Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Sava, Poggio, Strip e Gamba in posa con Riccardo Schicchi
NEWS

Oggi non ci sono più capitani coi baffi

Menchino Neri, un rigore sbagliato e la rovesciata che ci salvò



Oggi non ci sarebbero i carabinieri con le loro divise avana a bordo campo. Non ci sarebbe chi si fa prendere dalla gioia e scavalca le inferriate della curva. Oggi non c'è più quella curva. E non ci sarebbe chi grida al cielo il nome di un giocatore perché di giocatori simbolo, al di sopra di ogni sospetto, giocatori bandiera che si potevano amare a prescindere, non ce ne sono più. Oggi nessun arbitro rinuncerebbe ad ammonire uno che è stato cinque minuti a festeggiare. E se quella fosse la seconda ammonizione, a maggior ragione non rinuncerebbe a buttarlo fuori. Nessun portiere, dopo aver preso un gol che per lui significa retrocessione, andrebbe a stringere la mano a chi l'ha appena uccellato con una magia. Oggi nessuno si stupirebbe di vedere le immagini tivù da dietro la porta, mentre all'epoca furono una primizia che lasciò a bocca aperta. E non potrebbe succedere più che uno sbaglia dal dischetto e due minuti più tardi segna in sforbiciata, sotto la sua curva, a poco dalla fine, nella partita che vale una stagione, perché certe cose capitano una volta nella vita. Nessun presidente andrebbe ad abbracciare il suo pupillo a bordo campo, sentendo dentro che trent'anni dopo, se mai si trovasse in difficoltà, il suo pupillo sarebbe il primo a dargli una mano. Nessun fotografo avrebbe modo di sospingere nella mischia un calciatore con il morale a pezzi che vuole farsi sostituire. Oggi non ci sono più capitani coi baffi. Oggi se un giocatore tirasse un rigore in quel modo, tutti penserebbero che se l'è venduta. E magari c'ha pure scommesso sopra. Invece Menchino, il 9 giugno 1985, dopo un tiraccio maldestro da undici metri segnò in rovesciata. E ci salvò.

 

scritto da: Andrea Avato, 09/06/2011





La rovesciata dei sogni di Menchino Neri