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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
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Quarta e Nofri, sfida fra ex (amici). "Che partita giovedì. Ma il Castel Rigone va in C2"

Intervista al direttore sportivo del club biancoblu, che ha ereditato la panchina dopo l'esonero di Giunti. "Avrei preferito non affrontare l'Arezzo, ma almeno stimoli e motivazioni non ci mancheranno". La filosofia british di Cucinelli, il terzo tempo e i biglietti a un euro, gli ingaggi ("alti, non altissimi") e la promozione che non arriva mai: "quest'anno ce la facciamo, anche se in Lega Pro dovremo cercarci uno stadio". Con un retroscena personale: "Nofri l'ho lanciato io, anche se tra me e lui adesso non c'è troppo amore. E' bravo, ma vuole avere sempre ragione"



il Ds Luca Quarta allenerà il Castel Rigone nel finale di stagioneBrunello Cucinelli, presidente filantropo e facoltoso del Castel Rigone, passava per una sorta di mosca bianca nel mondo del calcio. Fair-play e toni bassi l’avevano sempre contraddistinto e in un certo senso lo caratterizzano pure oggi. Però anche lui ha dovuto cedere al cliché dell’imprenditore che ci mette i soldi e che, se i risultati non vengono, fa fuori il mister. In stagione è già successo due volte, un evento clamoroso oltre ogni previsione: a ottobre via Riccardo Bocchini e squadra a Federico Giunti. L’altro ieri via Giunti (alla prima sconfitta in venti partite!) e panchina a Luca Quarta, il direttore sportivo con il patentino per allenare, il braccio destro di Cucinelli, il dirigente che lo ha accompagnato in tutti questi anni di ascesa fino alle cronache sportive nazionali.

Quarta, se l’aspettava un epilogo del genere?

“No, però il presidente mi ha chiesto di allenare e da parte mia era doveroso non tirarmi indietro”.

Ma è vero che Giunti è saltato perché sabato a Bastia ha fatto giocare un ragazzino, Liurni, invece del più esperto Agostinelli?

“No, queste sono chiacchiere. Cucinelli non è uno così”.

Però quest’anno ne ha cacciati due di allenatori.

“E’ chiaro che anche lui vive di emozioni, il calcio non può scivolarti addosso senza qualche sussulto. Diciamo che, come tutti, è più contento quando arrivano i risultati”.

Eppure è opinione diffusa che il Castel Rigone non ci voglia andare in Lega Pro.

“Un luogo comune e basta”.

Negli ultimi anni però la sensazione è stata questa.

“Sensazione sbagliata. Non è che siamo arrivati lì per salire e poi ci siamo tirati indietro. L’anno scorso purtroppo abbiamo fatto una stagione deludente. E l’anno prima abbiamo tenuto il passo del Perugia solo nel girone di andata, poi siamo calati”.

E quest’anno?

“Quest’anno abbiamo avuto qualche difficoltà all’inizio, cancellata dagli ultimi mesi molto buoni. Adesso bisogna superare il momento di appannamento”.

 

il presidente Brunello Cucinelli, imprenditore del cachemireCambiare panchina è stata la scelta giusta?

“Vedremo. Ma qua non si cambia tanto per, non è mai accaduto. Cucinelli è un presidente diverso, lui dopo la partita ama stare in compagnia dei giocatori, dei tecnici, della dirigenza. Parliamo fino a tardi. Se deve venire, guardare un’ora e mezza di pallone e tornare a casa, non si diverte”.

Qualcuno dice che è proprio per colpa di questo clima, troppo british, che il Castel Rigone non vincerà mai il campionato.

“Io non sono d’accordo, anche se vincere per forza, a tutti i costi, non è la filosofia di questa società. Da un certo punto di vista, prendere l’aereo e andare a Lamezia Terme in C2 è meno stimolante che giocare dieci derby qua intorno. Ma non pensiate che Cucinelli ami spendere per arrivare secondo”.

Quanto costa il Castel Rigone in serie D?

“Più o meno un milione e 200mila euro a stagione. Comprese le spese per la manutenzione del campo, la logistica e la Juniores”.

Però non è un po’ paradossale che il Castel Rigone paghi ingaggi altissimi ai giocatori e poi non voglia vincere a tutti i costi?

“Gli ingaggi sono alti ma non altissimi. La vera differenza con gli altri club è che Cucinelli paga tutto e paga regolare. Un mese di arretrato non ci sarà mai”.

