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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Trestina4 set15Pianese
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"Convinto da Gemmi e da mister Sottili". Grossi si presenta: "Sono qua per il progetto"

Il trequartista classe 1985 non ha nascosto che c'è voluto un po' di tempo per accettare l'idea di scendere di categoria. Gli ottimi rapporti con il direttore sportivo e la corte dell'allenatore hanno però giocato un ruolo fondamentale



Paolo Grossi, classe 1985Numero 10 sulla divisa da allenamento e nessun timore se c'è da prendersi qualche responsabilità. Paolo Grossi si presenta così nel ritiro amaranto di Soci. Il trequartista è arrivato ad indossare la divisa del cavallino dopo una lunga trattativa. Gli ottimi rapporti con Roberto Gemmi e la corte di mister Sottili hanno però giocato un ruolo fondamentale.

"Non nego che all'inizio non ero convinto all'idea di lasciare la Serie B - ha esordito Paolo Grossi. Sono stati bravi il direttore Gemmi e mister Sottili. Mi hanno chiamato spesso dandomi importanza. Un fattore questo a cui tengo moltissimo. Così ho spazzato via ogni dubbio ed ho detto sì alla proposta dell'Arezzo".

 

Ti vedi più esterno d'attacco o trequartista nel 4-2-3-1 di mister Sottili?

"Ho parlato di questo con il mister - ha spiegato Grossi. Vorrebbe impiegarmi come trequartista dietro alla prima punta. Un ruolo dove mi trovo a mio agio. All'inizio della mia carriera ho sempre giocato lì, poi nel corso delle stagione sono arretrato adattandomi anche a fare la mezzala nel 4-3-3".

Stando così le cose tu ed Erpen vi contenderete la stessa maglia.

"Horacio lo conosco dai tempi della Pro Vercelli. Ci lega l'amicizia e credo che alla fine per entrambi sarà una sorta di stimolo a dare il cento per cento per essere titolari. Non vedo alcun problema. Tra l'altro potremmo anche giocare entrambi magari come esterni d'attacco. In squadra c'è poi un giocatore come Davide Moscardelli, un calciatore con un curriculum e doti importantissime".

Hai già sulla maglia il numero 10.

"E' solo una casualità. Certamente è un numero importante, ma le responsabilità non mi spaventano".

Ieri sera hai conosciuto Pupo, cosa vi ha detto?

"Ci ha raccontanto la storia di Arezzo ed ha cantato per noi e con noi l'inno della squadra".

Qual è il tuo obiettivo e quello della squadra?

"Dare sempre il massimo. Il mio obiettivo l'ho già fissato ma preferisco tenerlo per me".

 

scritto da: La Redazione, 21/07/2016





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La prima conferenza stampa di Paolo Grossi
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