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''Caro presidente, non si chiuda nel fortino. L'Arezzo è suo e nostro. Si vince insieme''

Lettera aperta a Mauro Ferretti dopo le esternazioni di domenica in sala stampa, al termine della partita vinta per 2-1 contro il Deruta. ''Faccio e disfo come mi pare'' e ''se affondiamo, affondiamo tutti insieme'' sono le frasi che hanno suscitato maggior clamore. Ma nel calcio i sentimenti della gente contano quanto i denari degli imprenditori che guidano le società. E morire di troppa coerenza non sarebbe una bella morte



lettera aperta al presidente Mauro FerrettiCaro presidente Mauro Ferretti,

più che una conferenza stampa, la sua di domenica sembrava una relazione all’assemblea degli azionisti (di minoranza). Fredda, cruda e basata solo sui numeri. “L’Arezzo è mio e decido io, faccio e disfo come mi pare” è un concetto brutale che non paga, nel senso che non le porta benefici in termini d’immagine né di rapporti con l’esterno.

Nessuno le nega il diritto di prendere le decisioni che ritiene più opportune. E ci mancherebbe altro. Lei è il presidente, ne ha facoltà e titolo. Ma il calcio è un mondo strano che non funziona come un’azienda normale. Non in tutti gli aspetti, perlomeno. Nel calcio c’è sempre una piazza cui rendere conto, una tifoseria che ascolta, osserva e giudica. E ogni appassionato è proprietario della sua squadra, soprattutto dal punto di vista dei sentimenti. Che, badi bene, sono importantissimi. Quanto i soldi. Perché lei può investire tanti denari, ma se con il pubblico non c’è feeling, se gli aretini non dovessero percepirla più come uno di loro, se non le riconoscessero più uno spirito che unifica, allora diventerebbe dura. Lei si stancherebbe presto di fare l’autostrada su e giù, di prendersi le responsabilità e di togliersi i quattrini di tasca. E dopo? Chiudiamo la baracca?

Tra l’altro, scusi, lei ha messo su una campagna abbonamenti che tutti hanno salutato con entusiasmo. Ha staccato più di millecinquecento tessere. Ha fatto il boom sotto ogni profilo: commerciale, ambientale, aziendale. E poi, dopo nemmeno un mese, va in sala stampa a dire alla città che “è tutto mio e decido io”, come quando al campino sotto casa il proprietario del pallone se lo metteva sotto braccio, girava la schiena e ci lasciava lì con la partita a metà? C’è qualcosa che non torna.

Che poi guardi, certe cose le può pure pensare, specie in quei giorni che le girano, come girano a tutti. Ma non c’è bisogno di mettersi davanti a un microfono e spiattellarle in faccia al mondo. Anche perché diciamoci la verità: in questi suoi nove mesi da presidente, chi mai le ha mosso attacchi frontali così pesanti da giustificare una reazione come quella di domenica? Sì, c’è stata qualche critica sul management, sulla comunicazione, su certe scelte fatte e non fatte, ma niente di che. Ordinaria amministrazione, bazzecole. Si faccia raccontare cosa è accaduto a qualcun altro che sedeva sulla sua poltrona uno, cinque, dieci, venti e anche trent’anni fa.

Il calcio è così. E’ diverso da una consorziata del suo gruppo, non risponde alle stesse regole. E’ molto più difficile. Per cui magari, visto che nei suoi confronti c’è un favore popolare consistente, si tolga la maschera del soldato. Ogni tre per due spunta fuori un nemico da combattere: prima i personaggi da oratorio e parrocchietta, poi i rubagalline, poi gli arbitri che ce l’hanno con l’Arezzo, adesso la stampa che attizza la cenere. Presidente, si può essere decisionisti e di polso anche senza una guerra ogni settimana.

