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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Margherita, Angiolo e Sara - Bruxelles
NEWS

Terza vittoria di fila, nove punti nelle ultime quattro trasferte. L'Arezzo ha cambiato marcia

L'esodo dei tifosi, la striscia di successi che si allunga, il trend lontano dal Comunale che nell'ultimo periodo è molto migliorato: quella di Siena potrebbe rivelarsi la partita della svolta in positivo, esattamente come quella di Cremona lo era stata in negativo. La squadra ha acquisito consapevolezza dei propri mezzi e domenica con l'Alessandria ci sarà la prova del nove



la gioia di Polidori dopo il gol vittoria di SienaNello sport come nella vita ci sono momenti che indirizzano i destini, che fanno da spartiacque tra i dubbi e le certezze, tra la depressione e l’esaltazione. La vittoria di Siena può essere certamente annoverata tra le seconde. Perché era la gara più attesa, perché arrivava dopo la pausa e in pieno mercato, perché un esodo di massa di tale dimensione non si registrava dai tempi dell’ultima serie B.

L’esultanza della squadra insieme ai tifosi sotto il settore ospiti a fine partita è l’immagine simbolo del pomeriggio del “Franchi”. Un abbraccio collettivo tra i giocatori e il popolo amaranto. In quella estasi generale è racchiusa la consapevolezza di un successo che vale molto più dei tre punti e non solo perché mancava da 53 anni. Il derby rappresentava, infatti, uno snodo cruciale nella stagione.

 

Averlo vinto significa per l’Arezzo aver assorbito una spinta emotiva forse decisiva per il finale di campionato che può trascinare anche il pubblico. Siena la partita della svolta in positivo, così come Cremona lo era stata in negativo. Il parallelo ci sta tutto. 9 ottobre, 22 gennaio le due date che hanno segnano fin qui la stagione, seppur in maniera opposta.

Il giorno dopo il derby, lo sciagurato finale dello “Zini” sembra lontano anni luce, eppure quella sconfitta ha lasciato scorie che l’Arezzo ha faticato a scrollarsi di dosso. Ottanta minuti perfetti che sembravano l’ideale trampolino di lancio per pensare davvero in grande, poi quei 13 minuti di follia e le certezze che lasciano spazio ai dubbi. Una zavorra mentale che ha condizionato il rendimento in trasferta per quasi l’intero girone d’andata e dilatato i tempi di crescita del gruppo.

 

Ci sono voluti oltre tre mesi e qualche batosta per prendere piena consapevolezza nei propri mezzi. Oggi l’Arezzo sembra aver trovato quella continuità a lungo inseguita. Fuori casa sono arrivate tre vittorie nelle ultime quattro partite esterne. L’inversione di tendenza è certificata dai numeri.

Una lenta, ma costante presa di coscienza della propria forza. Siena ha chiuso il cerchio. Domenica contro l’Alessandria la prova del nove. Fermare la capolista equivarrebbe ad un pieno di autostima in grado di aprire scenari ancora più intriganti.

 

scritto da: Andrea Lorentini, 23/01/2017





Siena-Arezzo 0-1, intervista a Mattia Corradi

Siena-Arezzo 0-1
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