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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Il coccodrillo per Severini, i pregiudizi sui forestieri, schiaffi a OA, indifferenza e miopia

Il presidente, nella conferenza stampa di ieri, ha dispensato realismo e concretezza. E la sua gestione, ormai, sembra arrivata al capolinea. Ma il problema vero riguarda una città che in due anni e mezzo non è riuscita a costruire un'alternativa concreta e che non ha apprezzato nemmeno il progetto dell'azionariato popolare. Senza contare che un sindaco lungimirante potrebbe favorire una sinergia vitale per sviluppare sport e interessi imprenditoriali, mettendo un freno all'indifferenza generale nei confronti della squadra di calcio



un manifesto pubblicitario del gruppo SorbinoSe era realismo e concretezza quello che voleva trasmettere il presidente Severini, beh, l’obiettivo l’ha centrato. Non che ci si aspettasse qualcosa di diverso, specie dopo gli eventi dell’ultimo periodo, ma di sicuro non gli si potrà rimproverare di aver aggirato i problemi. La fotografia della situazione attuale e delle prospettive per l’immediato futuro è stata impietosa e nessuno potrà dire un giorno che non sapeva o non aveva capito. Salvo clamorose novità, considerando quanto emerso ieri, tra un po’ di tempo bisognerà tirare fuori dai cassetti il coccodrillo per la gestione romana, destinata a passare la mano per consunzione. I soci che si erano imbarcati in quest’avventura erano sei, oggi ne è rimasto uno solo e non ha le fattezze di un highlander. I problemi personali del presidente citati in conferenza stampa, legati anche alla sua attività professionale, sono un altro dato che disegna un quadro generale a tinte fosche per l’Arezzo. Ormai Severini non ha più un obiettivo sportivo da inseguire e se non subentra qualcuno, che sia di Napoli, di Roma o di Canicattì, a giugno sarà come aver messo indietro le lancette dell’orologio. Di tre anni. Con il solito sindaco del 2010 che si ritroverebbe in mano l’Arezzo. Una prospettiva a dir poco inquietante.
Arriverà il momento di stilare un giudizio su ciò che ha fatto Severini, il quale adesso è trattato alla stregua di un pezzente, di un megalomane e di un sempliciotto. Di sicuro ha commesso errori gravi, sia nella gestione dei rapporti che nelle decisioni prese, ma ha combinato pure qualcosa di buono. In ogni caso la riflessione che viene a galla stamani, 30 novembre 2012, è più articolata e generale.
Il primo dato evidente, inconfutabile, è che questa città in due anni e mezzo non è riuscita a costruire una proprietà forte e in grado di fare calcio con prospettive solide. Parliamoci chiaro: non fosse stato per Massetti, che si auto assegnò il ruolo di traghettatore, l’Arezzo sarebbe sparito del calcio. Non fosse arrivato Severini, sarebbe stata Eccellenza sicura e poi chissà. Massetti, Severini e Zerbini: sono gli unici personaggi che con i fatti, sia pure in modi e contesti diversi, hanno dimostrato un minimo d’interesse per la squadra. Il resto, nisba.

 