La vera differenza è anche il contorno, il terzo tempo, il fair-play. O no?

“Noi da anni, alla fine delle partite, offriamo frutta e dolci alle squadre avversarie. Adesso cominciano a farlo anche gli altri. In trasferta ripuliamo sempre il nostro spogliatoio. Allo stadio il biglietto costa un euro per tutti: sportivi locali, sportivi di fuori e giornalisti”.

Quindici giorni fa, contro il Fiesole, cos’è successo? Il giudice vi ha inflitto una multa e ha diffidato il campo.

“Un tifoso da fuori ce l’aveva con l’arbitro. Un tifoso, non dieci o cento. Uno. Eppure l’arbitro ci ha stangato. Lasciamo perdere”.

Ma se il Castel Rigone dovesse salire in C2, dove giocherebbe?

“Bella domanda. Dovremmo ampliare il nostro impianto. Il terreno di gioco è in regola, lo stadio non ha ancora la capienza necessaria”.

Adesso, quindi, le tocca la patata bollente di vincere il campionato.

“Così pare. Ma la squadra fisicamente sta bene, in questi giorni cercheremo di lavorare sulla testa e di scaricare un po’”.

Quant’è che non allena?

“Qualche anno. E ora non c’è tempo da perdere”.

 

Federico Nofri ai tempi del Castel RigoneGiovedì avrebbe preferito affrontare un’altra squadra invece dell’Arezzo?

“Da un lato sì, perché l’Arezzo adesso corre, fa risultato, aggredisce e combatte. Nofri è bravo, c’è poco da fare. Ma da un altro lato l’Arezzo ci darà stimoli e motivazioni”.

Possiamo dire che Nofri nel calcio lo ha lanciato lei?

“Io e Cucinelli. Il presidente lo ha anche calmato un po’, perché Nofri ha un carattere focoso e all’inizio rischiava di andare fuori ogni volta. Preparerà questa partita in modo maniacale, come fa sempre”.

Ma perché Nofri e il Castel Rigone poi si separarono?

“Nofri aveva e ha l’ambizione di vincere, di allenare tra i professionisti. E da noi, come detto, la filosofia è un po’ diversa. Poi magari sperava in qualche offerta importante e le strade si divisero. Senza contare che i pregi di Federico sono anche i suoi difetti: sbaglia poco e ha sempre ragione lui”.

Non vi siete sentiti in questi giorni?

“No, adesso non è che ci sia troppo amore fra di noi, mettiamola così, anche se stima e rispetto non sono mai venuti meno. Ci conosciamo da vent’anni, quando giocavamo insieme a Ellera. Per tre stagioni abbiamo vissuto fianco a fianco, telefonandoci dieci volte al giorno. Prima della partita ci saluteremo, poi ognuno penserà alla sua partita”.

Come saranno questi novanta minuti?

“Tosti, a ritmi alti. L’Arezzo ha qualche assenza ma ha un organico di livello”.

Zuppardo, l’ex, giocherà titolare.

“Spero non sia in forma… Io sono innamorato calcisticamente di lui, lo corteggiai a lungo prima di portarlo qua. E’ compassato, ma è un gran lavoratore, ha tecnica e fisico”.

Chi lo vince il campionato?

“Il Castel Rigone”.

 

scritto da: Andrea Avato, 26/03/2013





Bastia-Castel Rigone 1-0

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: mino27, il 26/03/2013 alle 11:43

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Dopo questa intervista sono ancora più convinto che il Castel Rigone il Campionato NON lo vincerà MAI!Wink

Commento 2 - Inviato da: taxiamaranto, il 26/03/2013 alle 12:04

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Credo che Nofri e Zuppardo debbano dare gran battaglia giovedì e dimostrare alcune cosette a questo Quarta,spero che sia la posizione del castel rigone a fine campionato.

Commento 3 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 26/03/2013 alle 12:31

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Sarò sicuramente controcorrente ma fra le squadre accreditate alla promozione preferirei il Castel Rigone rispetto al Sansepolcro,Viterbese e Casacastalda.Sarebbe il giusto risultato raggiunto da una società seria e con i conti a posto che cerca questo risultato da diverse stagioni.

Commento 4 - Inviato da: taxiamaranto, il 26/03/2013 alle 12:38

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Ero daccordo con te fino alla lettura dell'intervista...,adesso ..dunque credo che Nofri caricherà in modo adeguato la squadra e Zuppardo non vedeva l'ora di giocare questa partita,adesso avrà il piglio giusto dopo i complimenti.

