Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudio e Daniele in trasferta a Venezia
NEWS

Un anno iniziato male: solo due punti e squadra prevedibile. Di Donato deve metterci mano

Due pareggi deludenti e una sconfitta contro la Juventus B: il 2020 non è cominciato come ci si aspettava e ha messo in risalto le difficoltà di gioco di un Arezzo che a Lecco si è salvato soltanto in extremis. Dalla manovra offensiva poco efficace alle solite amnesie in difesa, fino al silenzio sulle operazioni di mercato: il momento non è proprio dei migliori



Arezzo involuto, Arezzo pasticcione, Arezzo che non riesce a vincere. Il 2020 è iniziato decisamente male per i nostri amati colori. Dopo lo scialbo pareggio con la Pianese sono arrivate due prestazioni altrettanto modeste contro Juve B e Lecco. Solo l'apprezzabile sforzo di volontà dei secondi 45 in riva al lago ha impedito che la doppia trasferta finisse in un disastro. Il punto è che ormai gli avversari ci leggono con estrema facilità: bloccate le corsie esterne e attaccato il centrocampo, l’Arezzo non sa più proporre manovra e offesa convincenti. Si arriva bene fino alla tre quarti campo, poi l'avversario chiude i corridoi e con frequenza allarmante si è costretti a tornare indietro, a fare un giro palla per orizzontale che diventa sterile e prevedibile.

Fioccano cross in area dove Gori non ha né la possibilità (sempre con due uomini addosso) né la grinta per andare ad attaccare quei palloni. Cutolo se le inventa di sotto terra per cercare la giocata, il passaggio, la conclusione, ma troppe volte sembra predicare nel deserto. Caso e Belloni, raddoppiati sistematicamente, sono disinnescati già in fase di predisposizione tattica da parte della squadra avversaria. Tassi e Foglia fanno quel che possono ma anche per loro trovare corridoi diventa complicato e così o azzardano l'apertura forzata o portano palla invano perché di spazi non ce ne sono.

 

La disamina assume poi toni drammatici passando alla difesa. Ormai si è perso il conto dei gol subiti per errori di piazzamento, di chiusura, persino di palleggio. Borghini senza la guida di un Pelagatti sbanda, Baldan è fisicamente efficace quanto tatticamente inesperto, Ceccarelli che dovrebbe dare sicurezza ed esperienza, mostra evidenti limiti atletici e qualche eccesso agonistico; per di più a dispetto di una mobilità ridotta, continua ad avventurarsi in zone non strettamente di sua competenza non riuscendo poi a recuperare in caso di ribaltamento dell'azione oppure risultando fuori posto nell'assetto difensivo (vedi Siena). Insomma, ora come ora le prospettive appaiono grige.

Oltretutto i ricambi non garantiscono alternative perché Rolando pare psicologicamente a terra dopo essere stato scavalcato nelle gerarchie interne da Caso, Piu non lascia traccia tangibile della sua presenza dal pomeriggio di Carrara, Benucci è scomparso dai radar, Picchi se è quello visto ad Alessandria non vale Tassi e se uno tra Cutolo e Gori (per me insufficiente a Lecco nonostante il gol) viene a mancare, son guai grossi perché né Cheddira né Mesina sembrano ad oggi alternatibe plausibili. Certo che almeno a livello difensivo si potrebbe e dovrebbe lavorare di più.

 

Mancano visibilmente e dopo sei mesi gli automatismi di chiusura; basta una diagonale ben fatta, oppure una percussione centrale convinta (per tacere di punizioni e calci d’angolo) per mandarci in crisi. Sul piano propositivo difficile cambiare. La squadra è costruita così; si può cercare di velocizzare la manovra per cercare di ritrovare spazi e superiorità che ci consentano di colpire con minore affanno. Interventi sulla rosa sembrano lontani e difficili a meno che da qui a brevissimo non si concretizzi un reale sostegno economico al presidente La Cava, cosa che appare abbastanza irrealistica (almeno nell'ottica del fine mese, poi si vedrà).

Bisogna allora ripartire da quel poco di buono visto in settimana: la volontà di non arrendersi dopo il secondo gol a Lecco. Ci aspettiamo rabbia e grinta, da tutti. Vogliamo vedere Gori che affonda i tacchetti e non danza sulle punte, vogliamo rivedere la voglia di Belloni, la corsa a testa bassa Caso; che tutti ci mettano la voglia del capitano. Contro la Pergolettese deve esistere un solo risultato.

 

scritto da: Paolo Galletti, 24/01/2020





comments powered by Disqus