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Gli anni più divertenti della vita di Ranocchia. Quelli con la maglia dell'Arezzo

Il difensore dell'Inter ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera in un'intervista al canale ufficiale della società. E ha ricordato come le tre stagioni in amaranto siano state quelle da ricordare con maggior piacere. Dalla Primavera alla prima squadra, Ranocchia arrivò insieme a Floro Flores a parametro zero e venne ceduto al Genoa per circa 3 milioni di euro



un giovanissimo Ranocchia con la maglia della Primavera amaranto"Sono andato via di casa a 16 anni per giocare nell'Arezzo, a un'ora di viaggio. Sono stati gli anni più divertenti della mia vita. Un sacrificio? Soprattutto staccarsi dagli amici da un giorno all'altro, quello era un po' triste. Non è stato facile, ma mi sono abituato, come in tutte le cose nuove ci vuole un po' per adeguarsi". E' un brano dell'intervista che Andrea Ranocchia ha rilasciato a Inter Channel e in cui ha raccontato la sua carriera, dagli esordi fino al salto nel grande calcio e in Nazionale.

Ranocchia, nato ad Assisi il 16 febbraio 1988, arrivò in amaranto nell'estate del 2005 grazie al fiuto di Ermanno Pieroni, che strappò lui e Floro Flores al Perugia (a parametro zero) dopo il fallimento del club di Gaucci. Una stagione in Primavera con Rubinacci allenatore e poi il salto in prima squadra. 24 presenze in serie B (e un gol a Crotone) nel 2006/07, 32 in C1 l'anno seguente. Conte, Sarri, De Paola, Cuoghi e Fraschetti suoi tecnici, prima del passaggio al Genoa (per circa 3 milioni di euro) che lo girò in prestito al Bari. Lì, sempre con Conte allenatore, Ranocchia conquistò la promozione in A che gli valse il trasferimento all'Inter.

Ma quando ha deciso Ranocchia di diventare un calciatore? Qualcuno in famiglia lo ha spinto? "Mio padre non segue molto, non conosceva neanche le regole; mia madre men che meno. Prima facevo karate, ho fatto due mesi ma non mi piaceva molto. Poi i miei amici facevano tutti calcio e li ho seguiti"

Ragazzo di passioni semplici e a volte curiose, come la raccolta dei funghi ("la mia ragazza non ha mai voglia di accompagnarmi", aggiunge sorridendo), Ranocchia ama molto cucinare: "Quando ero a Bari lo facevo spesso. Sono bravo, non muoio di fame se resto solo". Parentesi sulla relazione sentimentale con Giulia: "Stiamo insieme da quasi tre anni, prima che mi rompessi il crociato. Mi ha sopportato nel periodo difficile, davvero una santa ragazza". La star della casa è la cagnolina Mela: "Un nome che mi piaceva, pensavo ad Apple in inglese ma poi ho preferito l'italiano". Cosa manca di più a Ranocchia dell'Umbria? "A casa ci sono i miei genitori e i miei amici, ma mi manca soprattutto la spensieratezza, l'andare in giro tranquillo dimenticando di essere un calciatore ma una persona come tutti. Lì sono tranquillo, quasi non penso al calcio e recupero delle energie". Poi svela i suoi sogni da calciatore: "Più che altro vorrei divertirmi come in questo primo periodo della stagione, se riusciamo a vincere qualcosa è meglio. L'anno scorso non ho vinto nulla e non mi son divertito, se non ti diverti non vinci".

Cosa non è ancora noto di Andrea Ranocchia? "Ho seguito le Olimpiadi, mi piace l'atmosfera. Ma sport che seguo non ce ne sono. Vedo molti film, mi piacciono. In ritiro però leggo di più. L'ultimo libro letto? L'ultimo di Paulo Coelho. Ora sto leggendo 'Il lungo cammino verso la libertà' di Nelson Mandela, incuriosito dalla sua storia, dopo aver visto Invictus. Un altro libro che mi è piaciuto è stato 'L'alchimista', sempre di Coelho', semplice da capire".

 

scritto da: Andrea Avato, 15/11/2012





Andrea Ranocchia si confessa a Inter Channel

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 15/11/2012 alle 12:02

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Giusto giusto per ricordarsi negli ultimi 10 anni che razza di giocatori sono passati da Arezzo e siamo riusciti a fallire......

Commento 2 - Inviato da: Moderato, il 15/11/2012 alle 12:25

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bè... devo aggiungere anche che non siamo riusciti a trattenerli almeno per un po', ma li abbiamo dovuti lassciare andare come accadrà per i nuovi, purtroppo!!!! 

Commento 3 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 15/11/2012 alle 13:03

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Questo Moderato è inevitabile per piccole realtà di provincia ma si può fare o come l'Atlanta,l'Udinese,l'Empoli,tanto per dirne alcune che giocano ai livelli che sappiamo, o come l'Arezzo che dopo tre anni fallisce.

