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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

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NEWS

Il ritardo di Borgonovo, il premio di Giaccherini al Bibbiena, la vita vera di Cissé

L'Italia ieri sera aveva chiesto alla Fifa un minuto di raccoglimento per commemorare l'ex centravanti, scomparso poche ore prima al termine di una lunga battaglia contro la Sla. Ma il permesso non è stato accordato. Poi c'è stata la partita e il centrocampista di Talla ha giocato molto bene: il suo approdo in azzurro ha fruttato un riconoscimento economico alla società casentinese che lo ha cresciuto nelle giovanili, mentre nessun introito arriverà all'Arezzo per la carriera dell'attaccante della Guinea. Ma il riconoscimento più grande è aver cambiato in meglio l'esistenza di un ragazzo di vent'anni



la Nazionale con il lutto al braccio per BorgonovoCi sono cose che gli umani non capiranno mai. Perché Prandelli deve ammorbarci col codice etico quando c’è da stabilire convocati e non convocati (i suoi predecessori hanno vinto e hanno perso senza menate del genere, tanto mettere tutti d’accordo è impossibile). Perché Blatter è ancora a capo del calcio mondiale. E perché alla Fifa, quando c’è da organizzare un minuto di raccoglimento prima di una partita, pretendono un preavviso di un mese, da inoltrare in carta da bollo e magari con le firme di almeno sessanta sottoscrittori. Ieri sera a Fortaleza l’Italia ha chiesto di ricordare Stefano Borgonovo e i capoccioni della Fédération Internationale de Football Association hanno risposto che al massimo potevano concedere il lutto al braccio. Questione di tempi ristretti. E la colpa è di Borgonovo, sia chiaro, che avendo giocato a pallone doveva sapere tutto ciò e scegliere di lasciare questo mondo con qualche ora d’anticipo. A parte il sonoro vaffanculo partito da ogni angolo di penisola nei confronti di Blatter o chi per lui, resta un sentimento di grande commozione per quello che l’ex centravanti ha rappresentato nei suoi ultimi mesi di vita. La Sla è una malattia di una crudeltà infinita, che veramente ti fa sperare di arrivare il più in fretta possibile alla fine dei giorni. Borgonovo l’ha trasformata in una battaglia da combattere, in un modo per attirare l’attenzione sulla ricerca, dando voce e visibilità anche a chi patisce le stesse pene nel più totale anonimato. E per fortuna, i primi test con le cellule staminali pare stiano dando buoni risultati. A chi ha vissuto da vicino il dramma analogo di Lauro Minghelli, ieri sera non può che essere salito il groppo in gola.

 

Giaccherini esulta dopo il gol al BrasilePoi c’è stata la partita, in quello spietato passaggio tra ricordo e realtà, tra il bisogno fisico di attaccarsi al passato e l’obbligo di andare avanti. L’Italia ha tenuto testa alla Spagna e secondo molti non è un caso che la miglior prestazione azzurra sia arrivata senza Balotelli in campo. Secondo molti altri, più avveduti, con Supermario almeno un gol l’avremmo fatto. E il fidanzato di Shakira, là dietro, avrebbe ballato di brutto. Opinioni. A parte Bonucci, che va ad aggiungersi alla lunga lista dei rigoristi-cilecca della Nazionale, c’è da dire che l’aretino Giaccherini ha fatto la sua figura. Un gol al Brasile al Maracanà e un palo con la Spagna a Fortaleza sono materiale in abbondanza per le classiche storie da raccontare ai nipotini davanti al focolare della vecchiaia. Da “nano” a “raccomandato”, a questo povero citto di Talla le hanno dette tutte. Lui ha incassato senza repliche, anche perché dopo i 120 minuti di ieri, in quel ruolo e con quel caldo, il fiato l’avrà finito. Comunque Giaccherini, giusto per dire che ad Arezzo bisognerebbe mandare gli osservatori in giro per le valli, ha fruttato 36mila euro di premio preparazione al Bibbiena per il suo debutto in A. E per l’esordio in Champions e in Nazionale ne ha fruttati altri non ancora quantificati. Poi dicono si sia levato di tasca un bel po’ di soldi per il suo Talla, squadra di prima categoria che non se la passava bene. Avesse fatto la trafila delle giovanili all’antistadio invece che allo “Zavagli”, a quest’ora avremmo avuto di che scrivere. Così Giaccherini è solo uno dei tanti (pochi) aretini che non sono stati profeti in patria.

