Antistadio, riflessioni in corso. Manzo sul ripescaggio: ''se si apre una porta, noi ci siamo''

Sia Giovannini che Indiani preferirebbero restare a lavorare ai campini, anche se il ''Lebole'' necessita di interventi strutturali per migliorare il drenaggio e aumentarne la larghezza. Il contratto d'affitto scade in autunno, la società deciderà a breve. Intanto il presidente ha ribadito fiducia nel direttore (''è tutto in mano a lui, io devo solo mettere soldi'') e confermato il risanamento in corso dei bilanci (''siamo già oltre il 40%dei versamenti per l'aumento di capitale'')

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Il contratto d'affitto dei campini scade in autunno e l'Arezzo era intenzionato a non rinnovarlo. Troppo alti i costi annuali per la gestione e la manutenzione (circa 50mila euro), senza la prospettiva di poter procedere all'acquisto dei terreni nel giro di qualche anno. Questo aspetto, unitamente ai lavori di ristrutturazione in corso a Le Caselle, aveva spinto la società a valutare l'ipotesi di un trasferimento della prima squadra al centro sportivo. 

Sia Giovannini che Indiani, però, hanno caldeggiato l'opportunità di restare all'antistadio: una comodità logistica troppo grande per farne a meno e un onere economico da assorbire tramite il taglio di altre spese. Non è un mistero che il dg stia lavorando non solo sulla parte tecnica ma anche su quella amministrativa e organizzativa: la rinuncia al ritiro estivo fuori sede (la preparazione si svolgerà in città) e anche ai ritiri in hotel nei prepartita di campionato, potrebbe compensare la spesa per i campini.

 

 

La decisione finale ancora non è presa, ma probabilmente i due terreni continueranno a ospitare gli allenamenti dei calciatori. Ieri il presidente ha confermato le riflessioni in corso, aggiungendo che sono previsti interventi strutturali sul ''Lebole'' per migliorarne il drenaggio e per allargarlo di almeno un metro e mezzo, in modo che le dimensioni siano identiche al Comunale. Da capire se queste migliorie ricadranno sulle spalle dell'Arezzo o dei proprietari dei campi.

Oltre a questo, ieri Guglielmo Manzo ha speso parole di grande fiducia per il dg Giovannini (''è tutto in mano a lui, io devo solo mettere i soldi che servono, sono convinto di aver fatto la scelta giusta''), ha confermato il risanamento in corso dei bilanci (''siamo oltre il 40% dei versamenti per l'aumento di capitale'') e soprattutto ha ribadito la volontà di ambire al ripescaggio in Lega Pro: ''se si apre una porta, noi ci siamo''.

 

scritto da: Andrea Avato, 07/06/2022

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