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Fumate nere e bianche anche nel calcio. Da Rodman e Maradona a Tortona e Matera

Nei giorni del Conclave si sono sprecati i paralleli fra quanto avveniva a San Pietro e il mondo del pallone, da quello ai vertici massimi di Milan, Inter e Juve fino a quello più terra terra della nostra serie D, dove i presidenti sono al centro dell'attenzione soprattutto perché si lamentano e non pagano



la Iglesia Maradoniana venera l'ex Pibe de oro come una divinitàEra fin troppo evidente che in questa settimana si sarebbe parlato a iosa del Vaticano e si sarebbero fatti riferimenti più o meno pertinenti a quello che succedeva nel Conclave, e così è stato. Così il Barcellona che passa col cencio il Milan (4-0) ottiene, secondo la stampa catalana, una “fumata blaugrana”; l’Inter, che incassa una deludente sconfitta a domicilio contro il Bologna ed è a un passo dall’eliminazione dall’Europa League fa una “fumata grigia” per il possibile esonero di Stramaccioni; la Juve, invece, sempre più sola in vetta alla classifica di serie A grazie al gol allo scadere firmato dal nostro concittadino Giaccherini, sul rinnovo del contratto a Conte è “a un passo dalla fumata bianca”. Quando il calcio trasloca in Piazza San Pietro, insomma.

Mentre invece, l’elezione del Papa Francesco I porta con se soprattutto due chicche, per gli appassionati di sport. La prima è l’avvistamento in Piazza San Pietro di Dennis Rodman, ex compagno di squadra di Michael Jordan ai Chicago Bulls, noto anche per le tinte stravaganti ai capelli, per un brevissimo flirt con Madonna (a scanso di equivoci, la cantante), cinque volte campione NBA e acceso sostenitore dell’elezione di un “papa nero”. Gli è andata male, ma sicuramente non se l’è presa. La seconda è che il Papa è un connazionale di Maradona, che con un suo predecessore non è che ci andasse proprio d’accordo alla grande: aspettiamo di conoscere la data del primo incontro tra i due argentini più celebri (ecco una classifica dove Leo Messi scivola dal secondo al terzo posto). A proposito di Messi, per quei malfidati che pensavano che avesse rifiutato di scambiarsi la maglia con El Shaarawy, il Faraone rossonero ha risposto direttamente dalla sua pagina Twitter, mostrando la foto della maglia che la Pulce argentina gli ha dato a fine partita. Dite la verità, adesso dormirete tutti più tranquilli.

 

tempi di crisi al PierantonioTra conclavi e Champions League, non dobbiamo scordarci che il nostro mondo è comunque quello della serie D, ancora per un po’. Il magico mondo della D, dove il presidente dell’Ancona, Andrea Marinelli, tuona “basta stipendi!” perché a suo modo di vedere non è contento di come la sua squadra sta giocando nell’ultimo periodo. Ma non era quello che qualche settimana fa aveva profetizzato “tempi bui” per il calcio dorico?

A Tortona, invece, il presidente Tonetto ha annunciato, “visto che ormai mancano pochi punti alla salvezza”, che a fine stagione lascerà la guida dei bianconeri (due campionati di serie A disputati negli anni 20, avversari dell’Arezzo in C1 a fine anni 80), perché è lì dal 2009 ed è stanco. Se non fosse che ha fatto intendere che ci sono anche motivi familiari dietro questa sua scelta, ci sarebbe da fare della facile ironia su cosa nella vita sia veramente stancante.

Bella storia anche a Matera, dove Daniele De Vezze (ricordate?), centrocampista dal recente passato nella massima serie era arrivato per rinforzare i biancazzurri, salvo fargli prendere subito un 3-0 a tavolino, e farsi poi cacciare direttamente dal presidente Columella, che si è detto estremamente deluso dal suo rendimento.

La cosa più normale, in tutto questo marasma, è probabilmente quella successa a Pierantonio, dove l’ammanicato presidente Lupatelli (consigliere comunale a Perugia, uomo di fiducia del presidente della Provincia di Perugia Guasticchi) ha “semplicemente” chiamato a raccolta il paese, sia in termini di spettatori (ultimamente molto sparute le presenze alle partite casalinghe della sua squadra), sia per avere una mano dagli imprenditori locali (“non voglio essere l’unico condottiero”), sia infine per quanto riguarda le istituzioni (“non ho mai ricevuto una chiamata da alcun rappresentante del Comune di Umbertide, neanche per un semplice in bocca al lupo”). Chissà se da qualche parte è avanzata una fumata bianca anche per lui.

 

scritto da: Roberto Gennari, 14/03/2013





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: RobertoGennari, il 14/03/2013 alle 16:33

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Ho un amico che mi ha scritto "altro che Papa, io se sapevo che c'era Rodman andavo a Roma per fare serata con lui!" Laughing

Commento 2 - Inviato da: Giotto, il 14/03/2013 alle 17:12

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Roberto la foto è inquietante. Ma c'è un chiesa/setta che venere Maradona? Dove l'hai trovata?

Commento 3 - Inviato da: Andrea Avato, il 14/03/2013 alle 17:45

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http://it.wikipedia.org/wiki/Iglesia_Maradoniana