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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Claudio e Vincenzo a Londra
NEWS

Zoccolo duro in formazione e difesa più solida. Così l'Arezzo ha finalmente svoltato

La prima vittoria interna stagionale di circa un mese fa contro il Matelica è la partita in cui l'Arezzo è cominciato a diventare una squadra vera. Da quel giorni sono cominciati ad arrivare i risultati ed i numeri hanno iniziato a sorridere agli amaranto che adesso sono in piena corsa per un piazzamento play-out migliore possibile. Per compiere l'ultimo salto di qualità serve trovare una maggiore incisivita' offensiva, magari fin da domenica contro l'Imolese



Mister Stellone

11 punti nelle ultime 6 giornate di campionato, con 7 gol fatti e solo 4 subiti, hanno portato per la prima volta in stagione l’Arezzo nel pieno della lotta per un piazzamento play-out. La svolta è arrivata con la vittoria interna contro il Matelica del 23 febbraio scorso, primo successo interno stagionale dopo cinque mesi di batoste e delusioni che ha probabilmente fatto scoccare quella scintilla invano cercata nelle prime 25 giornate di questo tremendo campionato. Ma non è solo un fatto mentale quello che ha rimesso in moto la squadra amaranto. Ci sono alcuni motivi che possono provare a spiegare la metamorfosi del Cavallino da una sorta di ‘’armata Brancaleone’’ ad un gruppo vero che ora lotta e ci crede al cento per cento.

Stellone, arrivato alla vigilia della prima giornata di ritorno, si è trovato a gestire inizialmente un gruppo troppo ampio e decisamente spaesato dove arrivi e partenze erano all’ordine del giorno. In un mese il mister ha approfondito la conoscenza del materiale a disposizione e giornata dopo giornata ha individuato quello zoccolo duro su cui dover puntare per tentare l’impresa salvezza. Non è un caso che nelle ultime sei giornate l’ossatura dell’undici iniziale – se si esclude la trasferta di San Benedetto, peraltro unica sconfitta di questo sestetto di partite – sia stata sempre molto simile. Stellone ha trovato alcuni punti fermi a cui difficilmente rinuncia e di questo la squadra ne ha chiaramente beneficiato. Da tanto tempo si diceva che serviva individuare un numero giusto di giocatori su cui puntare: mesi fa era oggettivamente impossibile ma appena Stellone lo ha fatto i risultati sono arrivati.

 

Andrea Sbraga

I primi cinque mesi di questo campionato avevano fatto collezionare all’Arezzo record negativi in serie soprattutto alla voce gol subiti. Non ricordiamo annate con così tante goleade rimediate, soprattutto al ‘’Comunale’’. Il primo lavoro quindi da portare a termine era quello di dare un minimo di sicurezza alla difesa amaranto e oggi si può dire che il risultato è stato centrato. Nelle ultime sei giornate come dicevamo solo quattro gol subiti, di cui tre su palla inattiva ( su rigore a Trieste, da angolo in casa contro il Mantova e su punizione a San Benedetto) e solo uno su azione, quello di Gomez a Trieste che nasce comunque anche questo dagli sviluppi di un corner. E’ quindi un dato di fatto che l’Arezzo adesso su azione è difficilmente perforabile. La crescita di condizione e d’intesa della coppia centrale Sbraga-Cherubin unita all’inserimento azzeccato nell’organico di un giocatore duttile come Pinna è alla base di questo mutamento. Non è infatti un caso se per ben cinque volte su sei in questa striscia presa in esame Stellone abbia potuto schierare dall’inizio la coppia di centrali difensivi, con l’eccezione guarda caso proprio di Trieste.

 

Leonardo Perez

Come tutti sappiamo il calcio ci insegna da sempre che una difesa solida è quasi sempre alla base dei risultati di una squadra e questo oggi lo riusciamo a vedere alla perfezione nell’Arezzo attuale. Se non prendi gol difficilmente perdi le partite e basta a volte un episodio per riuscire a portare a casa i tre punti. Ecco, a questo punto all’Arezzo quello che manca per compiere l’ultimo salto di qualità è riuscire a trovare una maggiore incisività offensiva. Sette gol in sei partite non è un bottino disprezzabile ma c’è da tener conto che cinque di questi sono venuti da palle inattive (tre rigori con Mantova, Fermana e Fano e le due punizioni di Pinna a Trieste). Gli ultimi gol su azione amaranto sono di un mese fa contro il Matelica, proprio la gara che abbiamo individuato come la svolta. Il piattone di Altobelli da centro-area su cross di Pinna e l’azione personale di Iacoponi che chiuse il match sono gli ultimi due squilli su azione dell’Arezzo. Le attenuanti anche in questo caso sono tante – attaccanti arrivati ad Arezzo a corto di condizione e subito infortunati, il guaio muscolare che ha tenuto un mese fermo capitan Cutolo, la paura con cui giocava la squadra limitando al massimo il tentativo di giocata del singolo – ma adesso per Stellone c’è da cercare di migliorare questo aspetto e siamo certi che i risultati positivi della squadra di questo ultimo periodo aiuteranno non poco la manovra offensiva amaranto.

Se anche questo tassello andrà al proprio posto l’Arezzo potrà guardare al futuro con una dose di ottimismo un mese fa impensabile ed anche un play-out potrà essere giocato con la consapevolezza giusta.

 

scritto da: Simone Trippi, 19/03/2021





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