Commento 4 - Inviato da: G8, il 15/11/2012 alle 13:13

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o come l'Atlanta,l'Udinese,l'Empoli,tanto per dirne alcune che giocano ai livelli che sappiamo, o come l'Arezzo che dopo tre anni fallisce.

Verissimo si può fare come queste società, ma se non ci sono grossi investimenti per partire la vedo dura. Ad Arezzo grossi investitori li aspettiamo non so da quanto tempo e con la mentalità aretina e la nostra classe politica credo che li aspetteremo purtroppo ancora per chissà quanto... 

 

Commento 5 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 15/11/2012 alle 15:01

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E' verissimo G8 ma come ormai è chiaro in tutta Europa(vedi ad esempio la gestione delle squadre tedesche) i grossi capitali devono servire solo per emergenza ma le squadre devono riuscire a vivere con le proprie forze che sono marchandising,stadi di proprietà,settore giovanile,sponsor e tifosi sapendo ogni anno budget di spesa in entrata ed in uscita senza improvvisare come invece viene fatto solitamente.Poi ci sono le eccezioni dei grandissimi Club con alle spalle i vari magnati ma questo non può essere il nostro modello.A me sembra impossibile che ad Arezzo(dove veramente NON C'E' NIENTE DI NIENTE)non si riesca ad avere un progetto a lungo respiro come in tante altre realtà.Io non invidio squadre come il Grosseto che farà prima o poi la nostra stessa fine ma realtà come Empoli.Io non mi rassegno ad avere la speranza che Arezzo nei prossimi decenni possa avere una società di calcio che possa ambire a traguardi finora mai raggiunti. 

Commento 6 - Inviato da: contedimontecrisco, il 15/11/2012 alle 15:44

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Ben detto !!!

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 15/11/2012 alle 16:46

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floro gratis

ranocchia gratis

spinesi gratis

pasqula quasi....

e c'è da andare avanti

PERò I GIORNALI DICEVANO CHE MANCINI SPENDEVA TROPPO E MALE.

 

già. perchè solo ad arezzo se si prende uno bono è merito del ds se si prende uno scarso è colpa del presidente.....

e i campionati lo stesso.....va male colpa del presidente,va bene merito del mister e del gladiatore,dell'imperatore,del bomber etce tc.....che l'anno dopo sono altrove e se ti segnano si fanno un raspone di gioia.....

poi se nessun ci vole è colpa del tifoso e non dei giornali.... 

 

Commento 8 - Inviato da: baicol, il 16/11/2012 alle 09:55

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FERRO, se aveva speso bene non era fallito.

Certo, gli hanno tirato alle gambe, ma lui ha commesso una serie di errori che ancora non riesco a comprendere: non conferma di Somma, Gustinetti e Conte nonchè affidarsi a Ceravolo che aveva un palmares di fallimenti inviadiabile.

Poi comunque non gli perdonerò mai la fuga dell'estate 2010, abbandonare in quel modo non è da uomini.

Commento 9 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 16/11/2012 alle 10:32

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I pro e i contro di Mancini

Non ho manco piu voglia di star qui a discuterne

Fatelo anche tornare, non mi frega nemmeno più, ma prima che finisca la fortezza, il Teatro Petrarca e tutti gli altri lavori che ha lasciato a mezzo. e che risani le sue aziende, prima. E che paghi chi ancora ha da riscuotere da quell'Arezzo. E che chieda scusa, prima. 

Anzi, ho cambiato idea, fanculo Mancini, resti alla Rassinata 

Commento 10 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 16/11/2012 alle 11:16

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L'Arezzo di Mancini il tipo di gestione che non si confà ad una città di provincia.....a mio modesto parere!

Commento 11 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 16/11/2012 alle 11:18

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come va di moda oggi direi che non è ECOSOSTENIBILE!!!

Commento 12 - Inviato da: il ferro, il 16/11/2012 alle 14:10

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no. non avete capito.leggete tutto.

dico che che quando un presidente prende uno bono è merito del ds

se prende uno balordo è colpa sua.

questo si evince da sempre leggendo i quotidiani cittadini.

con queste basi chi ci piglia???

e comunque mancini non era fallito. è solo andato via come il 90%dei tifosi e il 100%dei giornalisti chiedeva. e ora ce lo pocciamo da soli.....

Commento 13 - Inviato da: il ferro, il 16/11/2012 alle 14:12

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GIULIO:

A parte risentimenti e spiriti vendicativi,credi sul serio che mancini farebbe peggio di severini??credi che farebbe peggio di una D bassa classifica e debiti vari???

INSOMMA,COSA C'è PEGGIO DI QUESTO????

e lo dice uno che vorrebbe oa presidente e ripartire anche dalla terza cat.....

