Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Gabriele tra i ghiacciai dell'Alaska
NEWS

E' morto Dino Ballacci, l'allenatore più longevo della storia amaranto. Fumatore, sanguigno e grande psicologo

All'età di 89 anni si è spento un uomo che ha scritto pagine importanti del calcio aretino. E' lui, infatti, il tecnico che ha guidato l'Arezzo più a lungo di tutti, davanti a Cosmi e Angelillo. Definito un sergente di ferro, ebbe rapporti burrascosi con la stampa ma lanciò giovani di talento come Graziani, Neri, Conti e Giuliani. I funerali saranno celebrati giovedì a Imola



mister Ballacci con Renè ColussoAll'età di 89 anni si è spento Dino Ballacci. E' morto a Bologna in ospedale, dove era ricoverato da qualche tempo per problemi di salute. Nato sotto le due torri il 24 maggio 1924, Ballacci ha militato per molti anni nella squadra emiliana, nel ruolo di terzino. 

Una volta intrapresa la carriera di allenatore, si è seduto sulla panchina di diverse squadre, ma l'esperienza più lunga e significativa l'ha vissuta ad Arezzo. Alla guida degli amaranto è rimasto dal 1970 al 1973 e poi dal 1976 al 1979, diventando il tecnico più longevo della storia del cavallino, davanti a Serse Cosmi e Antonio Valentin Angelillo.

Nelle sei stagioni aretine, Ballacci ha lanciato molti giovani verso il grande calcio: da Graziani a Neri, da Paolo Conti a Giuliani. Allievo di Gipo Viani, amava il gioco d'attacco ma le sue squadre sono ricordate soprattutto per la solidità difensiva. Definito un sergente di ferro, Ballacci nelle prime tre stagioni allenò l'Arezzo in serie B, conquistando un settimo posto e due salvezze che non entusiasmarono né il pubblico né la stampa, che invece sognava la serie A. Il presidente Montaini, allora, decise di cambiare rotta. Ma tre anni più tardi Ballacci venne richiamato, anche se la squadra era scivolata in serie C. L'ultima panchina risale al 1978, quando a pochi turni dalla fine, con la salvezza già in tasca, salutò tutti lasciando il posto a Pinella Rossi.

Fumatore incallito, carattere sanguigno, Ballacci fu anche un bravo psicologo, motivando i calciatori in un periodo in cui la società non navigava nell'oro. Visse pure l'esperienza del torneo Anglo-italiano, con l'Arezzo che perse in Inghilterra contro Bath City e Mineheah, per vincere al Comunale contro Maidstone e Wealdstone.

Ballacci ha allenato anche Reggiana, Catanzaro, Catania, Prato, Alessandria, Pistoiese, Ancona, Massese e Isernia.

I funerali saranno celebrati giovedì a Imola, dove risiedeva.

Alla famiglia le condoglianze della redazione di Amaranto Magazine.

 

scritto da: Andrea Avato, 06/08/2013





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: ocio, il 06/08/2013 alle 15:59

Foto Commenti

Andre Una domanda ma questa foto a che partita si riferisce, i due nella foto uno e' ballacci l'altro chi e'?...grazie

Commento 2 - Inviato da: Vecchia guardia, il 06/08/2013 alle 16:03

Foto Commenti

rene' colusso... un grande..Smile

Commento 3 - Inviato da: cavallinomatto, il 06/08/2013 alle 16:07

Foto Commenti

In realtà la foto si riferisce al periodo nel quale sia Ballacci che Rene' erano ad Alessandria.. Il grande Dino meriterebbe di essere ricordato intestandogli una targa come minimo ...

Commento 4 - Inviato da: ocio, il 06/08/2013 alle 16:10

Foto Commenti

grazie vecchia guardia e cavallino matto (amarantopedia)Laughing

Commento 5 - Inviato da: Andrea Avato, il 06/08/2013 alle 16:17

Foto Commenti

Forse ho una foto di Ballacci con Colusso e Pasquali. Se la trovo, metto quella

Commento 6 - Inviato da: frick, il 06/08/2013 alle 18:57

Foto Commenti

Per la precisione:

218 partite da allenatore dell'Arezzo:  59 vinte 93 pareggi (altri tempi) 66 sconfitte.

Un grande!

Commento 7 - Inviato da: Esagamma, il 06/08/2013 alle 20:40

Foto Commenti

I più giovani non lo ricordano. Era un uomo ruvido, ma di assoluta lealtà. Lo ricordo protagonista d’innumerevoli partitelle di allenamento, quando andava in campo con i suoi ragazzi per giocare insieme con loro.

Ci sono molti aneddoti che lo descrivono. Posso solo dire che l’avvento di Terziani alla presidenza, nel 1979, fu agevolato anche da Ballacci, il quale, in un momento di tracollo societario, tenne unito l’ambiente e facilitò il cambio della dirigenza.

Commento 8 - Inviato da: gnikke, il 07/08/2013 alle 09:31

Foto Commenti

Grande allenatore e grande uomo !  Nella seconda metà degli anni '70 con la società piena di debiti e continuamente sull'orlo del fallimento riuscì a farci disputare stagioni dignitose in serie C pur non disponendo di giocatori da vertice e tenendo sempre unito l'ambiente. Ero piccolo ma ricordo con nostalgia quei tempi. Colusso, Pasquali, Giacinti, Baldi, Sanna, Quercioli, Giulianini, Garito, Marco Ballacci (il figlio del grande Dino)......quanti bei ricordi... 

Commento 9 - Inviato da: Esagamma, il 07/08/2013 alle 11:10

Foto Commenti

Bravissimo Gnicche. Dimostri di avere memoria, quella vera. Smile

Commento 10 - Inviato da: gnikke, il 07/08/2013 alle 17:00

Foto Commenti

Credo che io e te Esagamma siamo dei fortunati Smile perché abbiamo potuto vedere, apprezzare ed emozionarci con un calcio completamente diverso da quello di oggi....magari anche inferiore dal punto di vista tecnico e tattico, ma sicuramente migliore nella qualità e nella genuinità delle persone (giocatori, tecnici e dirigenti) che facevano parte dell'ambiente 

Commento 11 - Inviato da: pipanos, il 08/08/2013 alle 08:48

Foto Commenti

Esagamma e gnikke mi aggiungo a voi nel considerarmi fortunato per aver vissuto e apprezzato quel calcio che ora purtroppo in nome del Dio denaro non esiste più.

Commento 12 - Inviato da: Andreuccio, il 03/01/2014 alle 10:33

Foto Commenti

Dino Ballacci è stato veramente un grande. Qui ad Alessandria i tifosi veri se lo ricordano con affetto. Io ero bambino e andavo allo stadio con mio padre a vedere giocare i "Grigi". La foto con Colusso è bellissima e struggente... Erano anni in cui il calcio era ancora una passione. Grazie per avere ricordato un uomo così.