il presidente Severini nella conferenza stampa di ieriSecondo dato. L’esperienza di Orgoglio Amaranto, cioè di un progetto di azionariato popolare diffuso, ha portato una novità importante, apprezzabile e molto utile, tant’è vero che nonostante tutto sono stati raccolti 60mila euro, frutto esclusivamente della passione. Per non dire di ciò che ha fatto il comitato in termini di trasparenza e controllo dei conti societari. Dopo quello che è successo nel 2010, dopo anni in cui Piero Mancini e quelli prima di lui avevano gestito l’Arezzo in maniera personalistica, proprio l’azionariato popolare poteva rappresentare un terreno fertile su cui far crescere qualcosa. Macché. Invece di una rassicurante pacca sulla spalla, OA ha beccato sonori schiaffi in faccia, dal gretto “felici e perdenti” di due anni fa al sempre in voga “i tifosi devono fare i tifosi”. Morale: 215 iscritti e una cortina di ferro intorno. Chiunque si mette all’opera, da noi, prende del coglione.
Terzo dato. Ad Arezzo c’è la crisi. Ma la crisi c’è ovunque, eppure di squadre che risorgono dalle ceneri di un fallimento è piena l’Italia. Da noi c’è un’amministrazione comunale che due anni e mezzo fa, con un titolo sportivo in mano, combinò un disastro epocale. C’è un sindaco che continua a ribadire che è inutile coltivare speranze e che il calcio a certi livelli ci tornerà nell’anno del poi. Questo approccio alla questione è miope. Chi è a capo della macchina amministrativa locale deve essere uno stimolo, un propulsore, deve muoversi per cercare soluzioni e non aspettare che le soluzioni gli cadano sul tavolo. E’ insopportabile anche l’ipocrisia di chi vorrebbe un mecenate benefattore, che spende soldi a palate nel calcio per il solo gusto di spendere. Tanti presidenti, forestieri e non, hanno fatto le fortune dei club perché hanno avuto la possibilità di allargare i propri ambiti imprenditoriali. Nessuno chiede favoritismi contro la legge, ma un sindaco determinato, lungimirante ha la possibilità di plasmare le situazioni, di incanalare certi legittimi interessi. Se domani arriva Sorbino, è giusto che la città, intesa come classe dirigente, lo accolga bene. Se il gruppo Graziella sta investendo milioni nelle rinnovabili, e chi lo guida è un appassionato di calcio, il Comune dovrebbe creare i presupposti per un discorso di ampio respiro che coinvolga lo sport, in questo caso l’Arezzo, e lo sviluppo industriale del territorio. Do ut des. Sono constatazioni anche banali, ma evidentemente non funziona così. Di certo, in mancanza di una sinergia di questo tipo, addio sogni di gloria.
Il quarto dato è un certificato d’indifferenza quasi totale degli aretini, intesi come coloro che potrebbero e non vogliono investire, nei confronti dell’Arezzo. In un panorama del genere, i pregiudizi verso i romani o i napoletani o i milanesi sono fuori luogo. Se non cambiano le cose, ben vengano i Severini e i Sorbino. Se hanno un briciolo di fortuna, vinceranno. Se gli va male, prenderanno gli insulti. Ma da questa spirale non se ne esce.

 

scritto da: Andrea Avato, 30/11/2012





Severini a ruota libera sul futuro dell'Arezzo

La conferenza stampa del presidente Gino Severini
COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: sosempretuttoio, il 30/11/2012 alle 11:14

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ma quali pregiudizi?....minchia la macchina...................assorreta!Tongue out

Commento 2 - Inviato da: gnikke, il 30/11/2012 alle 11:16

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Chi è a capo della macchina amministrativa locale deve essere uno stimolo, un propulsore, deve muoversi per cercare soluzioni e non aspettare che le soluzioni gli cadano sul tavolo. E’ insopportabile anche l’ipocrisia di chi vorrebbe un mecenate benefattore, che spende soldi a palate nel calcio per il solo gusto di spendere. Tanti presidenti, forestieri e non, hanno fatto le fortune dei club perché hanno avuto la possibilità di allargare i propri ambiti imprenditoriali. Nessuno chiede favoritismi contro la legge, ma un sindaco determinato, lungimirante ha la possibilità di plasmare le situazioni, di incanalare certi legittimi interessi

 

Bravo Andrea, grande articolo!!... hai centrato perfettamente il problema....e la conseguenza di tutto questo è proprio il "quarto dato"......



Commento 3 - Inviato da: Moderato, il 30/11/2012 alle 11:20

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Concordo al 100% con Andrea. Un articolo che centra in pieno il mio pensiero. Scritto da te però ha un'altro effetto devo riconoscerlo... ad ognuno il suo mestiere.

Bravo!!

Commento 4 - Inviato da: Toni, il 30/11/2012 alle 11:29

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Con un sindaco così come potrà mai essere il futuro?

Commento 5 - Inviato da: DR, il 30/11/2012 alle 11:34

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Complimenti per l'articolo Andrea, mandalo per mail anche al Sindaco e al Donati.......

Commento 6 - Inviato da: lallo, il 30/11/2012 alle 11:47

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una mail al sindaco? e che se ne fa? ora son tutti presi a capire chi vincerà tra Renzi e Bersani per poi salire sul carro del vincitore e sperare in un posto a Roma da marzo del prossimo anno!!! fateci caso: il ns. sindaco è uno dei pochissimi amministratori con targa PD ( non Padova ma Partito Democratico) a livello nazionale che non ha svelato il suo voto o cmq il suo intendimentoSealed

Commento 7 - Inviato da: lallo, il 30/11/2012 alle 11:48

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dimenticavo, bravo Andrea!! condivido al 100%

Commento 8 - Inviato da: Giotto, il 30/11/2012 alle 11:51

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Andrea, tutto tristemente e realisticamente molto vero.