E pure l’altra storia, quella che “se affondiamo, affondiamo tutti insieme”, è un po’ rischiosa. Un po’ troppo. Guardi che Mezzanotti è nel calcio da quando era un ragazzino e sa bene come funzionano le cose. Diomede è giovane ma non ingenuo. Loro, lei e noi ci auguriamo di vincerle tutte di qui alla fine, così tagliamo la testa al toro e facciamo una bella festa a maggio, ma se la situazione dovesse complicarsi, se i piani si scombussolassero, che si fa? Andiamo avanti come se niente fosse solo perché “quando si mette su un team di lavoro, poi si va fino in fondo”? Morire di troppa coerenza non sarebbe una bella morte. E lei ha il dovere di tutelare i suoi investimenti economici oltre che la fiducia che le hanno concesso 1.535 abbonati. Senza contare tutti gli altri che all’Arezzo vogliono bene.

Se può, in mezzo ai suoi impegni professionali, si conceda qualche giorno qua da noi in città. Vada in giro, veda gente, incontri persone, si confronti con qualche tifoso aretino schietto (non ruffiano magari) e vedrà che inizierà a comprendere meglio quel che gli sportivi dicono e pensano e scrivono sul calcio. Ma non si chiuda nel fortino, presidente. Poi le verrebbe a noia alla svelta.

 

Le dichiarazioni del presidente Mauro Ferretti in sala stampa

 

scritto da: Andrea Avato, 08/10/2013





Ferretti, le esternazioni, il campionato da vincere

COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: pipanos, il 08/10/2013 alle 12:20

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In effetti le esternazioni del Presidente sono state un fulmine a ciel sereno e che danno adito a varie interpretazioni, non voglio pensare che se non andiamo in C ( o prima divisione), non avendo raggiunto l'obbiettivo e avendo speso soldi per niente ci lasci in  brache di tela! mah....

Commento 2 - Inviato da: Toni, il 08/10/2013 alle 12:26

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mai una gioia

Commento 3 - Inviato da: RICK57, il 08/10/2013 alle 13:16

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Presidente, si e' scordato do Orgoglio Amaranto? E.... Orgoglio Amaranto non ha nulla da replicare?

Commento 4 - Inviato da: ilboato, il 08/10/2013 alle 13:48

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Condivido pienamente il contenuto dell'articolo. Certo, le parole di domenica sera, fanno male a chi, come me, dopo anni di stadio pensava che un pò di quell'amaranto fosse anche suo. Comunque, lasciando il rancore, l'importante è essere tutti uniti per un unico traguardo: VINCERE il campionato.

Commento 5 - Inviato da: Ale75, il 08/10/2013 alle 14:32

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Infatti, me lo chiedevo anche io. Mi auguro che O.A. abbia qualcosa da dire.

Commento 6 - Inviato da: michelino, il 08/10/2013 alle 14:59

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presidente,  come tifoso la  stimo e la ammiro per l'impegno economico profuso in sede di campagna acquisti e per gli interventi di ristrutturazione dello stadio.

dovrebbe però capire che:

1) il calcio è una brutta bestia, sei un idolo se vinci sei un somaro se non vinci.

2) i tifosi che pagano il biglietto hanno diritto di esprimere sia il consenso sia il dissenso.

3) le società di calcio che funzionano sono quelle dove c'è un presidente con tanti soldi che si contorna di collaboratori capaci.

4) avere un settore giovanile importante è la linfa economica di ogni società calcistica.  

questi caro presidemte sono i 4 punti focali.

nel caso specifico dell'arezzo di quest'anno deve capire i nostri malumori che derivano da:

1) è il quinto anno che siamo nei dilettanti e, per una piazza blasonata come la nostra, è inaccettabile (cosa direbbero i tifosi della roma se facessero 5 anni consecutivi di serie C?).

2) abbiamo rinunciato al ripescaggio perchè tanto avremmo vinto il campionato sul campo, ma per ora facciamo tanta fatica, il gioco latita e siamo quinti in classifica.

