Il Ponte crocevia di stagione. Da sempre. Da Francesconi a Crescenzo, storia di pareggi

Sono quattro le partite che l'Arezzo nella sua storia ha giocato a Ponte San Giovanni. E tutte e quattro, oltre a chiudersi in parità, hanno segnato una svolta nel campionato amaranto, sia nel bene che nel male. Dalla salvezza matenatica strappata a maggio proprio allo stadio degli Ornari al 2-2 del 2012 che segnò la resa definitiva al Pontedera, fino al gol di Recchi e alla prima volta contro Serse Cosmi

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C’è chi a certe cose ci crede e c’è chi dice che ogni partita fa storia a sé. E che quindi i corsi e ricorsi statistici servono solo per abbindolare i tifosi. Per esempio: l’Arezzo quando si trovava nel calcio vero subiva la iattura delle tre T, nel senso che a Taranto, Terni e Trieste non vinceva praticamente mai. Campi tabù, campi stregati, dove le delusioni hanno sopravanzato di gran lunga le soddisfazioni. Casualità forse. O forse no.

Ridimensionando tutto e riportandolo alla serie D, viene fuori che Ponte San Giovanni è un posto particolare. L’Arezzo ci ha giocato quattro volte e quattro volte ha pareggiato. Non solo. Ognuna di queste quattro partite ha rappresentato un punto di svolta che ha segnato la stagione.

Andando a ritroso nel tempo, tutti ricorderanno che proprio in casa della Pontevecchio gli amaranto hanno centrato la matematica permanenza in categoria a maggio, fugando i timori di scivolare nei play-out e anzi garantendosi il pass per i play-off per un complicatissimo intreccio di risultati e combinazioni. L’Arezzo di Nofri, dopo aver risalito la classifica in tre mesi, dovette sudarsi l’ultimo punticino al Ponte, complice anche la soglia salvezza che si era alzata imprevedibilmente. Finì 0-0, con i rossoverdi condannati agli spareggi (persi contro la Flaminia) e poi ripescati in estate.

La stagione precedente, il confronto diretto terminò 2-2. E segnò la resa definitiva dell’Arezzo di Bacis nei confronti di un Pontedera che non perdeva un colpo (peraltro non li perde nemmeno adesso che lotta per andare in B…). Era il 4 marzo 2012, gli amaranto venivano da 5 vittorie, un pari e una sconfitta a Piancastagnaio, rattoppata con il 4-0 interno allo Spoleto. Al Ponte bisognava vincere senza se e senza ma, invece in venti minuti i perugini andarono sul 2-0 e addio colpaccio. Ci volle un secondo tempo arrembante, con due espulsioni per i padroni di casa, per rimettere in sesto la gara. Raso su rigore e Crescenzo al 95esimo la pareggiarono, ma quel giorno si ruppe qualcosa. Difatti la settimana seguente arrivò la sconfitta casalinga con il Pierantonio e il campionato andò a farsi friggere.

Tre stagioni fa, nel primo torneo dilettanti dopo il fallimento, in riva al Tevere si giocò di sabato, il 15 gennaio 2011 per l’esattezza. L’Arezzo aveva cambiato società e gran parte della rosa da un paio di mesi, ma la classifica era ancora deficitaria. Serviva un cambio passo, che si materializzò all’inizio del girone di ritorno. Il ko con la Sestese al Comunale, il 5 gennaio, rimase l’ultimo fino al termine della stagione. La settimana seguente gli amaranto espugnarono Orvieto e poi andarono a prendersi il punto a Ponte San Giovanni, grazie a un gran gol di Recchi pareggiato in zona Cesarini da Fioretti. La squadra tirò fuori una prestazione volitiva e fece capire al pubblico che rimontare non era impossibile. Difatti di lì in avanti il 4-4-2 di Coppola cominciò a mietere risultati in sequenza.

Il primo precedente in assoluto invece risale al settembre del 1994. Finì 1-1 anche lì, con vantaggio amaranto di Francesconi e pari rossoverde dopo il novantesimo. Era la terza di campionato, il punteggio non incise granché su una graduatoria ancora in definizione, ma quel giorno Graziani e Falasconi in tribuna fecero la conoscenza di tal Serse Cosmi, allenatore che la storia dell’Arezzo l’avrebbe cambiata nei cinque anni successivi.

Attualizzando il concetto, se davvero esiste un’insolita convergenza di forze che si materializza allo stadio degli Ornari quando arriva l’Arezzo, può darsi che anche dopodomani la partita rappresenti un crocevia importante. Se nel bene o nel male lo dirà il campo, fermo restando che un pareggio, stavolta, non farebbe fare i salti di gioia.

 

2010/11 - Pontevecchio-Arezzo 1-1, guarda il video

 

2011/12 - Pontevecchio-Arezzo 2-2, guarda il video

 

scritto da: Andrea Avato, 11/10/2013

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Pontevecchio-Arezzo 0-0, le immagini