E' inutile lamentarsi se vengono i Bovini da Città di Castello, i Severini da Roma o i Sorbino (che poi è tutto da vedere) da Napoli. Nonostante gli sforzi di Lami, Cocci, Marconi, qua di Aretini di Arezzo, intesi come imprenditori, non se ne vede l'ombra. In questo scenario mi viene alla emnte Ciccio Graziani: ma come fece, anche lui nel nulla generale, se non con l'aiuto di un po' di Caffè River, a riportarci in C1?????

Commento 9 - Inviato da: gnikke, il 30/11/2012 alle 12:00

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Ma è semplice Giotto......a differenza di tutti gli altri che sono venuti dopo, Ciccio Graziani è uno che di calcio ne capisce e le scelte di tecnici e giocatori le faceva in prima persona....

Commento 10 - Inviato da: gnikke, il 30/11/2012 alle 12:04

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In D e in C/2 non servirebbero tantissimi soldi......basterebbe spendere bene quei pochi che si hanno a disposizione......ma il calcio va conosciuto ed è tutt'altro che semplice costruire una squadra tecnicamente accettabile fatta di gente motivata...

 

Commento 11 - Inviato da: Giotto, il 30/11/2012 alle 12:04

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Sono d'accordo. Io credo che se possiamo brontolare Severini, vada fatto per la gestione sportiva. Martucci aveva la delega per la parte sportiva ed è proprio qui che non si è riusciti a trovare la svolta. La squadra dello scorso anno era buona e per me, sbaglierò, anche quest'anno non è male. Abbiamo toppato l'allenatore per due anni di fila. L'ho detto decine di volte: ma possibile che non c'era un Cosmi, un Battistini o un Mezzanotti in giro?

Commento 12 - Inviato da: gnikke, il 30/11/2012 alle 12:19

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Anch'io la penso come te....e credo che anche la squadra attuale per questa categoria non sia così male come viene dipinta. Il problema però è che adesso, alla luce delle vicende societarie e sportive che hanno contraddistinto questa annata sciagurata, i giocatori ormai dal punto di vista psicologico hanno "mollato" e quindi per salvarci bosogna fare tabula rasa a costo di prendere gente magari più scarsa ma che ha le motivazioni per fare bene e che ha voglia di uscire da questo tunnel.

Riguardo all'allenatore credo che la scelta iniziale di  Balbo sia stata un errore, ma è un impressione personale che avevo anche in estate prima dell'inizio del campionato, impressione dovuta al fatto che anche a Treviso non aveva fatto bene ed aveva mollato quasi subito

Commento 13 - Inviato da: Amarantegnene, il 30/11/2012 alle 14:30

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Avato come spesso accade hai colpito nel segno!!! Speriamo che arrivi qualcuno e motivato bene!! lo accetterei anche da quella fogna d italia di pg! alle prox elezioni rivotiamolo quel cane!! il bello è che dello stadio e per lo stadio, ne faceva un cavallo di battaglia!!! sta mer

Commento 14 - Inviato da: Libanese , il 30/11/2012 alle 15:03

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per la cronaca

a ) Il Sindaco di Arezzo è stato eletto per due mandati di fila, se termina la legislatura comunale non puo' essere rieletto, quidi non puo'ricandidarsi.

b)  al 90 % degli aretini non interessa se il sindaco è vicino al calcio Aretino o no.., lo votano o lo mandano in quel paese per altri motivi, e non freghera un cavolo al 90 %aretini se il prossimo sindaco sarà super tifoso o no..  sfortunatamente questa è la nostra realtà, il calcio è morto e sepolto, non interessa a nessun  imprenditore aretino x che tutti piangono miseria , ma molti poi  postano  foto dove si vedono in barca o alle maldive  su facebook  .

Ad Arezzo se un imprenditore viene da fuori con calma ottiene   quello che vuole,  basta vedre  i marchi nazionali che stanno aprendo qua , e che  hanno gia aperto.