3) non abbiamo una società strutturata per tornare nel calcio che conta che per noi significa serie B anche se con un presidente come lei non ci poniamo limiti e speriamo di puntare alla serie A, però ci sono troppe lacune da colmare:

- manca un direttore sportivo

- manca un responsabile degli osservatori della prima squadra

- manca un team di osservatori della prima squadra

- manca un responsabile degli osservatori del settore giovanile

- manca un team di osservatori del settore giovanile

presidente, segua i consigli dei tifosi che sono gli unici che amano la maglia amaranto.

 

     

  

 

Commento 7 - Inviato da: il ferro, il 08/10/2013 alle 15:00

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O.A non ha mai preso una posizione nemmeno dopo frasi peggiori.....non parlerà certo adesso.

 

-dopo la fondamentale e splendida novità del 2010- ATTUALMENTE devo dire che a volte mi sfugge l'utilità di questo comitato. senza offesa per gli amici che lo dirigono e supportano, veri tifosi amaranto e gente con attributi e cognizione di causa, ma tolte le assemblee e altre facende burocratiche,o (peggio) partitine di calcetto pro abudulù,  O.A  tace a lungo et semper...... peccato.

mi pare un pelino ferma la facenda.....

pronto a ricredermi. ma se togli un banchino di un metro O.A è stato relegato al pari del nulla ance a presentazione e festa del 90 esimo.....

MESSI DA PARTE E MANCO CACATI. boh. si vede lo deve fare.

mi scuseranno l'amico botolofiero e gli altri, ma io 'gna che le dica le cose sennò un posso stare.....

Commento 8 - Inviato da: il ferro, il 08/10/2013 alle 15:05

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michelino:

è bello vederti scrivere critiche intelligenti(condivisibili o meno), senza abbattere tutto e tutti e metterti al pari di certi coglioncelli che infestano(da poco tempo) il sito.....

unico neo non è da 5 anni che siamo nei dilettanti.

ma è lo stesso. il senso era quello.

mi sei garbato.

Commento 9 - Inviato da: Galliano1973, il 08/10/2013 alle 15:07

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L'Arezzo è un bene di tutti.  E' di Ferretti che lo utilizza per ritorni in termini economici alle sue attività imprenditoriali (e forse un po anche per la sua soddisfazione personale); ma è anche un bene di tutti noi che la domenica bramiamo, ci esaltiamo ed esultiamo per le gesta di questa maglia che rappresenta noi tutti e la nostra città.  Ad ognuno i suoi spazi nel rispetto dei ruoli, ma è solo con unità di intenti che si arriva al successo finale.

Commento 10 - Inviato da: vipamaranto, il 08/10/2013 alle 15:53

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Spero che tutto quello di buono che si diceva del Presidente non svanisca dopo delle dichiarazioni, dove sicuramente il Pres. preso dal momento si sarâ scordato di dire" l'Arezzo è il mio e di tutti quelli che amano veramente i colori amaranto", siamo solo all'inizio dell'era Ferretti e qualche errore di passione credo di poterlo perdonare, purché si esalti e ci faccia esaltare da SUBITO.

Commento 11 - Inviato da: il ferro, il 08/10/2013 alle 16:27

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concordo con vipamaranto, ma non con le sue scarpe brutte e costose Wink

Commento 12 - Inviato da: Arretium Amaranthus, il 08/10/2013 alle 17:26

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Io mi sbaglierò ma Domenica al Presidente gli giravano parecchio ma parecchio i coglioni e ,delusione a parte dei tifosi per le parole forti,io fossi in Mezzanotti sarei molto preoccupato a come mi muove e come soprattutto faccio muovere la squadra nelle prossime partite.....poi ripeto mi sbaglierò! 

