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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Elisa, Sara e Beatrice fuori da San Siro
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La prima volta all'Esseneto. Ecco l'Akragas: città da cartolina e Alfano super tifoso

Domenica gli amaranto porteranno la bandiera del Cavallino ad Agrigento, in uno degli angoli più belli della Sicilia e dell'Italia. I biancazzurri sono arrivati secondi nel girone I dietro al Savoia e adesso puntano a vincere i play-off. La società è solida e guidata dal presidente Alessi, che ha rifiutato la proposta di Berlusconi di candidarsi alle elezioni europee. Lo stadio è capiente ma con qualche problema strutturale



i tifosi dell'Akragas contro il San Cesareo (foto AgrigentoNotizie)Agrigento, valle dei Templi. Il fascino della prossima trasferta va al di là del calcio e sconfina nel culturale. La sorte ha riservato all'Arezzo un viaggio in una delle zone più belle d'Italia, dove i turisti arrivano e restano a bocca aperta. Un angolo di Sicilia che non è semplice paesaggio ma vera e propria cartolina da conservare in foto, in video e in memoria.

E' così forte il legame degli agrigentini con la propria terra che anche i tifosi biancocelesti, domenica scorsa, hanno esposto una coreografia ricordando la data di fondazione della città: 581 avanti Cristo, anno in cui i greci posero la prima pietra di quella che venne chiamata Akragas, come la squadra di oggi.

Tutto ciò è il bellissimo contorno. La sostanza della trasferta è che in palio c'è il passaggio alle semifinali play-off. L'Arezzo ha esordito l'altro ieri con il colpaccio di Taranto e domenica dovrà sudarsi la qualificazione nuovamente in trasferta. Ma tatticamente, ci sarà modo di approfondirlo, potrebbe pure essere un vantaggio. Le indicazioni emerse dal campionato, con il terzo posto finale e i tanti pareggi casalinghi, vanno proprio in questa direzione.

L'Akragas invece viene dal piazzamento d'onore nel girone I alle spalle del Savoia. 72 punti all'attivo (+9 sulla terza), 22 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte con 69 gol all'attivo e 24 al passivo. I siciliani sono andati direttamente alla finale del girone, dove hanno fatto fuori l'Agropoli, rimontando con veemenza dallo 0-1 al 3-1. Due giorni fa, invece, si sono sbarazzati senza patemi di un San Cesareo che, guardando i quattro gol subiti, sembrava in gita di piacere. Fatto sta che in casa l'Akragas macina gioco, gol e punti.

 

il ministro Alfano in tribuna accanto al presidente AlessiDi moduli, tattica e calciatori ne riparleremo. La curiosità è che si tratta di una prima volta storica: in novant'anni non c'è traccia di un confronto diretto con i siciliani, che come l'Arezzo hanno dovuto ingoiare il boccone amaro del fallimento nel 1993. E poi anche nel 2011, ripartendo dall'Eccellenza. 

Lo stadio è l'Esseneto, intitolato a un atleta che vinse i giochi di Elea, in Magna Grecia. La capienza è di 15mila posti e il campo, anche a giudicare dalle immagini, è in buone condizioni. L'impianto ha qualche problema strutturale: in sala stampa, per esempio, hanno libero accesso anche i tifosi per mancanza di controlli. E spesso i giornalisti sono costretti a sedersi fuori. Inoltre nella partita contro l'Agropoli un tifoso è rimasto ferito per la caduta di alcuni calcinacci da una porta di accesso alla gradinata. Nulla di grave, ma il presidente Silvio Alessi già a novembre aveva minacciato di portare via la squadra da Agrigento per protesta contro le fatiscenze strutturali, colpevolmente sottovalutate, a quanto pare, dall'amministrazione comunale.

A proposito di Alessi: imprenditore di grido, ideatore della fiera ''Mediterranea expò'', era stato invitato da Silvio Berlusconi in persona a candidarsi per le imminenti elzioni europee. Ma lui ha rifutato, preferendo dedicarsi alla sua attività e all'Akragas calcio, squadra sponsorizzata nientemeno che da Enel energia e di cui è tifosissimo il ministro Angelino Alfano.

Akragas, Arezzo e Taranto, secondo il diggì amaranto Danilo Pagni, sono gli unici tre club (tra quelli ancora in corsa nei play-off) in grado di fornire le necessarie garanzie economiche per un eventuale ripescaggio in Lega Pro.

 

scritto da: Andrea Avato, 20/05/2014





Akragas-San Cesareo 4-0, le immagini

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