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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Davide, Enrico, Paolo e Federico, i Ragani amaranto
NEWS

Un po' di sollievo, qualche dubbio, una trasferta da vivere: occhi aperti, testa al campo

Abbiamo svoltato, ma adesso c'è da capire in quale direzione: sarà la strada della tranquillità o un viottolo verso la voragine? Vedremo chi saranno e cosa proporranno le persone che stanno dietro alle sigle societarie: Arezzo non può diventare un bacino per esperimenti di procuratori ma deve restare una squadra vera con obiettivi ambiziosi. Nel frattempo bisogna pensare al derby di Siena, una partita che non è come le altre. Massimo sostegno, specie adesso, ai giocatori e al mister: il legame che si è creato con il pubblico può spingerci verso una domenica speciale



Abbiamo svoltato. Adesso c’è da capire in quale direzione. Sarà la via della tranquillità e della resurrezione o un viottolo sconnesso che ci porterà alla fine verso l’ennesimo rischio voragine? Ad oggi non si può saperlo e non è nemmeno giusto fare alcun tipo di supposizione né giocare a fare gli scettici per il gusto di farlo. Vedremo chi saranno le persone che stanno dietro alle sigle societarie, ascolteremo quello che ci verranno a dire, soprattutto valuteremo (come sempre e più di sempre) i fatti. Le prime scadenze sono prossime ed importanti: gli stipendi con i contributi il 16 dicembre, il mercato di gennaio poco dopo nel quale si potrà valutare la forza economica e la volontà effettiva di crescita (ovvero che non si diventi un bacino per esperimenti di procuratori ma si resti una squadra vera, con una sua identità ed un suo obiettivo che non può e non deve essere di mera sopravvivenza). Noi continueremo a tenere gli occhi ben aperti.

 

Resta la constatazione amara di come tutta questa vicenda è corsa via, tra silenzi eccessivi che molto spesso hanno nascosto più il vuoto che la sostanza di vere trattative, la comparsa di personaggi dal dubbio pedigree calcistico, o dalla eccentrica fama come la signora Paperini, salita alla ribalta negli ultimi giorni (al proposito sarebbe interessante sapere in virtù di quale autorizzazione circolava domenica scorsa all’interno dello stadio autodefinendosi il nuovo presidente dell’Arezzo). Adesso vedremo cosa deciderà la nuova proprietà. Speriamo che tra i criteri di selezione, giacché un po’ di ricambio ci pare inevitabile, vi sia anche l’analisi di come sono state gestite queste giornate sia sotto l’aspetto reputazionale che sotto quello comunicativo.

 

mister Massimo PavanelPer fortuna ci sono anche state, per effetto di questa vicenda, reazioni positive. Prima di tutte la mobilitazione del tifo a sostegno della squadra che ha risvegliato almeno un poco la sonnacchiosa apatia cittadina, poi l’azione risoluta del sindaco Ghinelli (scivolato anche lui lato comunicazione nella stesura del comunicato post closing che finisce con sminuirne il lavoro che pure c’è stato) che vista sfumare la fantomatica e farsesca trattativa ''su al nord'' ha imposto una sterzata alla vicenda e portato Ferretti a stringere i tempi, poi (last but not least come dicono dalle parti della “perfida Albione”), la presa di posizione dei calciatori che, smentendo l’allarme di un quotidiano cittadino, hanno ribadito impegno e voglia di continuare a lottare per questa maglia senza fare passi indietro. Il patto che dalle tribune è stato siglato con i giocatori ed il tecnico, suggellato da quella corsa sotto la curva con la bandiera al vento, può essere il punto di partenza di un nuovo inizio, finalmente felice e finalmente vincente.

 

Ci aspetta domenica la sfida delle sfide. Il derbissimo del “Rastrello” mobilita l’anima ed il cuore della gente amaranto. Per questo stringiamo idealmente la mano a tutti i ragazzi di Pavanel ed allo stesso allenatore, in un “tutti per uno uno per tutti” che troverà concretezza nell’affollare la brutta curva dello stadio di Siena e combattere tutti insieme.

 

il presidente Ci sarà da scaricare dalle tribune e sul campo la rabbia e la tensione accumulata in queste settimane, ci sarà da giocare e da tifare nel nome di Arezzo e per riportare ad Arezzo un risultato importante che dia seguito alla già buona striscia positiva che da un mesetto ci accompagna. Non è una partita come le altre. A questo punto e dopo quanto accaduto lo è ancora meno.

 

Vogliamo e dobbiamo riempire la notte di Siena con i nostri cori ed i nostri colori. Dobbiamo far vedere a chi sembrerebbe avere avuto fiducia in noi e nella squadra che non si è sbagliato e che qua si può fare bene, dal lato tecnico anche abbastanza presto se solo si saprà agire senza distruggere per il solo gusto di far vedere che si cambia, ma costruendo su una base già buona. Torno a ripetere quanto sempre è stato detto (e mai è stato ascoltato) a Ferretti e Riccioli. Vogliamo fatti e verità. Sarà la strada per avviare anche un rapporto proficuo con il pubblico e con gli aretini, ponendo fine ad una ostilità aretino-romana che non è mai esistita se non nella mente di chi la fomentava. Lunedì la firma e probabilmente la presentazione dei nuovi vertici societari. Fino ad allora però, “Mosca”, “Saba”, noi e voi: orecchi, occhi e testa solo al campo. Verrà anche il tempo delle analisi e degli approfondimenti, delle interviste e delle inchieste, perché nessuno mai ci chiuderà la bocca e ci tapperà gli occhi. Ora tutti a Siena! Sempre e solo Forza Arezzo.


scritto da: Paolo Galletti, 24/11/2017





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