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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Filippo e Federico, tuffi in Sardegna
NEWS

La marcia bolsa di una squadra che non perde mai, pareggia sempre e segna di rado

L'Arezzo ha 12 punti di ritardo dalla Pistoiese, 2 dal Foligno e rispetto al girone di andata ha messo insieme un punto in meno. Eppure i risultati (in)utili consecutivi sono addirittura 22, un dato che aumenta delusione e irritazione. Chiappini è arrivato troppo tardi, quando la squadra aveva già perso stimoli e obiettivi. Inoltre ci sono problemi tecnici irrisolti: l'involuzione di Essoussi, l'apatia di Quadrini, la mancanza di un sostituto di Invernizzi. L'epilogo di stagione, quindi, non promette niente di buono



Carfora e Quadrini sostituiti a MontemurloL'Arezzo ha 12 punti di ritardo dalla Pistoiese, 2 dal Foligno, gli stessi punti della Pianese. Rispetto alle prime dieci giornate del girone di andata ha una sconfitta in meno ma due pareggi in più. E i punti sono 18 contro i 19 della prima parte di stagione.

Questo per dire che la marcia, nonostante tutto, è sempre rimasta bolsamente regolare. Appena appena più lenta, ma siamo lì. I 22 risultati (in)utili consecutivi aggiungono delusione e irritazione a un campionato che poteva andare decisamente meglio. Perché sarà anche vero, come pensano in molti, che l'organico dell'Arezzo è stato sopravvalutato. Ma probabilmente è vero anche che la rosa, quando c'era da alzare i ritmi e cambiare passo, è stata sfruttata male.

Semmai va sottolineato che il simbolo della flessione in classifica, con la Pistoiese che domenica dopo domenica ha preso inesorabilmente il largo, è Adnane Essoussi. Girone di andata: rigore procurato e gol con la Pistoiese, doppietta a Ostia, rigore procurato e gol con la Narnese, rigore procurato e gol con il Deruta, rigore procurato e gol con la Pontevecchio, rigore procurato con lo Spoleto, rigore procurato e gol con la Pianese. Un'iradiddio, al punto che l'Arezzo era diventato Essoussi-dipendente per forza di cose. Girone di ritorno: un gol al Sansepolcro. Stop. Un'involuzione evidente e per molti aspetti inspiegabile, troppo drastica e cruenta per inquadrarla dentro un fisiologico calo di bioritmi.

Tutto ciò mentre Chiappini, dopo un esordio incoraggiante con la Pontevecchio, ha progressivamente perso l'effetto scossa dell'inizio. Adesso la squadra è piatta: gioca una mezz'oretta se va bene e poi si liquefa. A ritmi alti non regge più di qualche spezzone. Subisce pochi gol ma segna col contagocce. Non abusa più della palla lunga ma fatica a manovrare. E pareggia sempre in fotocopia, non chiudendo partite da chiudere.

 

Martinez nella morsa dei difensori avversariDi sicuro motivare un gruppo che doveva vincere il campionato e che è stato lasciato andare alla deriva non è semplice. Quando la situazione ha cominciato a precipitare, cioè a fine novembre, bisognava intervenire con tempismo e decisione. La dirigenza non l'ha fatto. Ora, con la Coppa sfumata e il campionato perduto, c'è poco da rimettere in sesto. L'unica ancora di salvezza sono i play-off, troppo lontani per produrre stimoli veri oggi.

Dentro un contesto del genere ci sono pure problemi tecnici mai risolti. Essoussi non sta bene ma deve andare in campo per forza perché è l'unica prima punta disponibile, visto che Invernizzi è rotto e un sostituto l'Arezzo non l'ha preso. Quadrini è un'incompiuta clamorosa: da ottobre non ha mai risolto una partita. Se non gioca, pare uno spreco. Se gioca, non incide. Martinez, che è una seconda punta classica, continua a fare tutti i ruoli tranne che il suo. E quando fa il suo, gli concedono al massimo venti minuti. In più Chiappini, per testare il materiale a disposizione, ha sperimentato tutto il possibile e immaginabile, spostando Rascaroli, Idromela, Disanto, Rubechini, Carfora e Carteri in varie zone di campo. E' chiaro che un tourbillon così ampio, che pure può essere considerato una necessità, ha fiaccato ulteriormente il rendimento generale.

Concludendo, c'è netta l'impressione che si debba procedere a tentoni. Se Chiappini sarà bravo e avrà un po' di buona sorte, magari riuscirà a quadrare il cerchio in vista del 18 maggio. Altrimenti, considerando le premesse, la stagione si incanalerà verso un epilogo anonimo e pressoché scontato. E poi bisognerà ricostruire daccapo, per l'ennesima volta, in vista del prossimo futuro, per il momento intriso di dubbi più che di certezze.

 

scritto da: Andrea Avato, 18/03/2014





Delusioni, pareggi e un Arezzo senza identità

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