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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Filippo sul cammello in Egitto
NEWS

In calo di risultati e reduce dalla batosta di Legnago. L'Arezzo fa visita ad un Fano arrabbiato

I granata marchigiani sono un avversario diretto degli amaranto nella lotta salvezza. Dopo un inizio di 2021 con buoni risultati che avevano fatto pensare ad un finale di stagione tranquillo il Fano è tornato in piena bagarre play-out e sente ormai il fiato delle avversarie sul collo. In casa ha raccolto solo due vittorie, l'ultima delle quali contro il Carpi ad inizio Febbraio. Da tenere d'occhio il centravanti Barbuti, già in gol nel match di andata, e capocannoniere dei suoi con 8 reti



Stefano Amadio, punto di forza del Fano

Partita della vita quella che affronterà domani l’Arezzo a Fano. In palio punti vitali per la corsa salvezza di entrambe le squadre. I granata guidati da Flavio Destro occupano la diciassettesima posizione con 27 punti, appaiati all’Imolese.

 

FORMAZIONE - Dovrebbe essere schierata col 4-3-1-2. Viscovo; Monti, Brero (Cason), Cargnelutti, Paolini (Rodio); Carpani, Amadio, Gentile, Marino (Scimia); Ferrara, Barbuti.

 

PUNTI DI FORZA - Da tenere d’occhio Riccardo Cargnelutti (’99). Difensore scuola Roma, ma di proprietà del Modena. Giocatore duttile, centrale che può agire anche da terzino, strutturato fisicamente, cattivo agonisticamente nonostante sia un under, discreto in marcatura, ma non troppo rapido. Gianluca Carpani (’93) mezz’ala che può giostrare senza grossi problemi anche davanti alla difesa o da trequartista. Buona facilità di corsa, discreti tempi d’inserimento e movimenti senza palla, temibile quando arriva alla conclusione. Stefano Amadio (’89) play della formazione di Destro. Centrocampista non troppo strutturato fisicamente, discreto nel far girare la squadra, anche se pecca in dinamismo, ma possiede un piede educato e buoni tempi di gioco. Infine Riccardo Barbuti (’92), il giocatore maggiormente talentuoso della compagine marchigiana e capocannoniere della stessa con 8 reti. Attaccante centrale, seconda punta o anche esterno all’occorrenza, dinamico nonostante la buona struttura fisica, lottatore, pericoloso quando riesce ad essere servito in verticale, buon tiro a dalla distanza, Sala ne sa qualcosa, discreto sui palloni alti.

 