Commento 14 - Inviato da: Piero, il 17/11/2012 alle 01:03

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Con mancini arezzo-Milan 1-0 Juve-arezzo 2-2 arezzo-Napoli 0-0 Napoli-arezzo 2-2 arezzo-Atalanta 2-0 con Severini solo qualche esempio arezzo-deruta 0-1 e altri molte partite ridicole, pensate veramente che si possa fare un paragone? Siete ridicoli

Commento 15 - Inviato da: baicol, il 17/11/2012 alle 02:24

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PIERO mai fatto paragoni, ma a me se m'atraversa fuori dalle strisce...accellero

Commento 16 - Inviato da: Andrea Avato, il 17/11/2012 alle 09:08

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FERRO (7)

Mancini con l'Arezzo ci ha rimesso un sacco di soldi. Non ci ha guadagnato, contrariamente a quanto pensano molti. E pensa che ha avuto il merito e la fortuna di piazzare una serie di giocatori a cifre milionarie. Da Frick a Ricchiuti, da Pasqual a Ranocchia, da Abbruscato a Floro, fino a Martinetti, Baclet e Grillo. Soltanto con questi l'Arezzo ha incassato più di venti milioni di euro. Eppure siamo falliti per colpa di ingaggi folli e di una programmazione che non c'è mai stata. Questo lo dice la cronaca. Sui meriti, è chiaro che non puoi assegnare al presidente (a nessun presidente) quelli tecnici, bensì quelli gestionali. Mancini aveva il merito di aver scelto questo o quel Ds, che poi sceglieva i giocatori giusti. Ma come ricorderai, con Mancini i Ds duravano due mesi e poi cominciava a telefonare a questo e quell'altro e saltava tutto per aria. Per non dire degli allenatori. Se poi Mancini avesse chiuso la baracca solo perché glielo chiedevano i tifosi (non tutti e comunque non l'ha fatto per quello) sarebbe stata solo un'ultima follia.

PIERO (14)

E' ridicolo questo paragone. A parte le possibilità economiche che aveva quel Mancini, ometti un piccolo dettaglio: Severini non ha preso l'Arezzo in D perché è un romano, perché è cattivo o perché chissà altro. L'ha preso in D perchè Mancini lì l'ha lasciato (dopo averlo acquistato in C1 con la Cepu dentro).

Commento 17 - Inviato da: il ferro, il 17/11/2012 alle 18:41

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mancini ci ha rimesso di soldi e di faccia.

di certo grazie anche a chi gli ha fatto la guerra quando non serviva. è stato contestato duramente da alcuni giornalisti anche l'anno che artornò in b.

ha fatto bene a andarsene io avrei fatto uguale parecchio prima. buttare i guadrini e prendere di coglione non ci sta nessuno. e i tifosi le notizie le leggono sui giornali,non è che vanno in società a chiedere. saranno pecore,ma con questi pastori siamo arrivati al punto che nessuno ci vuole più,solo speculatori di da roma in giù. che schifo! e mai un meaculpa...

Commento 18 - Inviato da: il ferro, il 17/11/2012 alle 18:44

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mancini ha preso l'arezzo da bovini,non dimentichiamo chi c'era prima di lui.....

ha solo ingollato rospi e buttato guadrini. certo,me lo figuro bello tronfio al calciomercato a fare il gradasso coi presidenti"veri".....ma gente come lui è l'unica speranza per arezzo di vedere un calcio decente.

 

T'AVESSON DETTO NEL 2003:

FAI QUALCHE ANNO DI B CON DIVERSE SODDISFAZIONI,JUVE NAPOLI MILAN E LOTTI LA A MA DOPO 5 ANNI VAI IN D CHE AVRESTI DETTO???

IO AVREI FIRMATO A OCCHI CHIUSI.

parentesi positiva e storica quella di mancini. stop .

io lo risogno. so scemo???

Commento 19 - Inviato da: Andrea Avato, il 18/11/2012 alle 09:07

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Però FERRO scusa, ma dov'era tutta questa stampa contro Mancini? A parte qualche eccezione, non ricordo di aver mai letto giornalate contro di lui. Anzi, appena l'arbitro fischiava il novantesimo, specie se l'Arezzo aveva perso, era una gara a chi gli telefonava per primo per raccogliere le sue sfuriate e farci titoloni e locandine. E comunque non credo che in curva, dove la popolarità di Mancini era calata anno dopo anno, si facciano influenzare da qualche articolo di stampa. Se poi è vero che questo di oggi è il prezzo da pagare per aver fatto 3 anni di B, allora non lamentiamoci e il problema non c'è più. Quando prese l'Arezzo da Bovini, comunque, la società era sana. E, ripeto, con la Cepu dentro al 20 per cento. La Cepu, non chiuschino. La Cepu.

Commento 20 - Inviato da: il ferro, il 18/11/2012 alle 23:18

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io l'arvorrei. sarà la tragedia del momento....