Arezzo, col Trestina la partita più importante. Stufa e Bagnato perni del 4-3-1-2

Vincere domani vorrebbe dire alzare il ritmo e accorciare la classifica. Non vincere significherebbe farsi assalire di nuovo da ansie e incertezze. Per questo il risultato sarà più importante del gioco, che comunque sta migliorando sensibilmente. Balbo ormai ha trovato l'assetto giusto e l'unico cambiamento in formazione potrebbe riguardare l'inserimento di Rubechini per Testa. Gli umbri preparano un 4-5-1 abbottonato

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Arezzo-Trestina è la partita più importante dell’avvio di stagione. Vincerla vorrebbe dire alzare il ritmo, accorciare la classifica, prendere fiducia, trovare stabilità e tante altre belle cose. Non vincerla significherebbe farsi assalire di nuovo dalle ansie, dalle incertezze, dall’insofferenza di una piazza che non ne può più di restare nel limbo. A Balbo, che certi dettagli li ha colti di sicuro, gli ultimi giorni hanno portato in dote qualche spunto di ottimismo. La squadra a Spoleto ha vinto bene, tirando dalla propria parte anche gli episodi che in precedenza erano sempre stati ostacoli fastidiosi. Ha saputo reagire al rigore sbagliato, ha dominato il primo tempo, ha costruito molte palle gol. Ha gestito benino e infine ha chiuso la gara. Tutto ok, compresa l’evoluzione della settimana con l’amichevole contro il Siena. Vero è che di fronte a un avversario di serie A, viene facile tenere il campo con la massima attenzione possibile. Ma l’Arezzo non si è limitato a tirare su il muro davanti all’area, ha pure fraseggiato in uscita e creato alcune situazioni per andare a fare gol.
Mettendo insieme tutto ciò, si intravede una crescita collettiva che va assolutamente alimentata e portata avanti. Per questo la partita di domani diventa fondamentale e mai come stavolta il risultato farà un’indubbia differenza. Più del gioco che tutti quanti, Balbo in testa, sperano di vedere. L’Arezzo, dopo settimane di esperimenti, di prove tattiche, di tentativi o chiamiamoli come vogliamo, ha trovato un assetto finalmente stabile. Può cambiare un uomo nell’undici titolare, come probabilmente accadrà domani, ma l’impianto, lo scheletro ormai resta quello. Il 4-3-1-2 lascia libertà ai terzini di spingere quando serve, garantisce una copertura maggiore alla linea di difesa, consente a Bagnato di svariare secondo estro e offre a Raso e Martinez l’opportunità di fare le punte vere. Il trequartista, in questo modulo, è determinante. E Balbo da Bagnato si aspetta non solo il piede caldo sulle palle inattive, ma anche una presenza più viva e costante dentro la manovra. Alle sue spalle ci sarà sempre gente di corsa, dinamismo e fisicità. Testa, che a Spoleto ha fatto il suo, portando muscoli e centimetri, domani potrebbe restare fuori a vantaggio di Rubechini, con Stufa nel ruolo di play basso. Due considerazioni: l’utilità di Testa si avverte soprattutto in trasferta, quando c’è da battagliare di più. Rubechini, giocando in casa, offre più gamba, più mobilità e la soluzione del tiro da fuori. Poi c’è Stufa, sul quale Balbo ieri ha speso parole di elogio. “Parla poco, corre tanto, ha personalità e dove lo metto gioca. E gioca bene” ha detto l’allenatore. Finora da interno se l’è cavata egregiamente, pure contro il Siena. Domani potrebbe adattarsi a fare il regista, mixando la fase di prima impostazione con quella di filtro e badando soprattutto a innescare Bagnato coi tempi giusti. Una novità tattica interessante, con alcune incognite ma che non è campata per aria.
Di là c’è il Trestina, 5 punti e due sconfitte di fila negli ultimi quindici giorni. Il reparto migliore è quello di mezzo: Vinagli è un corridore col piede non troppo ruvido, il mancino Ceccagnoli fa il perno centrale con esperienza e visione di gioco (anche se non è molto mobile), Morvidoni accoppia quantità e una media qualità. E’ un centrocampo, come suol dirsi, di categoria. Gli umbri giocheranno col 4-3-3, da leggere come un 4-5-1 abbottonato. L’Arezzo è più forte, ma se non butterà dentro motivazioni feroci e tanto cuore, i valori rischiano di appiattirsi. E’ la vecchia storiella di questo campionato, in cui la tecnica senza l’interpretazione giusta del match serve a poco. Ma domani non si può sbagliare. Perché è la partita più importante dell’avvio di stagione.

 

I 18 convocati di Balbo. Portieri: Bucchi, Dolci. Difensori: Eramo, Macellari, Mencarelli, Pecorari, Pucci, Secci. Centrocampisti: Bagnato, Gentili, Idromela, Rubechini, Stufa, Testa, Zurli. Attaccanti: Dieme, Martinez, Raso.

 

scritto da: Andrea Avato, 06/10/2012

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