Commento 15 - Inviato da: Libanese , il 30/11/2012 alle 15:09

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a l'unico politico aretino che ha  veramente a cuore l Arezzo è il Cantaloni,  tutti gli altri   stanno  muti..,  come mai  ?

Commento 16 - Inviato da: Toni, il 30/11/2012 alle 15:19

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Se quel sudicio fosse rivotabile lo rieleggerebbero per la terza volta!!!

Commento 17 - Inviato da: Libanese , il 30/11/2012 alle 18:29

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Dipende dal centrodestra.., se vanno  uniti con un candidato con i controcoglioni  l'asfaltano ., ( basta far vedere   l'aumento incessante del degrado ad Arezzo e far votare gli aretini  a campo di marte, e altre meravigliose zone tossiche ,  cosi aprono gli occhi   )

Commento 18 - Inviato da: Libanese , il 30/11/2012 alle 18:38

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se poi il centro destra ricandida  una persona la quale  alla prima chiamata utile è  scappata via d'Arezzo .., il centrosinistra  vivrà di rendita  ancora per anni ,  ( avrà vinto  facile il Fanfani )

Commento 19 - Inviato da: Andrea Avato, il 30/11/2012 alle 18:44

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Alla luce degli scenari che si stanno configurando per quanto riguarda la gestione della prima squadra e del settore giovanile, il dott. Umberto Zerbini ha indetto una conferenza stampa aperta anche alla tifoseria amaranto per lunedì 3 dicembre alle ore 17 presso l'arbitro Club sul tema “Un progetto per l'Arezzo del futuro”.

Commento 20 - Inviato da: max71, il 30/11/2012 alle 19:18

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speriamo che zerbini porti novita'positive per l 'arezzo e per arezzo.

 

Commento 21 - Inviato da: el lagarto, il 30/11/2012 alle 19:28

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Dovrà spiegare che non intende mollare il marchio?

 AVATO grande articolo, ma il sindaco non lo leggerà mai.

un sindaco con le palle direbbe agli imprenditori locali: Se non investite nell'US Arezzo state fuori dagli appalti!!!

Sono convinto che il carico per bloccarel'ascesa della società ce l'hanno messa anche loro.

Commento 22 - Inviato da: Libanese , il 30/11/2012 alle 20:02

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BA BUFFO CHE SEI EL LEGARTO...Wink  mi fai tenerezza

Commento 23 - Inviato da: chiana, il 30/11/2012 alle 20:32

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Il sindaco prima di fare qualcosa deve prima cadere dal letto... purtroppo il clima in città lo spiega bene l'atteggiamento dell'alberti alla trasmissione della scorsa settimana. Ha ringraziato l'assessore allo sport di aver lasciato la campagna elettorale per le primarie per dedicare tempo allo sport (non solo l'US Arezzo... tutto lo sport aretino, a parte qualche sport individuale, è in crisi nerissima!) in crisi. Oh ceppo è l'assessore allo sport, ci mancherebbe altro che fosse andato a fare qualcosa per le primarie invece di partecipare a quella discussione...

Commento 24 - Inviato da: Piero, il 30/11/2012 alle 23:42

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Sono d'accordo sul punto 4 meno sul resto, ma lo sapete ad esempio che il comune di torino ha venduto o sarebbe meglio dire ha regalato alla rubentus 350.000 metri quadrati di terreno vicino allo stadio all'ingente somma di 0,58 centesimi a metro quadro? Il fanfulla questo dai suoi amici-compagni di torino non l'ha imparato?

Commento 25 - Inviato da: Piero, il 30/11/2012 alle 23:50

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Su orgoglio amaranto invece direttore sbagli, probabilmente le intenzioni erano nobili ma il risultato invece è' stato scarso perché' quella che doveva essere una funzione di controllo si è' trasformata in un incondizionato appoggio del potere anche quando questo vedi Severini era chiaramente indifendibile salvo poi prendere una posizione forte di contrasto alla società solo quando la frittata era fatta usando espedienti che (basti vedere la diffida, di nessun valore pratico) fanno solo tenerezza per quanto ingenui.

