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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Paolo a Londra davanti allo stadio dei Gunners
NEWS

Punteggio pieno, il tarlo che rode, il volo dell'airone, Muzzi junior e quel rinvio di Lomasto

L'Arezzo in serie D non aveva mai vinto le prime due gare di campionato. Basta questo per compiacersi dei 6 punti in classifica e di una prestazione meno sfavillante rispetto all'esordio, che ha fruttato una vittoria comunque meritata. Nonostante qualche under troppo timido, Mariotti può godersi Foggia che si è sbloccato, il debutto di Muzzi, Cutolo spaccapartita e il rassicurante pragmatismo di Lomasto



1. L'Arezzo in serie D non aveva mai vinto le prime due gare di campionato. Basta questo per compiacersi dei 6 punti in classifica e di una prestazione meno sfavillante rispetto all'esordio. Ripensando all'1-1 di Tolentino del lontano 1993, alla sconfitta di Pierantonio del 2012, allo scialbo 0-0 di Scandicci del 2013 ma anche al pareggio senza gol con la Flaminia del 2011, dopo aver maramaldeggiato per 4-0 a Città di Castello, gridiamo forte che chi s'accontenta gode.

 

2. Paradossalmente, i due gol in 4 minuti hanno sgonfiato la partita e la squadra ha badato più che altro a gestire, a tratti in maniera troppo passiva. Di occasioni ne ha concesse poche, però ha preso gol di nuovo, sia pure su rigore, allungando la striscia negativa. Questo continua a essere il tarlo che rosicchia le certezze del gruppo, dell'allenatore e anche di chi non vede l'ora di lasciarsi alle spalle questa categoria per non farvi più ritorno.

 

3. Nel complesso, comunque, la vittoria di Ardea è meritata: le punte tutte a bersaglio, Colombo ottimo tra i pali, cambi azzeccati e nuovi entrati che hanno inciso in positivo. Una bella domenica, andata in onda in diretta su Teletruria. L'ideale per ricordare la memoria di quel galantuomo che è stato Giorgio Peruggia.

 

4. Foggia aveva bisogno di buttarla dentro, anche su rigore (che tra l'altro si è procurato furbescamente). L'esultanza a mò di volo dell'airone, seppure dentro una prestazione meno tonica della settimana precedente, è stata liberatoria. L'anno scorso il 9 giocava in un Messina schierato con il 4-3-3, quest'anno il modulo è diverso e diversi sono i movimenti per sfruttare il trequarti e la punta di fianco. Un po' di tempo per aggiustare le cose ci vuole sempre, ma avere un attaccante che rincorre gli avversari e che si fa il mazzo per i compagni, è una miniera d'oro. I gol verranno da soli.

 

Paolo Lomasto in azione ad Ardea5. Sulla morbidezza dell'assist per Muzzi, o sulla qualità dello stop che ha preceduto il lancio per il 24, mandato a campo aperto davanti al portiere, c'è poco da dire e da scoprire. Cutolo ha qualità sopra la media in C, figurarsi in D. C'è molto da bearsi invece, riguardo l'atteggiamento del capitano (anche senza fascia), che per la seconda volta è entrato e ha marchiato la partita. Un dodicesimo titolare così non ce l'ha nessuno e, con 5 cambi possibili, la panchina lunga è decisiva. Se non ce l'hai, tieni botta ma sul più bello vai giù. Se ce l'hai, vinci.

 

6. A proposito di Muzzi junior. Se hai un padre che lavora per una società di calcio e tu fai il calciatore, il buon senso suggerirebbe di giocare ovunque tranne che lì. Questione di opportunità, di pochi pro a tuo favore e di tanti contro da scontare. Detto ciò, Muzzi junior aveva dimostrato già in amichevole che in questa rosa e in questa categoria ci può stare. Ha caratteristiche che i suoi compagni di reparto non hanno e ha pure lo spirito che serve: corre, aggredisce, si butta su tutti i palloni. E debuttare con un gol è sempre un bel premio.

 

7. Gli under stanno facendo gli under. Qualcuno va benone, come Colombo e Mancino, qualcuno bene, come Marras, qualcuno si limita al 6 politico, come Ruggeri, e qualcuno sta soffrendo, come Mastino. In generale, i due terzini accompagnano poco la manovra e quasi solo nel giro palla iniziale. Inconvenienti che erano stati messi in preventivo e che fanno parte del gioco. Guardando gli under che giocano con le altre squadre, però, si può sospirare di sollievo.

 

8. Una rondine non fa primavera e nemmeno due. L'Arezzo ha bisogno di mettere in fila punti e vittorie, poi si potrà tirare la prima riga e abbozzare un bilancio provvisorio. Già domenica, per esempio, arriva un Montespaccato che è a punteggio pieno e che non ha ancora preso gol. Le bucce di banana sono dietro l'angolo, mai fidarsi e guai a mollare. Però, siccome anche l'occhio vuole la sua parte, ci sta di godersi i 5 segnati in 180 minuti, i 6 punti, le prodezze balistiche dei fantasisti e il coriaceo pragmatismo di Lomasto, che non brillerà per eleganza ma per efficacia sicuramente sì. Ad Ardea, quando nel recupero ha scaraventato il pallone il più in alto e il più lontano possibile, tutti hanno applaudito e si sono sentiti rassicurati. Ogni frutto, come noto, ha la sua stagione.

 

scritto da: Andrea Avato, 27/09/2021





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