Frasca e Disanto danno gas. Pochi tiri in porta, ipotesi 4-4-2, tifosi mobilitati per Ostia

L'Arezzo ha conquistato la qualificazione di Coppa grazie alla serata super di Scarpelli, che ha intercettato tre rigori su cinque. La catena di destra ha prodotto qualche accelerata e qualche cambio ritmo che hanno ravvivato la manovra, prima che il match si spegnesse col trascorrere dei minuti. Per la gara di domenica, che si giocherà sul sintetico, Mezzanotti potrebbe anche cambiare modulo, in modo da avvicinare la posizione di Essoussi e Invernizzi. Gli Ultras intanto allestiscono un pullman

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E adesso nel mirino c’è l’Ostia. Mezzanotti andò a vedere la squadra laziale all’esordio in campionato contro il Foligno, quindici giorni fa, per mettere a fuoco il tipo di avversario che avrebbe affrontato l’Arezzo e anche in quali condizioni fosse il campo da gioco. Le risposte sono state palesi: l’Ostia è un buon complesso, molto affiatato, e il sintetico lungo mare non è il massimo della vita. Da oggi, quindi, ogni allenamento sarà mirato a ricreare il contesto tecnico di domenica.

La Coppa in eredità lascia una qualificazione che non fa mai male, anche se gli errori dal dischetto di ieri sera sembravano il segno di una partita a ciapanò, in cui entrambe le squadre puntavano a farsi sbattere fuori per togliersi di mezzo il fastidio del turno infrasettimanale. Ma era un’impressione, per l’appunto, perché se quello del Sansepolcro, al limite, poteva essere un atteggiamento comprensibile, non altrettanto si poteva dire per l’Arezzo. Che infatti adesso andrà a sfidare il Bastia grazie a uno Scarpelli in stato di grazia. Il portiere ne ha parati tre su cinque, una roba alla Ducadam, e alla fine si è preso i complimenti strameritati dei compagni attuali e di quelli dell’anno scorso. Una volta tanto, l’ex decisivo giocava con l’Arezzo e non con gli avversari, anche se domenica tra i pali dovrebbe tornare David, reduce dalla buona prova con la Pistoiese.

Per il resto, non è che siano arrivate chissà quali indicazioni dalla notturna. Le gare di Coppa fanno sempre storia a sé e vanno interpretate con cautela. La nota più positiva, almeno per la prima mezz’ora, l’hanno confezionata Frasca e Disanto, che insieme a Carminucci formavano la catena di destra. Frasca da mezz’ala e Disanto da esterno nel tridente hanno dato alla squadra quel che era mancato nelle prime due giornate di campionato: cambio passo, accelerazione, aggressione della profondità. Difatti le azioni più pericolose sono arrivate quasi tutte su quella fascia lì e la gara ha avuto qualche sussulto grazie a loro.

 

Col trascorrere dei minuti, però, i ritmi sono calati, il Sansepolcro ha badato solo a difendersi e l’Arezzo, pur tenendo palla, di tiri in porta ne ha scoccati pochi. Anzi, due. Uno di Bricca all’82esimo, con Becci che ha fatto una gran parata, e uno di Disanto in zona Cesarini. Stop. Essoussi, subentrato a Frasca a inizio ripresa, si è fatto un mazzo tanto, ma pure lui alla conclusione non ci è arrivato mai. Nonostante la circolazione di palla sia stata un pochino più celere delle altre volte, è proprio l’incisività offensiva il problema che sta zavorrando gli amaranto. La montagna continua a partorire topolini e in questa chiave, paradossalmente ma non troppo, giocare a Ostia su un terreno più piccolo del Comunale, sfruttando la fisicità di Essoussi (e Invernizzi), non dovrebbe essere una iattura.

Semmai comincia a farsi strada l’ipotesi di rispolverare il caro, vecchio 4-4-2. Vero che manca Rubechini, l’interprete sommo del ruolo di esterno sinistro, ma Frasca e Disanto hanno le caratteristiche per giocare in fascia. Mezzanotti dovrebbe rinunciare a uno dei mediani, ma avrebbe la possibilità di avvicinare la posizione delle due punte, con tutti i vantaggi che potrebbero derivarne. Si vedrà nei prossimi giorni, valutando pure le condizioni fisiche di Carteri, Carfora e Cubillos, tutti reduci da acciacchi.

Chi non mancherà a Ostia sono i tifosi. Gli Ultras allestiranno un pullman e le iscrizioni verranno raccolte questa sera, dalle ore 21.30 alle ore 23, presso la sede di via Fiorentina. Il costo del biglietto per il viaggio in pullman è di 18 euro. Il ritrovo per domenica è fissato allo stadio alle ore 10.45, partenza ore 11. Per l'Arezzo sarà la prima volta nella storia a Ostia Mare.

 

scritto da: Andrea Avato, 12/09/2013

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Coppa / Arezzo-Sansepolcro 3-2 dcr, le immagini