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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Pepone durante il suo addio al celibato
NEWS

Arezzo, Sansovino e un giochino da provinciali

La regina della provincia è la squadra del capoluogo. Il resto non conta



Pecorari e Zacchei prima dell'ultimo Arezzo-SansovinoDi regine e di re, bisogna parlare oggi, e quindi la canzone più adatta è “la nostra favola”, qui nella versione dei Ribelli. Prima, però, un doveroso omaggio ad un grande del nostro calcio come Giovanni Pozza: chi è della mia generazione ha i propri miti nei calciatori di quel periodo, della promozione in serie B, del '91-92 e degli anni successivi. Cito la promozione in serie B perché quell'anno Pozza affrontò l'Arezzo da avversario, e io ricordo benissimo questo biondino che ebbe la sfortuna, perché calcisticamente lo era, di marcare Tullio Gritti con la maglia della Ternana, diretta da Corrado Viciani. Lo fece in maniera impeccabile quasi sempre, pur non impedendo al “Tullio volante” di allora di segnare la rete della vittoria amaranto, e non mi sorprese quindi di vederlo arrivare in amaranto poco dopo. Giovanni Pozza era un uomo buono nello sguardo, e credo che questo sia impresso nella mente di chi lo ha guardato negli occhi almeno una volta. Averlo visto in campo significa avere la fortuna di poter conservare di lui questa immagine, cancellandone altre più recenti che facevano stringere il cuore. Guardandolo vorrei dirgli: "quel giorno di tanti anni fa, marcando Gritti, eri stato quasi perfetto, ma nella vita c'è spesso un quasi che ti frega”, pensando che probabilmente qualche altro quasi lo ha fregato anche dopo, e soprattutto adesso. Mi asciugo gli occhi e vengo alla nostra “regina” di oggi, quella Sansovino che veleggia al secondo posto della classifica grazie al successo contro l'Orvietana dell'ineffabile “Monnezza” Volpi, che chiamo così per lo slang che ricorda quello del mitico Tomas Milian nei film di Sergio Corbucci. Non che non voglia tributare i giusti onori alla formazione della Valdichiana, nella quale il lavoro di gente che sa fare calcio come Nario Cardini e Loris Beoni è garanzia di risultati, ma mi sembra comunque strano voler mettere in competizione gli arancioblù con l'Arezzo, cercando ogni settimana di stilare la classifica e di assegnare il primato di prima formazione della provincia. La prima formazione della provincia è quella del capoluogo, ed è un dato questo che prescinde dalla categoria perché deriva dalla storia e dalla logica delle cose. Mettere in discussione questo ruolo di riferimento non fa, a mio avviso, il gioco di nessuno perché alla fine di un Arezzo forte che riesce a tornare nella categoria che gli compete beneficiano tutti. Fare il calcolo opposto lo trovo, francamente, un gioco al ribasso, più provinciale che di provincia. Per fortuna che tra poco ci penserà il governo a togliere il vino dai fiaschi: con l'abolizione delle province ognuno farà la corsa su se stesso e non ci saranno più regine, se non nelle favole.



scritto da: Luca Caneschi, 02/11/2011