e raggiunto nei secondi finali da Vettori.

 

Gli “striscioni” giocheranno con il consueto 4-3-1-2, ma indovinare la formazione non sarà facile a causa degli impegni ravvicinati dei liguri. In porta Falcone, classe ’95, scuola Samp, titolare nelle prime due uscite stagionali, anche se Cincilla, la stagione scorsa al Renate e autore di una “topica” colossale sul gol di Franchino nella sfida del Comunale, scalpita in attesa di un'occasione.

La difesa, che ritrova dopo la squalifica Rossini, giocatore giunto dal Bari via Sassuolo, dovrebbe vedere Antonelli a destra, mentre a sinistra non è da escludere la riconferma del giovane scuola Inter Lomolino, perché l’ex Real Vicenza Vannucci è a rischio per problemi fisici. Lebran, ex Como, ultimo arrivato in casa biancoblu e il rientrante Rossini, andranno a comporre la coppia centrale. Cabeccia, jolly della squadra di Riolfo, potrebbe essere impiegato sia come laterale destro o come centrale, mentre i giovani Negro e Pinton completano il reparto arretrato.

 

l'allenatore Giancarlo RiolfoA centrocampo Steffè, classe ’96, autore a Teramo del gol del momentaneo pareggio, dovrebbe dettare i tempi, con ai fianchi Speranza e Costantini. In un reparto privo del lungo degente Carta, operato di ernia nei giorni scorsi, potrebbero però trovare spazio Corticchia, la stagione passata a Como, o il giovane Clematis, classe ’96 promosso dalla formazione Beretti. Possibile anche l’avanzamento di Cabeccia come a Teramo.

Tra le linee dovrebbe nuovamente agire Gagliardi, arrivato dai tornei dilettanti dall’Argentina di Arma di Taggia, anche se non è da escludere l’esordio in campionato di Lorenzo Tassi, trequartista di proprietà dell’Inter, classe '95, cresciuto calcisticamente nel Brescia dove ha addirittura esordito in serie A appena sedicenne.

In attacco quasi certo l’utilizzo di Francesco Virdis, tornato a Savona, dove in due stagioni aveva realizzato la bellezza di 39 reti, dopo un’annata vissuta tra alti e bassi divisa tra Monza e L'Aquila. Ad affiancarlo l’ex Livorno Simone Dell’Agnello, l'anno scorso a Barletta, con Giovinco, il giovane franco-americano Romney e soprattutto Riccardo Cocuzza, 7 reti la stagione scorsa, capace di giocare come seconda punta o come trequartista, che potrebbero rappresentare una delle novità nell’undici iniziale.

 

Il Savona è squadra mediamente giovane, costruita in pochi giorni, che ancora non ha trovato amalgama: a dimostrarlo sono le due reti subite da palla inattiva contro Teramo e Pontedera. Riolfo teme il rischio di risentire a livello fisico della terza partita in una settimana, ma soprattutto del pareggio subito in extremis ad opera del Pontedera, quando oramai tutti assaporavano la vittoria. Senza contare il fardello della penalizzazione.

Quella ligure è formazione da non sottovalutare, con buone individualità come Steffè, che si è dimostrato ottimo stoccatore in questo inizio stagione, e Virdis, il quale vuole riscoprirsi il temibile bomber di un paio di stagioni fa. La difesa si poggerà sul possente Lebran e sull’esperienza di Rossini, ma è reparto che potrebbe essere messo in difficoltà dalla velocità di Defendi e Bentancourt. Il centrocampo, reparto molto giovane, rischia di soffrire il miglior palleggio e il miglior affiatamento degli uomini di Capuano.

 

La partita si disputerà allo stadio ''Valerio Bagicalupo'', indimenticato portiere prima del Savona, poi del Grande Torino e della Nazionale, scomparso il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga. L'impianto ha una capienza di 20mila spettatori, oggi limitata a soli 4mila posti.

L’ultimo precedente tra le due compagini risale addirittura al 18 dicembre 1966, campionato di B, quando i padroni di casa s’imposero per 3-2 con reti di Pierino Prati e doppietta di Gilardoni. Per gli amaranto gol di Novelli e Ferrari.

 

scritto da: Mauro Guerri, 02/10/2015





Teramo-Savona 2-1, le immagini

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