Commento 13 - Inviato da: taxiamaranto, il 08/10/2013 alle 17:36

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I coglioni non giravano solo a lui.....giustamente, ha investito,ha ricreato entusiasmo e vuole vincere, questo è risaputo e tutti gli amanti dell'Arezzo sono con lui.............per vincere tutti insieme, ma non si puó sbagliare.

Commento 14 - Inviato da: mino27, il 08/10/2013 alle 17:55

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grande Andrea,poche chiacchiere....SOLO fatti:ovvero arrivare primi & abbandonare questo Campionato di MERDA! scusate la volgarità!

Commento 15 - Inviato da: Libanese 2, il 08/10/2013 alle 18:28

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Secondo me Ferretti  ha i controcoglioni e sà  quello che deve  fare.., ogni cosa a tempo  debito..

Commento 16 - Inviato da: CAP52031, il 08/10/2013 alle 19:15

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Io preferisco sempre le persone che dicono chiaramente quello che pensano nel bene e nel male, secondo me sono da preferire mille volte a quelli che non prendono mai posizione, posso non condividerne le idee ma avranno sempre il mio rispetto. Certo la frase "l'Arezzo è mio.." se pur vera e legettima (visto che detiene e paga per il 98%) fa male perchè una società di calcio rappresenta una città, una storia un identità e non ultima una tifoseria.

Il Presidente è comunque un decisionista (come abbiamo visto nel recente passato) e sono sicuro che non ha nessuna intenzione di affondare con tutta la ciurma ma farà il possibile per portare la nave in porto!...come vi ripeto da giorni è il Mister che si deve svegliare perchè ha tutto per poter far bene :squadra (ritocchi a parte), Società, Tifosi, un ambiente positivo che si stava creando ecc ecc..poi vincere non è mai facile ma provarci e giocare dignitosamente è doveroso!

Commento 17 - Inviato da: mino27, il 08/10/2013 alle 19:16

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Amimodo,semmai a Pontesangiovanni bisogna vincereLaughingTongue out

Commento 18 - Inviato da: mino27, il 08/10/2013 alle 19:18

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 ma farà il possibile per portare la nave in porto!..Per fortuna non è Schettino!Laughing

Commento 19 - Inviato da: coffeeshop, il 08/10/2013 alle 23:45

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Un buon condottiero sa riconoscere i propri errori e correre ai ripari. 

Forza Arezzo

Commento 20 - Inviato da: Amarantegnene, il 09/10/2013 alle 03:40

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Gli errori che commette a detta di tutti, so risaputi! Appunto da tutti, ma nn da lui!

Commento 21 - Inviato da: Giotto, il 09/10/2013 alle 09:40

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Cambiando per un secondo argomento, domenica ci vorrebbe uno striscione PERUGIA COLERA (che poi è la verità), per solidarietà verso la Sud di Milano......

Commento 22 - Inviato da: mino27, il 09/10/2013 alle 13:15

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Laughingahahahahahah chiedo venia amimodoSealed

Commento 23 - Inviato da: chiana, il 10/10/2013 alle 08:43

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Cambiando per un secondo argomento, domenica ci vorrebbe uno striscione PERUGIA COLERA (che poi è la verità), per solidarietà verso la Sud di Milano......

Solidareità con chi? Le curve di milano non hanno mai partecipato attivamente a nessuna iniziativa di protesta contro la repressione attuata verso i gruppi ultras perchè interessate più a lucrare con materiali, biglietti e magheggi vari all'interno dello stadio che ha difendere la loro posizione. Ora che gli chiudono la curva e fanno calare i loro introiti guidano la protesta... bene, vaffanculo a loro e chi gli gli va dietro!

Commento 24 - Inviato da: Giotto, il 10/10/2013 alle 16:36

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Non è solo un'iniziativa delle curve di Milano

Commento 25 - Inviato da: chiana, il 10/10/2013 alle 16:59

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E' partita da loro perchè hanno toccato loro... chi gli va dietro (tralasciando quelli che hanno gli stessi interessi) evidentemente è di memoria corta.