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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Giacomo detto Lallo a Gallipoli
NEWS

Tra campo e mercato. E partite bellissime da giocare

Domenica arriva il Castel Rigone, da tutti considerata la squadra più forte in assoluto. L'Arezzo è al redde rationem: basta occasioni perse e punti gettati via, adesso c'è da vincere. Scavalcare il Pontedera vorrebbe dire riportare in giro una folla di tifosi che inciderebbero più di adesso sui risultati. Intanto la campagna acquisti è aperta e potrebbe rivelarsi un potentissimo ricostituente



Rubechini festeggia il gol segnato allo Sporting TerniCissé 7 partite fuori, Marino 6, Raso 5, Speranza 4, Martinez 2 (ma tre volte ha giocato malconcio e solo per qualche spezzone di gara). In tredici giornate l’Arezzo ha conosciuto una moria di giocatori che di solito si registra a fine stagione. Tra cavilli burocratici, squalifiche e infortuni, l’organico è stato letteralmente falcidiato. Si è ricordato spesso che Raso e Martinez, la coppia gol dell’estate, insieme ci sono stati poco o niente. Ma anche Speranza e Marino, due che a metà campo farebbero la differenza, fianco a fianco si sono visti quasi solo in allenamento. Eppure l’Arezzo, con diversi rimpianti e alcuni numeri incoraggianti, è lì a giocarsi il campionato, in attesa di capire se il mese di dicembre (tra scontri diretti e mercato) rappresenterà un trampolino di lancio oppure un paracadute dietro la schiena.
Matteo Sensi ha ragione quando dice che i prossimi venti giorni saranno importanti ma non fondamentali, visto che poi ci sarà tutto un girone di ritorno da giocare. Ma è vero pure che queste tre settimane prima della sosta plasmeranno il futuro del campionato dell’Arezzo. Uno, perché gli scontri diretti contro Castel Rigone e Pontedera muoveranno la classifica. Due, perché la campagna acquisti potrebbe rivelarsi un ricostituente potentissimo.
Ma andiamo con ordine. L’Arezzo adesso è secondo da solo, a -4 dalla capolista e a +2 sul Castel Rigone. Considerando l’equilibrio che c’è in questo campionato, è probabile che sarà testa a testa fino a maggio. Solo in un caso dicembre rischia di sparigliare le carte: se l’Arezzo balzasse al comando. Allora, oltre all’aspetto tecnico, dovremmo iniziare a prendere in considerazione pure quello ambientale. Perché gli amaranto primi che vanno al Monte, a Piancastagnaio, a Trestina e poi pure a Castel Rigone e Pontedera, si porterebbero dietro una folla di gente stile vecchi tempi. E i tifosi inciderebbero sul risultato decisamente più di adesso.
Punto numero due, il mercato. Qua c’è da capire se la società è disposta a mettere mano al portafogli ancora una volta o se vorrà proseguire con l’organico di ora, confidando in un’infermeria meno piena. Severini nell’intervista dell’altro giorno ha parlato chiaro: ci sono già spese certe per oltre un milione di euro, a fronte di entrate che si aggirano sui 300mila euro. Lo sbilancio è evidente e cartellinare almeno altri due calciatori di livello non sarebbe certo un sollievo per le casse. Nel caso in cui la dirigenza desse l’ok a Martucci per muoversi, allora bisognerà individuare gli obiettivi giusti. Un uomo d’attacco, un centrocampista di personalità, un difensore esperto. Più o meno non ci si discosterà molto da qui, fermo restando che poi c’è il difficile da fare, cioè dare un nome a questi identikit generici.
Intanto fra tre giorni arriva il Castel Rigone, cioè la squadra che tutti consideravano la più forte in assoluto. A Mezzanotti non manca certo la qualità, quanto piuttosto la continuità. Finora sono arrivate 7 vittorie e 6 sconfitte, senza nemmeno un pareggio. La vetta è distante 6 punti, al punto che lo scontro diretto, numeri alla mano, è più delicato per la squadra di Cucinelli che per l’Arezzo. Ma questo conta poco, considerando che gli amaranto sono al redde rationem. Basta occasioni perse, basta rimpianti, basta punti gettati via. Pare che Martucci, martedì, proprio questo abbia detto alla squadra: da oggi in poi dipende da voi. Si attendono risposte convincenti, dunque. Anche perché partite come quella di domenica, per chi veste la maglia amaranto, sono le più belle da giocare. E le più belle da vincere.

scritto da: Andrea Avato, 01/12/2011





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Andrea Avato, il 01/12/2011 alle 18:23

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Oggi in partitella provato il 4-3-1-2 con Sensi terzino destro, Pucci ('93) e Pecorari difensori centrali, Mencarelli a sinistra, Idromela ('94) regista basso, Crescenzo ('93) e Marino interni, Martinez trequartista dietro Raso e Cissé ('92). Molto bene Idromela, esclusione dolorosa per Rubechini, in quest'ultimo periodo tra i più in forma

Commento 2 - Inviato da: classe69, il 01/12/2011 alle 18:49

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Tre partite importanti e difficili in 7 giorni..ma non determinanti...!!!! Giochiamole con la testa!!!!

Commento 3 - Inviato da: Andruca, il 01/12/2011 alle 20:08

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nessun innesto, se si svuota linfermeria non ce n'è per nessuno...basta che la triade raso martinez cissè giochino tutto il girone di ritorno in condizione che il campionato lo vinciamo noi..