PREGI E DIFETTI - Compagine che arriva all’importante sfida del Mancini con ventiquattro ore in meno di riposo e con il morale sotto i piedi a causa della sonante sconfitta rimediata domenica a Legnago (3-0). La compagine di Destro appare un po' in calo dopo aver raccolto diversi punti tra gennaio e febbraio, che avevano fatto addirittura sperare la società di patron Offidani, che nel post gara di domenica ha usato parole dure verso la squadra, nella salvezza diretta. Le ultime tre partite invece hanno visto i granata raccogliere solamente un punto (pareggio nel recupero con l’Imolese) e due sconfitte, entrambe in trasferta, con Südtirol e appunto Legnago. Squadra dall’età media bassa, non estremamente fantasiosa e spettacolare, ma rognosa ed arcigna, anche se ultimamente è apparsa timorosa, quella che ottenuto più pareggi in campionato, ben 15. A livello fisico potrebbe pagare qualcosa perché, quella con l’Arezzo, è la quarta partita in due settimane. Il Fano è formazione che fa molta densità in zona palla, che ha giocatori tosti e veloci nelle ripartenze. Attraverso il suo ds Mauro Traini, nel mercato di gennaio, hanno chiuso diverse operazioni. Nelle ultime ore di trattative hanno definito lo scambio con il Catanzaro facendo partire per la Calabria il centrocampista Parlati ed accogliendo il pari ruolo Francesco D’Urso. Si sono vestiti di granata Sbarzella (due anni ad Arezzo senza grossi spazi), il difensore centrale Cason dal Matelica scambiato con Zigrossi, i mancini Valeu dalla Casertana e Rodio dalla Pro Vercelli via Crotone, il mediano Gentile (Foggia), l’ala Flores Heatley dal Piacenza e l’attaccante Álvaro Montero prelevato dal Monopoli. Probabilmente il miglior acquisto è essere riusciti a trattenere bomber Barbuti. Hanno lasciato Fano Di Sabatino (Vis Pesaro), il mancino De Vito (Cavese), i centrocampisti Isacco (Monopoli) e Said (Foggia), il giovane Longo (Casertana), ma soprattutto l’attaccante esterno Baldini passato in B al Cittadella. Nella sfida di domani qualche assenza per mister Flavio Destro, che ne limitano le scelte. Certe quelle di Valeu (infortunio al bicipite), D’Urso (problema muscolare) e Pantaleoni (pubalgia), mentre è in dubbio la presenza di Montero, alle prese con un piccolo malanno fisico. Il mister, ascolano d’adozione, vista l’ultima partita decisamente negativa, potrebbe portare diversi correttivi nell’undici titolare. In porta l’under Viscovo (’99). Estremo che durante la stagione aveva perso la maglia da titolare in favore di Meli, ma che da diverse giornate ha riguadagnato il posto. Fisico importante che lo aiuta soprattutto sui palloni alti, ma nonostante la stazza, è portiere con buoni riflessi. Linea difensiva che potrebbe vedere a destra Monti, 2001 applicato e attento in fase difensiva o Cargnelutti (che però potrebbe essere utilizzato anche da centrale) e sull’out mancino molto probabilmente Paolini, centrocampista che si sta ben adattando al ruolo, che dovrebbe essere preferito a Rodio, under dotato di corsa e abile soprattutto quando accompagna la manovra. Centralmente in tre per due maglie. Brero strutturato fisicamente, forte nel gioco aereo e discreta dose di cattiveria agonistica, Cargnelutti e Cason applicato in marcatura, abile in anticipo e grosso agonista. L’alternativa è Luca Bruno, decisamente più dinamico dei suoi compagni di difesa, che in caso di necessità può essere utilizzato anche in mediana, come a Legnago. Reparto fisico, che soffre se preso in velocità, visto il poco dinamismo dei suoi difensori e quando viene attaccato sugli esterni. In mediana Amodio, rientrato dalla squalifica, come play e come mezz’ali Carpani e Gentile, non troppo rapido, discreto ruba palloni e buoni tempi d’inserimento. Tra le linee Marino, centrocampista reiventato trequartista, discreto piede, che spesso è utilizzato come primo pressing e schermo sui costruttori di gioco avversari. Alternativa in mediana è rappresentata dal baby Scimia, reduce dalla brutta prestazione di Legnago, sostituto prima dell’intervallo, ragazzo di buon fisico e discreta intelligenza calcistica. Reparto che non pecca in generosità e grinta, ma che spesso appare in difficoltà a livello di costruzione di gioco, dove i granata peccano di rapidità nel giro palla e nell’ultimo passaggio. In avanti, il reparto dove Destro ha maggiori soluzioni, le sorti offensive passeranno molto dai piedi e dalla testa di Barbuti che dovrebbe essere affiancato da Vincenzo Ferrara. Punta maggiormente strutturata rispetto al compagno e più abile a giocare per la squadra. Reparto offensivo che, come scelte, vede inoltre Nepi, prima punta con una buona fisicità, Kayro Flores Heatley discretamente rapido, Sarli, brevilineo ed abile ad agire sugli esterni e Montero. La punta ex Monopoli, in dubbio per questa partita, è mancino fisicamente prestante, pericoloso quando riesce a prendere posizione, soprattutto negli ultimi sedici metri. Gli amaranto di Stellone troveranno davanti una squadra ferita, vogliosa di prendersi un pronto riscatto, dopo anche le parole del non proprio al miele del suo presidente, ma che faranno molto probabilmente una gara accorta a livello tattico, che potrebbe anche accontentarsi di non perdere, senza concedere troppo campo all’Arezzo. Al Mancini la squadra di Destro ha conquistato due vittorie, ultima il 4-0 al Carpi del 4 febbraio, 7 pareggi e 6 sconfitte, la più recente quella con il Cesena. Score di 16 reti realizzate e 18 al passivo.

 

ULTIMO PRECEDENTE - Risale a quasi 25 anni fa, ovvero il 14 dicembre 1997, che si chiuse con un perentorio 3-1 per il Fano. Padroni di casa sul doppio vantaggio con Cupellaro e Tacchi (vice di Camplone sulla panchina amaranto), Pilleddu accorciò le distanze, ma nuovamente Tacchi chiuse la contesa.

 

scritto da: Mauro Guerri, 16/03/2021





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