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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Silvia e Jacopo ad Alberobello
NEWS

Strane priorità, il rospo in gabbia, gente vana. Arezzo e Siena non sono compatibili

Da Senio e Ascanio a Mauro Ferretti, il passo è breve. Il presidente ultimamente ha nei confronti dei tifosi amaranto la stessa sensibilità del macellaio verso l'agnello nella settimana di Pasqua. Troppi secoli di storia dividono l'amaranto aretino e il bianconero senese. E speriamo che San Cornelio ci metta le mani!



Toscana terra dei campaniliRemo, uno dei fondatori di Roma, la città di origine del presidente Ferretti, aveva due figli. Uno si chiamava Senio ed uno Ascanio. Insieme, si narra, scapparono da Roma. Erano gemelli ma uno prevaricò l’altro fondando la città di Siena, mentre al secondo rimasero le briciole e fondò la piccola cittadina di Asciano.

Quando scapparono, per sfuggire dalle grinfie dello zio che voleva farli fuori (chissà perché?), si portarono dietro il simbolo della lupa che ritroviamo nello stemma della città di Siena, ma anche nell’intercalare blasfemo degli aretini, da qualche settimana intenti a rosicare per l’ennesima, conclamata, dichiarazione di intenti verbale, a cui fa seguito una sensibilità pari a quella del macellaio di fronte all’agnello la settimana di Pasqua.

Toscana è terra di campanili, non a caso si usano termini come “suonato come una campana”, oppure “sbatacchiato”. Così si sente il tifoso amaranto; come il batacchio della campana, sbatacchiato appunto, ed infastidito dal rumore.

Qualcuno ci dirà che nulla cambierà, che l’Arezzo rimane in vetta alle priorità. In vetta al Monte. Dei Paschi, che tradotto significa pascoli. Vita di campagna. Tanto più che, sempre nella lingua degli antichi latini, tramandata ai giorni nostri dai fasti della città eterna, il termine Robur, denominazione estesa dell’Ac Siena, significa quercia. Presidente, le ghiande le lasci a loro, noi che eravamo (una volta) la città dell’Oro, abbiamo un palato più raffinato. E poi, vuol mettere una quercia con la mitologica Chimera?

Massì, mi sa che certi discorsi entrano dall’orecchia destra ed escono da quella sinistra. Moglie e buoi dei paesi tuoi. Quanta saggezza negli antichi adagi. Arezzo non è Asciano, se ci accontentavamo delle briciole nascevamo pettirossi. Invece di rosso, anzi amaranto, abbiamo solo le maglie che, con fierezza ed orgoglio indossiamo. Colorate, non quel bianco e nero che fa tanto retrò e magari snelliscono il profilo di chi ha un filo di pancia. Caro presidente Ferretti, se andrà si goda pure il Palio, leggendo con attenzione che, nell’elenco delle tante contrade della città senese, tra i numerosi animali, non troverà il cavallino.

 

striscione dei tifosi senesi contro il presidente MezzaromaLa conosce la storiella che i senesi hanno inventato sugli aretini? Quella del rospo messo in gabbia da un contadino aretino, scambiato per volatile e che non voleva saperne di comportarsi da usignolo? Gli dava da mangiare e da bere, ma il rospo stava sempre fermo in un angolo. Dopo qualche giorno, il contadino sbottò: Mangere un vo' mangere, bere un vo' bere, cantere un vò cantere: ma che uccellaccio se'? Il modo di dire è rimasto per indicare le persone che non si sa cosa vogliono fare. Non vorrà lasciarselo scappare?!

Bel dilemma, vero? Arezzo o Siena? Dalle nostre parti si discuteva già ai tempi del re Longobardo, Liutprando, con i Balzani, cosi li chiamano i senesi. Siena, prima Ghibellina e poi Guelfa per andare contro Arezzo a Campaldino. 1700 morti aretini sul campo di battaglia anche a causa del ringambo. Capiamoci bene, non ho scritto Gibellini, Mauro, il prolifico attaccante, ex Como e Verona anni ’80. Magari uno come lui farebbe comodo per la serie B. Già, perché il Siena giocherebbe in serie B grazie al suo intervento mentre la sua “priorità” rimarrebbe in serie D, come si è meritata sul campo anche grazie alle sue scelte.

Tu li vedrai, tra quella gente vana… Lo diceva Dante riferito ai senesi. Almeno noi eravamo botoli ringhiosi, si, ma fieri. Non abbiamo le crete ma non siamo cretini. Ma se le piacciono tanto i panorami della campagna senese, magari rammenti quando nei pastelli leggeva “terra di Siena bruciata”. Ehm.

Tante chiacchiere ma lei, giustamente, potrà obiettare che i soldi sono i suoi e li usa come meglio crede. Giusto. E allora, se deve andare vada, troverà qualcuno che la accom...Pagni.
Nota a margine: se dobbiamo aspettarci, come si dice, anche il segretario con l’abbonamento al Curi, chissà che la prossima mossa non sia quella di acquistare anche la società del Grifo.
Che il Santopadre (no, non l’attuale presidente del Perugia, l’altro) ci perdoni se qualcuna di quelle lupe di cui sopra scappa dal recinto.

E che San Cornelio ci metta le mani!

 

scritto da: Luca Stanganini, 06/06/2014





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