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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
saggezza popolare
NEWS

Lo zibaldone di un viaggio memorabile. Gomme bucate, gol e peperoncini

Arezzo-Crotone e ritorno. Milleseicento chilometri. In un giorno solo. Con una Clio presa a nolo. Che in Calabria aveva una gomma bucata. Dopo una partita che stavamo perdendo. E che abbiamo vinto. In rimonta. All'ultimo secondo. Una trasferta così non ricapita più!



code sulla Salerno-Reggio CalabriaA come autostrada. La Salerno-Reggio Calabria può essere definita tale? 40 chilometri di monocorsia, curve a gomito, chicane che nemmeno all’autodromo di Monza. Eppure, dopo il gol di Baclet al 92esimo, anche la Salerno-Reggio Calabria aveva il suo fascino.
B come Baclet. Quando l’ho visto stoppare palla ed entrare in area, è come se si fosse fermato il tempo. Sono quegli attimi che resti sospeso, in attesa che la storia faccia il suo corso. E il francesone l’ha messa dentro. Poi ha esultato in una maniera bellissima, facendo “no, no” con la mano. Ma quella scena l’ho apprezzata soltanto dopo in tivù.
C come Cari. Ma voi lo cambiereste Cari con Stringara?
D dome “da Orfeo”. E’ il ristorante dove sono andato a mangiare prima della partita. Melanzane alla parmigiana in porzione abbondante, una minestra di ceci specialità locale e poi due gamberoni farciti con l’orata. Il tutto con un buon rosè della zona. 25 euro, spesa modica. Se passate da Crotone, andateci perché ne vale la pena.
E come espulsioni. Ogni volta che l’Arezzo gioca a Crotone, c’è sempre un arbitro di traverso. Il rosso a Fanucci è stato esagerato, quello a Cari ridicolo. Però vincere in dieci contro undici è meraviglioso.
F come fallo laterale. Galeoto l’ha battuto quaranta metri più avanti rispetto a dove era uscito il pallone. E i tre “bobi gialli” hanno convalidato il gol di Basso. Ma come si fa?
G come Gianni. Massimo Gianni, il mio amico e collega. S’è fatto fuori un peperoncino intero, sgranato sopra la minestra di ceci. E il peperoncino calabrese è appena appena piccante. C’ha l’esofago d’amianto.
I come impresentabili. L’arbitro Carbone di Napoli e i suoi due assistenti. Dio ce ne scampi e liberi.
L come l’Arezzo è una malattia che non va più via. Non mi viene niente con la L…
M come Martinetti. Per me è un gran giocatore. Tra menate varie, stressamenti e imprevisti, ha già segnato tre volte. E quelli di Foggia e Crotone sono gol molto belli. Io sto col codino, nonostante tutto.
N come “non è venuto niente”. Le parole del tecnico della tivù di Crotone alla fine del primo tempo, quando mi ha comunicato che il mio commento della partita non c’era e che fare quello del secondo tempo era un casino. Sveglia alle 4, sette ore di macchina, altrettante in vista: tutto questo per niente. Poi, per fortuna, almeno il secondo tempo è venuto. Non avessi commentato il gol di Baclet al 92esimo, li avrei citati per danni.
O come odissea. Quella a cui sono stati costretti i trenta tifosi amaranto scesi in Calabria. Li abbiamo trovati fermi sulla corsia d’emergenza poco prima di Castrovillari, col pullman in panne. Dico la verità: quando siamo ripartiti lasciandoli lì, in attesa dei meccanici, mi sono sentito in colpa.
P come presuntuoso. Il Presuntuoso con la P maiuscola, cioè Marco Cari dopo Foggia, ha sbancato Crotone giocando all’attacco anche in dieci. Però, guarda caso, il giorno dopo nessuno gli ha dato del presuntuoso, nemmeno con la p minuscola. Forse che il risultato condiziona i giudizi, specie di chi le partite non le vede?

Baclet esulta a fine garaQ come quarantasette. Il minuto del gol di Baclet nella ripresa. La memoria umana archivia e conserva come un computer. Quella rete è in cartella insieme alle prodezze di Scichilone a Forlì (scommetto non se la ricorda nessuno), di Bazzani a Sciacca e Catania, di Ricchiuti a Varese, di Serafini a Pistoia, di Floro a Verona.
R come Renato Rafael. Bondi è un bravo calciatore e un ottimo ragazzo. E’ uno di quelli (pochi, per la verità) che ho conosciuto meglio. Mi fa piacere che stia giocando bene, spero rimanga ad Arezzo.
S come steward. All’ingresso della tribuna stampa ce n’era una, bionda, con i capelli legati e di bella presenza. Se legge quest’articolo, le dico di mandare una mail in redazione. Così, senza secondi fini eh…
T come Terra. Ad agosto ci ho fatto una litigata al telefono di quelle pesanti. Roba da insulti, minacce, “ti stacco la testa” e “mica ho paura di te”. Cose così. Lui era nervoso, io pure. Devo riconoscere che sta giocando alla grande, che domenica ha segnato un gol godereccio e che nel finale, quando eravamo in dieci e respingeva tutti i palloni dall’area, gli ho voluto veramente bene.
U come umore. Il calcio te lo cambia, te lo condiziona. Vinci come ha vinto l’Arezzo e per qualche ora diventi euforico, non senti la fatica, ti crollano i freni inibitori. Una droga.
V come vaffanculo. L’espressione più tipica per il contrattempo più tipico quando si viaggia: la gomma bucata. Arriviamo allo stadio e ci dicono: “avete la ruota a terra”. Sarà sgonfia. Invece no. Quando ripartiamo, con il gol di Allanpierre nel cuore, il cerchione è al limite massimo. L’imperativo è: trovare un distributore, trovarlo aperto, trovarci persone disponibili a cambiare la ruota, sperare che non ci sia il ruotino perché 816 chilometri a 80 all’ora sarebbero peggio dell’olio di ricino. Beh, le speranze si avverano: quella di scorta è una ruota vera e i due benzinai non solo ce la cambiano, ma non vorrebbero nemmeno un euro. Gliene diamo 20 e quasi l’avrei anche baciati. Avvertenza: se avete una Clio e dovete cambiare la gomma, cazzi vostri. A meno che non siate ingegneri meccanici.
Z come zibaldone. Ho scritto ‘sto pezzo perché certe trasferte, che i comuni mortali considerano prove provate di follia pura, in realtà sono le più belle di tutte.

scritto da: Andrea Avato, 09/12/2008