Commento 26 - Inviato da: Piero, il 30/11/2012 alle 23:56

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Per quanto riguarda la gestione personalistica dei presidenti caro direttore (vedi agnelli, Berlusconi, Moratti, delaurentis, lotito, zamparini) questa e' la regola.....l'azionariato popolare (vedi come funziona in Spagna) dove il presidente viene eletto con i voti dei soci e' un'altra cosa......con il 2% come si è' visto non conti niente

Commento 27 - Inviato da: Piero, il 30/11/2012 alle 23:59

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Lagarto te invece de parlare degli appalti pensa agli under che sono forti parecchio e spera che non arrivi nessuno con i soldi sennò i nostri under li mandano a fare i fuori quota nei giovanissimi provinciali e secondo me fanno le figure de merda anche li

Commento 28 - Inviato da: Libanese , il 01/12/2012 alle 08:20

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Legarto Severini durante una delle  prime interviste tv  disse.., mi  volevano dare l' appalto  della Lebole, ma noi non siamo "palazzinari"a noi ci interessa solo il calcio,ribadisco   noi non veniamoad Arezzo  in cerca di appalti .

ma il più grande mistero  una volta ottenuto quello che voleva, ossia  villaggio amaranto con la creazione di campi da calcetto, piscine e forestererie ( dove  praticamente dentro puoi aprire bar ristorante e anche qualche negozio ) e  programmare un futuro  economico renditizio ,e campini del  funghini  dove far allenare i suoi ragazzi , questi   si sono sciolti  come neve al sole..  e  il progetto da parte del Dottor Zerbini  ( come d accordo ) continua , e stanno per iniziare i lavori per le piscine...,

Commento 29 - Inviato da: Libanese , il 01/12/2012 alle 08:23

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se te sai altro..,  illuminaci  dicci  cosa volevano  dato che  punti sempre su quel tasto,  o  sai  e dici tutto o stai zitto senza  fare tante  congetture.

Commento 30 - Inviato da: Andrea Avato, il 01/12/2012 alle 09:18

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Caro PIERO, non sono d'accordo. A parte il fatto di Torino: quello è l'esempio che se un'amministrazione comunale giudica positivo un certo progetto, il modo "politico" per portarlo avanti lo trova. 

Commento 31 - Inviato da: BOTOLOFIERO, il 01/12/2012 alle 10:24

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Caro Piero mi permetta di respingere le accuse di appoggio al potere e di mabcato controllo.

Si vada a ripercorrere il percorso societario e a leggere i nostri comunicati e vedrà che è il perfetto contrario di quello che afferma; siamo stati proprio noi a denunciare fin da subito i problemi che oggi si sono manifestati.

E in ogni caso le ricordo che con il 2% a livello decisionale si conta  relativamente poco  come ha ricordato anche lei,  ma tutti gli strumenti che la legge mette a nostra disposizione li abbiamo usati, li usiamo e li useremo.

Lei parla di cose che non conosce nei dettagli.  Noi le  facciamo tenerezza e ci dipinge come ingenui e lei invece cosa ritiene di aver fatto per l'Arezzo ??? me lo dica poi gli dirò cosa invece mi suscita lei ......

Commento 32 - Inviato da: Piero, il 01/12/2012 alle 10:48

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Caro botolofiero, in Italia penso esista ancora il diritto di critica (forse fino a che non vincerà' Bersani), peraltro ho anche detto che i vostri fini erano e penso siano tutt'ora nobili, capisco poi la sua irritazione rispetto al conclamato fallimento della vostra pur lodevole iniziativa, se però' dovevate fare da pungolo dove siete stati fino a una settimana fa mentre i nostri o meglio dire vostri amici romani distruggevano la società'? Forse un po' di autocritica non guasterebbe, io personalmente sono un semplice tifoso che viene allo stadio da trent'anni (ora non più finché' i romani non vendono) e non sono presidente di niente....tenerezza e ingenuo hanno un significato positivo per me... Lei lo interpreti come vuole....quanto a quello che io suscito in lei vedrò' in ogni caso di farmene una ragione

Commento 33 - Inviato da: Libanese , il 01/12/2012 alle 11:30

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Ma  prossimamente  è  possibile organizzare una riunione  alla borsa merci di Arezzo  e invitare tutte  le categorie economichr tipo  presidente Fabianelli  della conf commercio, poi  conf artigianato,  commercianti  etc etc,  + il vescovo di Arezzo  +  presidenti  di partito, +  Vasai, Butale, De Simone  Couditalia  Gori pinco  pallino.., tutti  quelli che potrebbero  aiutare  il calcio Aretino ( tipo  la riunione vincente svolta per salvare la proincia ) cosi  da smuovere un po' le acque e chiedere x che  tutte le istiuzioni politiche &  economiche se ne sbattono dell Arezzo calcio patrimonio  della città e prov di Arezzo ?

o  è  semplice utopia ?