Commento 5 - Inviato da: DaM, il 26/03/2013 alle 12:46

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vabbè, oh che ha detto di male Quarta?

Commento 6 - Inviato da: Sava, il 26/03/2013 alle 15:38

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Infatti... o che ha detto di strano?

Avrebbe dovuto dire "noi facciamo pena e l'Arezzo ce ne farà un secchio" per meritare, secondo il (contorto) ragionamento di molti, di vincere il campionato? Laughing

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 26/03/2013 alle 16:37

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sono 3 anni che regalano il campionato a marzo.....

la c2 come fanno a farla???? senza stadio senza utenze???????

se trovano la soluzione subito faranno la volata per vincere sennò sarà la quarta volta di fila che giocano per divertire il loro ricco presidente

Commento 8 - Inviato da: Giulio Cirinei, il 26/03/2013 alle 17:29

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la Quarta

non la quarta 

Commento 9 - Inviato da: Ale75, il 26/03/2013 alle 18:24

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Scusate la mia ignoranza, per assistere alla partita di giovedì a Castel Rigone, il biglietto si fà lì?

Commento 10 - Inviato da: soloArezzo, il 26/03/2013 alle 18:33

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si e se non ho capito male costa 1 euro

Commento 11 - Inviato da: Ale75, il 26/03/2013 alle 21:40

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Ma perdavero?

Commento 13 - Inviato da: Amarantegnene, il 27/03/2013 alle 04:39

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Lo stadio, l utenze???? Contano poco!! Quest anno il Sassuolo va in A.. Con questo chiudo!

Commento 14 - Inviato da: Libanese , il 27/03/2013 alle 09:12

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Quest anno il Sassuolo va in A.. Con questo chiudo!

 

Paesello  di  41 mila  abitanti.,  gioca   a Modena  x che il loro stadio non è  a norma,  e  và in A  con una mdia di  2400 spettatori  in "casa"...

 

Commento 15 - Inviato da: Libanese , il 27/03/2013 alle 09:13

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  hanno 2400  spettatori  solo x  che  sono  primi in B...

Commento 16 - Inviato da: pipanos, il 27/03/2013 alle 09:49

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Tutti gli anni c'è la solita predica, "chi non è in regola con gli impianti sportivi non può partecipare a campionati di livello superiore" infatti: il Cittadella giocava a Padova, il Sassuolo gioca a Modena, il Borgo a Bugggiano gioca a Lucca,il Casacastalda gioca a Gubbio e tanti,tanti altri esempi, noi, per un cancello più stretto di qualche centimetro(che in serie b nessuno aveva detto niente) si è rischiato la chiusura dello stadio, mah.....

P.S.Ma come è andata poi a finire la storia del cancello, è stato allargato o è finita lì ????

Commento 17 - Inviato da: il ferro, il 27/03/2013 alle 15:02

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SIETE DURI COME LE PINE.

 

IL SASSUOLO SONO 3 ANNI CHE PERDE I PLAY OFF O CALA IN FONDO.

IL CITTADELLA HA FATTO 10 ANNI DI C  PRIMA.....

 

uno PRIMA deve risolvere il problema stadio e utenze POI può decidere se tentare la scalata.

LE SQUADRE CHE AVETE NOMINATO HANNO0 ATTESO ANNI PER RISOLVERE I PROBLEMI CHE AVEVANO E dopo (DOPO!) HANNO INIZIATO A FARE SUL SERIO.

 

poi per parlare bisognerebbe sapere le cose,soprattutto sul castelrigone.

io parlo con COGNIZIONE DI CAUSA E CERTEZZA. voi tirate a caso esempi di SERIE B ce non c' entrano niente con una frazione di 2000 abitanti.

vi farei parlare con qualcuno. senza andare troppo lontano dai campi dela funghini......

non parlate a caso, e date retta a chi vi dice le cose perchè le sa.

Commento 18 - Inviato da: Ghibellino_Amaranto, il 27/03/2013 alle 15:21

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magari 2000...ne ha 400! Come dire Cincelli!

Commento 19 - Inviato da: il ferro, il 27/03/2013 alle 16:02

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ahahha te lo immagini il cincelli a fare la c2.....quando arrivano i salernitani ahahahahah