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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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E domenica arriva la Pontevecchio. ''Siamo sfavoriti, la metteremo sulla corsa...''

Intervista a Luca Bisello Ragno, passato dal campo alla panchina ad appena 30 anni. ''Dopo la sconfitta contro l'Ostia, la dirigenza mi ha offerto il posto da allenatore e ho accettato subito con grande entusiasmo. Mi spiace per l'esonero di Mezzanotti, è un ottimo tecnico. Dopodomani l'Arezzo avrà tante motivazioni e sarà ancora più pericoloso''



la Pontevecchio sconfitta all'andata per 3-0A 30anni non sono molti gli allenatori che di fronte all’offerta di sedersi in panchina dicono subito di sì senza esitare. Luca Bisello Ragno però non ha avuto dubbi. Dopo essere cresciuto nel settore giovanile del Perugia, nel gennaio del 2004 si trasferisce alla Rosetana. È solo l’inizio del suo cammino tra i professionisti in serie C con Valenzana, Fermana e per quattro stagioni con il Foligno. Nel 2009 arriva la chiamata del Castel Rigone. Alla corte di Cucinelli conosce Davide Mezzanotti e Andrea Bricca, sfiorando la promozione. Nell’estate del 2013 lascia i lacustri ed ecco la firma con la Pontevecchio del presidente Monsignori che il 26 novembre, due giorni dopo il pari con l’Ostia, gli offre l’incarico di allenatore della prima squadra.

 

“Sinceramente non so da cosa è nata l’idea della società di affidarmi la panchina. Me lo hanno chiesto i dirigenti dopo la partita con l’Ostia Mare e non ho avuto bisogno di rifletterci su nemmeno un millesimo di secondo”.
Non sono tanti gli allenatori che a 30 anni guidano una squadra in serie D. Avevi pensato di vestire i panni dell’allenatore una volta dismessi quelli di giocatore?
“Sono fortunato. Non tutti hanno la possibilità di poter iniziare il cammino da allenatore a 30 anni partendo da una prima squadra in serie D. Fare l’allenatore è sempre stato il mio sogno. Ho giocato a calcio per molti anni e fin da ragazzino mi interessavo a questo ruolo che speravo di poter svolgere nel mio futuro, quando avrei smesso di giocare. Quel sogno adesso è davanti a me e voglio tenermelo stretto il più possibile”.
Reduce dal ko in casa con la Flaminia, come si prepara la Pontevecchio alla partita di domenica?
“Stiamo attraversando un momento non facile sia dal punto di vista delle prestazioni che dei risultati. Le qualità dell’Arezzo non le scopro certo io. Domenica affronteremo una grande squadra che cercherà di dare quel qualcosa in più dopo il cambio di allenatore. Da parte nostra solo giocando al 150 per centro potremo fare qualcosa di buono contro gli amaranto”.
Qauali sono i punti di forza della tua squadra?
“La nostra forza è l’atteggiamento. Cerchiamo sempre di essere arrembanti, cercando di giocare la palla e di norma utilizziamo un 4-3-1-2. Siamo una squadra che ha grande capacità di corsa, con alcuni elementi di qualità in grado di far girare la palla. Purtroppo con la Flaminia abbiamo sbagliato troppo e alla fine il risultato è stato ovviamente negativo per noi”.
Tra l’altro nell’Arezzo c’è il tuo ex compagno di squadra Andrea Bricca.
“Ho conosciuto Andrea a Castel Rigone dove mi ha allenato Davide Mezzanotti, una persona eccezionale. È un allenatore che stimo molto e mi spiace sia stato esonerato. Ho visto la partita con il Deruta e l’Arezzo domenica è stato anche sfortunato, ha creato qualcosa come dieci palle gol trovando alla fine solo un pareggio”.
Come reputi questo girone E?
“A mio avviso rispetto alle precedenti stagioni il livello si è alzato, ci sono squadre ben attrezzate e con una bella quadratura e solidità. La Pistoiese? Ha più di un piede in serie C”.

 

scritto da: Matteo Marzotti, 21/02/2014





Pontevecchio-Arezzo 0-3, le immagini

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