Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Meri, Luca l'americano, Luca l'italiano negli States
NEWS

Si avvicina il momento delle scelte. All'Arezzo serve gente di calcio. E serve presto

Le ultime settimane hanno segnato un riavvicinamento tra la proprietà, il socio di minoranza e la tifoseria. Il presidente Manzo ha promesso e mantenuto alcuni impegni economici, grazie ai quali i gruppi organizzati sono tornati nella sud e OA ha potuto condividere alcune linee programmatiche per il futuro. Ma adesso, a un mese e mezzo dalla fine della stagione, va ricostruita l'area tecnica per aprire un capitolo nuovo. La garanzia di vincere non potrà darla nessuno, la garanzia di fare le cose per bene però la piazza la esige. E sarebbe un vantaggio anche per Manzo



Nelle ultime settimane il presidente Guglielmo Manzo ha fatto il primo passo, com'era doveroso che fosse, per ricucire i rapporti con la piazza e con Orgoglio Amaranto. Ha caldeggiato e ottenuto un incontro con i gruppi organizzati della Minghelli. Ha preso impegni sul piano economico e finanziario che ha mantenuto e grazie ai quali i tifosi sono scesi dall'aventino, tornando sui gradoni della sud. E' inoltre riuscito a rasserenare, sulla base di linee programmatiche precise per il futuro, anche le relazioni con il socio di minoranza.

La squadra, forse perché sgravata dalle pressioni di lottare per il vertice, forse perché compattata dagli eventi, forse perché influenzata positivamente dal clima più disteso dell'ambiente, o semplicemente perché era (ed è) un gruppo nuovo (oltretutto rivoluzionato due volte), che doveva trovare un minimo di amalgama, ha messo insieme dei buoni risultati.

Nel complesso, rispetto a gennaio, la situazione è cambiata in meglio, anche perché peggio di prima era impossibile che andassse. Se tutto ciò servirà a qualcosa, lo capiremo alla fine del prossimo mese: sapremo come sono andati i play-off, se sarà possibile battere la strada del ripescaggio, se la società si sarà finalmente dotata di una struttura tecnica all'altezza del presente e del futuro.

Ricostruire non è semplice: la retrocessione di un anno fa sanguina ancora e questa stagione ha messo a nudo, in maniera evidente e incontestabile, le lacune di un organigramma che ha perso i pezzi cammin facendo. L'Arezzo adesso ha trovato un equilibrio grazie all'allenatore e allo spogliatoio, ma non può essere questa la normalità. Deve restare un'eccezione, augurandoci che duri fino al 29 maggio.

 

il presidente Guglielmo ManzoIl presidente Manzo, nelle ultime interviste, aveva lasciato trasparire la consapevolezza che fare calcio come era stato fatto fino ad allora rappresentava un suicidio: tanti soldi spesi, zero risultati ottenuti. E lasciamo da parte il capitolo strutture e settore giovanile, che sono importanti ma che rappresentano due vagoni del treno in cui la locomotiva si chiama prima squadra. Se quella si ferma, si ferma tutto il convoglio.

Il vero gradino da salire, l'asticella da alzare riguarda l'anima calcistica. E' quello il vero motore a cui mettere mano a prescindere dalla categoria. Se l'anno prossimo sarà ancora serie D (com'è più probabile) o se sarà di nuovo serie C (come ci auguriamo), l'Arezzo avrà bisogno di profili qualificati, in grado di trasmetttere alla piazza un messaggio diverso rispetto a quello inviato finora: non più improvvisazione ma organizzazione, competenza, autorevolezza.

Il capo dell'area tecnica è una figura imprescindibile e da quella in poi, a catena, deriveranno tutte le altre decisioni riguardanti allenatore, acquisti, cessioni ma anche le strategie di mercato sugli under (se sarà ancora serie D) oppure sul minutaggio e le valorizzazioni (se sarà serie C).

La fretta è solitamente cattiva consigliera ma è pur vero che i tempi stringono. Tra un mese e poco più saremo già proiettati sulla stagione 2022/23 e all'Arezzo servono dei punti fermi in grado di tirare una riga rispetto a ieri e aprire un capitolo nuovo. La garanzia di vincere non potrà darla mai nessuno, la garanzia di fare le cose per bene però la piazza la esige. E sarebbe un bel vantaggio anche per Manzo.

 

scritto da: Andrea Avato, 21/04/2022





comments powered by Disqus