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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
i geometri di Arezzo campioni d'Italia
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Domenica è Pasqua, si gioca in anticipo al giovedì. Infortuni e squalifiche, è rebus formazione

La Lnd ha fissato le gare della 32esima giornata di campionato in un giorno feriale, alle ore 15, suscitando le proteste di molti tifosi. L'Arezzo domani è di scena a Gualdo contro un avversario che ha ridimensionato gli obiettivi a stagione in corso e che adesso è virtualmente salvo. Chiappini è alle prese con molte assenze: fuori Pecorari, Idromela, Cubillos, Invernizzi, Martinez, Ruggeri e forse anche Rascaroli. Da valutare le condizioni di Carfora e Rubechini



malcontento tra i tifosi amaranto per le partite di domaniIl 2-0 di Foligno è ancora in fase di digestione e già si rigioca. Siccome domenica è Pasqua, la Lega Nazionale Dilettanti ha pensato bene di anticipare tutte le partite al giovedì. Ore 15. Come se la gente, quella che ancora uno straccio di lavoro ce l’ha, nel primo pomeriggio di un giorno feriale potesse ritagliarsi due ore di tempo (sei se deve andare in trasferta) per vedere la propria squadra all’opera. Ma tanto ormai se dentro gli stadi e/o campi sportivi ci stanno cento, mille o diecimila persone, a nessuno interessa più. L’importante è che ci siano gli ingressi separati e che non entrino striscioni privi d’autorizzazione. In D poi non ci sono nemmeno le tivù e così l’atmosfera da depressione totale è garantita.

Premesso ciò, e immaginando che l’aria di festa si respirerà solo a Pistoia, dove in effetti qualcosa da celebrare ce l’hanno, aggiungiamo che l’Arezzo deve recarsi fino a Gualdo, contro una squadra che ambiva a vincere il campionato e che adesso è virtualmente salva. Gli umbri, dopo aver ridimensionato gli obiettivi, hanno già fatto il grosso del lavoro e con altri tre punti di qui al 4 maggio possono andare in vacanza sereni.

Se Giunti è in dirittura d’arrivo, Chiappini ha progetti che si allungano fino al mese di giugno. L’8 è in programma la finale dei play-off e l’Arezzo quel giorno dev’essere in campo, altrimenti si complica il piano ripescaggio che ruota attorno a due cardini: fidejussioni e versamenti a fondo perduto per poco meno di un milione di euro (Ferretti ha ribadito che ha pronto il denaro) e risultato sportivo (chi vince i play-off è la prima squadra in graduatoria che verrebbe tirata su). Pagni l’altro giorno ha ben chiarito tutta la situazione e la squadra ne è al corrente.

Il guaio è che infortuni e squalifiche stanno mietendo vittime a tutto spiano. Domani tornano Dierna e Bricca, ma il giudice ha fermato Pecorari e Idromela. La tibia fratturata di Martinez è stata l’ennesimo colpo di sfortuna che ha centrato in pieno il reparto offensivo, già privo da quel dì di Cubillos e Invernizzi. Fuori causa anche il ’95 Ruggeri in difesa, con il coetaneo Rascaroli che non riesce a togliersi il dolore all’anca dopo la contusione rimediata col Trestina. Considerando che Rubechini e Carfora devono convivere con fastidi muscolari molto noiosi, si capisce perché Chiappini non sia il ritratto della felicità.

Azzardare una formazione, considerando che quattro under devono stare dentro per forza, è complicato. Dietro ci saranno di sicuro Scarpelli, Dierna e Zaccanti. In attacco spazio a Essoussi e Dieme. In mediana quello sicuro del posto è Carteri. Disanto giocherà, forse da mezz’ala o forse da trequartista. Gli altri in ballo sono Carminucci, Bellavigna, Mencarelli, Cappelli, Bricca, Carfora e Quadrini. Quest’ultimo, a Foligno, è stato sonoramente beccato dal pubblico, ma Chiappini stavolta l’ha difeso, mettendo in tavola una chiave di lettura diversa: ‘’il problema di Quadrini è che ci aspettiamo troppo da lui’’ ha detto il mister, spiegando che in questo momento il giocatore non ha le risorse per saltare l’uomo e spaccare la partita, ma che deve adattarsi a un lavoro più oscuro e utile per la squadra. Un Quadrini più gregario, quindi, sperando che poi ai play-off si accenda quella scintilla rimasta sempre sotto la cenere.

 

scritto da: Andrea Avato, 16/04/2014





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