Commento 34 - Inviato da: Libanese , il 01/12/2012 alle 11:33

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a  più  tutti i presidenti e dirigenti  delle società  calcistiche (Aretine, orange, olmo.., F.A   olimpia santafirmina  tutte  quelle del comune di Arezzo e non con la speranza  che poi  abbandonino i propri giardini e si uniscano per il bene del calcio  Aretino   ),

Commento 35 - Inviato da: cocciolone, il 01/12/2012 alle 13:17

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La nostra meravigliosa città è probabilmente frenata da una loggia trasversale che impedisce il buon funzionamento di qualsiasi attività che possa dare una visibilità rilevante. Ma l' outlet de quello che vede la luna di un altro colore perchè non hanno concesso di farlo nella zona lebole come era stato chiesto, con un albergo 10 stelle che avrebbe fatto da volano a tutto l' indotto? Gli sport di squadra? Tutti naufragati. L' università? La nostra era la quinta più antica d' Italia ora è una costola de Siena. Il turismo? La gente va a Cortona e Sansepolcro. Qualcunaltro avrà migliaiai di altri esempi. Quando ero piccolo si diceva che gli orafi non volevano attirare troppa attenzione vista la quantità di evasori. La nostra banca come mai nessuno è riuscito mai ad acquisirla anche quando era molto appetita? Chi si avvicina rimane folgorato. Severini ha commesso imperdonabili errori tecnici, ma continuo a pensare che le intenzioni erano buone. Io non ho più speranza.

Commento 36 - Inviato da: chiana, il 01/12/2012 alle 15:03

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Cocciolone hai centrato in pieno il nocciolo della questione... c'è qualcosa (qualcuno) che frena ogni buona iniziativa in città, un pò sono gli aretini che hanno da criticare tutto e tutti, un pò è un qualcosa di "nascosto" che immobilizza molti settori.

Commento 37 - Inviato da: chiana, il 01/12/2012 alle 15:11

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.....con il 2% come si è' visto non conti niente

Questa è un'affermazione discutibile dal momento che il 2% permette di tirare fuori le magagne e controllare che le cose "ufficiali" vangano fatte nel modo giusto e questa non è una cosa scontata. Mancini un giorno attaccava l'allenatore della cremonese, che ci aveva appena sotterrato ai play-off, perchè aveva rifiutato un'offerta ritenuta non rinunciabile per la stagione successiva ed il giorno dopo chiudeva la società e riportava il titolo sportivo in comune senza preavviso e senza che nessuno potesse sapere nulla... ora la situazione è oggettivamente diversa. Le magagne ci sono e sono venuto fuori prima del collasso...

Detto questo il 2% è legato alle potenzialità del comitato che ha poco più di 200 soci, più il comitato è forte più può acquisire quote societarie. Il problema è che tutti sono buoni a criticare chi fa qualcosa (come accade sempre ad Arezzo) ma nessuno si vuole mettere in gioco... le riunioni del comitato sono pubbliche, sicuramente sono ben accette idee, collaborazione e contributi.

Commento 38 - Inviato da: BOTOLOFIERO, il 01/12/2012 alle 19:07

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dove siete stati fino a una settimana fa mentre i nostri o meglio dire vostri amici romani distruggevano la società'?

Riprendo questa sua affermazione e le rispondo che è già da un pò che abbiamo posto all'attenzione di tutta la città il rischio che avremo corso .....fortunatamente di ciò che affermo ho pure le prove e non le chiaccchiere di cui oggi siamo pieni.

Se invece di chiacchierare sempre con il senno del poi la gente imparasse a partecipare e mettersi in gioco come abbiamo fatto noi forse molte cose si potrebbero evitare.

Quello che mi suscita gente come lei è solo rabbia perchè è sempre facile criticare tutti e tutto molto più difficile intraprendere una battaglia anche dell'esito incerto o avveniristico.

Chi lotta può perdere chi non lotta ha già perso.

Saluti.

 

Commento 39 - Inviato da: il ferro, il 03/12/2012 alle 20:26

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chi lotta da 30 anni è già vincitore.

senza padroni nè servitori.

non dimenticatelo