Quando è proprio questione di centimetri. L'Arezzo a quota 14 legni colpiti in stagione

Domenica contro il Poggibonsi gli amaranto hanno centrato due pali e una traversa, allungando la lista dei quasi gol in campionato. Tra gli episodi più clamorosi il doppio palo di Mancino a Rieti (con un tiro solo) e le partite contro Trestina e Sangiovannese, in cui la porta davanti alla sud ha tremato quattro volte. Colombo, invece, è stato aiutato dai legni in 6 circostanze

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Domenica l'Arezzo ha colpito tre volte i legni della porta del Poggibonsi, evento che statisticamente non è troppo frequente. Ha cominciato Calderini mandando la palla sul palo in diagonale, poi è toccato a Pizzutelli far tremare l'altro palo su punizione e quindi ancora Calderini, con tiro a giro di destro, ha centrato la traversa. La porta in questione era quella davanti alla sud.

Quest'anno in campionato l'Arezzo è arrivato a quota 14 legni, che forse è un record o forse no. Di sicuro non sono pochi e quella di due giorni fa non è stata la prima volta in cui la squadra è stata rimbalzata (letteralmente) dai montanti della porta avversaria.

Si cominciò subito alla prima giornata contro il Trestina: palo di Strambelli e traversa di Cutolo, con il risultato finale che premiò comunque gli amaranto (2-1 il punteggio). A Rieti, quarta giornata, fece tutto Mancino: destro verso l'angolo lontano, palla sul palo, poi lungo la linea, palo opposto e fuori. Per fortuna l'Arezzo vinse lo stesso (3-1). Con la Sangiovannese, altro doppio legno: palo di Frosali, traversa di Sicurella. Anche in quel caso davanti alla sud. Lì la partita prese una brutta piega e alla fine fu solo 1-1.

Nella lista ci sono poi i pali di Strambelli contro il Montespaccato (0-0) e a Città di Castello (3-3), quelli di Foggia contro Foligno (3-2) e Pianese (2-0), la traversa di Benedetti contro il Rieti (1-0). Il totale, per l'appunto, fa 14.

Sul fronte opposto, Colombo è stato aiutato dai legni in 6 occasioni, la più eclatante delle quali fu il rigore che Peluso del Foligno calciò sulla traversa in mezzo ai fischi della Minghelli. Il portiere ha dovuto ringraziare la sorte anche sul colpo di testa in tuffo di Noccioli del San Donato (traversa) e sul rasoterra di Coulibaly del Rieti (palo). 

Meno clamorosi il palo di Del Duca dell'Unipomezia nella gara giocata ad Ardea e la traversa di Lorenzini del Trestina nella partita di Città di Castello. Completa l'elenco la traversa di Pierangioli dello Scandicci.

Ad Arezzo, come noto, in questi casi si commenta che ''con i pali ci si fanno i pomodori''. Resta il dato numerico che in più occasioni ha penalizzato gli amaranto, dentro una stagione piena di alti e bassi.

 

scritto da: Andrea Avato, 12/04/2022

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