 

Saim Cissé, 20 anni, vicino allo Sporting LisbonaChi di sicuro non porterà alcun premio di preparazione all’Arezzo è Salim Cissé, vicinissimo al trasferimento allo Sporting Lisbona. Un altro salto di qualità per lui, il terzo in tre anni, dopo il passaggio dal nulla all’amaranto e dall’amaranto all’Academica Coimbra. 22 presenze e 6 gol nel campionato portoghese, un gol in Coppa di Portogallo, 6 presenze con 2 gol e 3 assist in Europa League: i numeri dicono che il giocatore c’è. Né si potevano avere troppi dubbi vedendolo all’opera, a parte il fatto che due estati fa lui un campionato vero non l’aveva mai disputato. Ma già le prime amichevoli furono emblematiche. Su Cissé ci aveva fatto un pensierino anche la Lazio, però lo Sporting pare aver messo la freccia del sorpasso. All’Arezzo, come detto, di premio non arriverà nulla. Il golden boy della Guinea sbarcò da noi già maggiorenne, non ha anzianità di vivaio e, per i regolamenti, firmò un accordo annuale, svincolandosi al primo luglio 2012. Questo dal punto di vista economico. Dal punto di vista umano e sentimentale, l’Arezzo il suo premio l’ha già avuto: Cissé ha segnato i suoi gol al Comunale da rifugiato politico, in fuga da un paese problematico. Adesso davanti ha una vita vera.

 

scritto da: Andrea Avato, 28/06/2013





Confederations Cup / Italia-Spagna 6-7 dcr

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: giunta, il 28/06/2013 alle 11:31

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e pensare che fino a ieri hanno cercato di impedire i test a base di cellule staminali in ogni modo...

Commento 2 - Inviato da: chiana, il 28/06/2013 alle 11:37

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...e  noi con lui davanti siamo riusciti ad arrivare secondi dopo il pontedera. Ahhh è vero, avevamo il guardiola dei parecchio poveri in panca!

Commento 3 - Inviato da: RobertoGennari, il 28/06/2013 alle 11:41

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“Ad Arezzo avevo rifatto il provino, mi avevano detto che l’avevo passato ma non si è mai rifatto vivo nessuno.  Così sono andato a Cesena.” (Emanuele Giaccherini, Maggio 2010, intervistato dal sottoscritto)

Commento 4 - Inviato da: gnikke8, il 28/06/2013 alle 16:15

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quoto....tutto l'articolo  BRAVO!!! come sempre!!!! ma sto' cavolo di BLATTER non si ammala MAI??? che so' un influenzina che gli duri un ventennio....se quello che dici (e non ne dubito) e'vero....e' veramente tutto ridicolo!!!

Commento 5 - Inviato da: RICK57, il 29/06/2013 alle 14:11

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la Federazione mondiale è capeggiata da un rimbambito.... Blatter, poi c'è ub ex grande giocatore ma attualmente anche lui rimbambito ...Platini.

Vergognosi, impresentabili, attaccati alla poltrona senza alcun ritegno, arroganti, disumani .....

E comunque si poteva dare uno schiaffo morale a quei due imbecilli... il minuto di silenzio per rispetto a Stefano, le due squadre se lo potevano inventare smettendo di giocare per un minuto, a testa bassa in segno di preghiera....... sarebbe bastato che Prandelli, cosi' etico alla bisogna, lo avesse concordato con l'allenatore spagnolo...... 

Queste sono le cose tristi di questo sport.... poi vabbè, gli altri sport non si fanno onore se è vero che nella 24 ore di Le mans, dopo pochi minuti dalla partenza è morto un pilota in un incidente.. e la gara è stata sospesa "il tempo tecnico per riparare il guard rail"    una mezz'oretta, per ppi ripartire come se niente fosse accaduto.

 

 

Commento 6 - Inviato da: free2004, il 29/06/2013 alle 15:13

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'Vergognosi, impresentabili, attaccati alla poltrona senza alcun ritegno, arroganti, disumani .....'

Bravo RICK, condivido il tuo pensiero, sono veramente due m...e.