Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Alessandro e 50 anni di fede amaranto
NEWS

L'Arezzo può godersi due punte da primato

Tesoretto in attacco, l'anagrafe amaranto e i cavalli di Bacis



1. Alla fine aveva ragione Materazzi. “Con Raso e Martinez sempre al top, saremmo a punteggio pieno” aveva detto il direttore tecnico mercoledì scorso, esplicitando un pensiero condiviso da molti. La coppia dell’estate, scoppiata dagli infortuni, ha zavorrato l’inizio di stagione, anche perché i piani tecnici erano altri: mandare in campo le due bocche da fuoco, ipotecare il risultato e lasciare a Pozzebon e/o Cissé gli ultimi scampoli di gara, oltre al tempo fisiologico di calarsi nella nuova realtà. E’ andata diversamente e i punti sono 11 invece che 18, visto che non ci siamo fatti mancare niente, nemmeno una sostituzione extra regolamento. Di sicuro c’è solo una cosa: che sul campo nessuno ha fatto più punti dell’Arezzo. Castel Rigone e Spoleto hanno marciato a ritmo identico agli amaranto e in novanta minuti si sono fatti mangiare tre punti di vantaggio. Ogni settimana la classifica cambia aspetto e il primo posto, stringi stringi, è sempre lì.

2. Tornando a Raso e Martinez, verrebbe voglia di chiamarli i gemelli del gol. Ma è troppo banale e soprassediamo. Ciò che piace di loro è che si fondono e si completano come dovrebbe accadere a tutti i tandem d’attacco. Raso è istinto e Martinez è razionalità, l’uno è finalizzatore e l’altro è uomo squadra. Raso può stare venti minuti senza strusciarla mai e poi la prende e la mette all’incrocio. Martinez in venti minuti tocca palla settecentoventiquattro volte e magari sottoporta tira alto. Nel frattempo però ha fatto due assist. Raso è esplosivo e se prende velocità non lo fermi più. Ricorda molto Mario Frick. Martinez quando stacca di testa sta in sospensione e sono tutte le sue, anche se non è un gigante. In questo, somiglia un po’ a Elvis Abbruscato. E qui chiudiamo per non divagare. Di sicuro, due punte che fanno gol sono un tesoretto prezioso. Fanno bene al cuore. E stimolano la fantasia. Godiamocele.

3. Dopo il cambio sbagliato con la Sansovino, ieri in tribuna erano diventati tutti esperti di regolamenti e normative e l’anagrafe amaranto non aveva segreti. Si sarà quindi notato che Bacis ha messo in campo quattro ’93 dal primo minuto. A parte Bozzoni, che nel ruolo di trequarti non si è ancora espresso al massimo, gli altri tre sono andati benone. Disinvolto il debuttante Macellari, con tanto di scavallata in fascia e cross al bacio per Martinez. Positivo Pucci. Ottimo e abbondante Crescenzo, che continua a tirare in porta da ogni dove senza fare gol, perché una volta c’è la traversa e un’altra il portiere spiderman a negargli la soddisfazione. A parte questo, il centrocampista è una delle note liete di inizio stagione. Corre tanto, è tignoso, ci mette il piede e quando deve giocarla, sa quel che fa. Non è un marcantonio, ma ha 18 anni e un po’ di prestanza la guadagnerà col tempo. Per adesso ha richiuso nel cassetto l’ombra di Mautone, impresa che in agosto non era poi così scontata.

4. Se Bacis sia un allenatore in grado di condurre l’Arezzo alla promozione, lo dirà il tempo. Per adesso gli vanno riconosciuti due meriti: di essersi calato nel ruolo con convinzione, quasi con veemenza, e di lavorare tanto sul campo. Sabato aveva detto che nella rifinitura a porte chiuse aveva martellato la squadra con gli schemi su angoli e punizioni. “Avete presente i cavalli allo start? Ecco, i giocatori devono fare la stessa cosa: ognuno di loro, sui corner, deve coprire uno spazio davanti alla porta. Così arriveranno i gol”. Detto e fatto. Speranza dalla bandierina, testa di Raso, gol. Poi tutti ad abbracciare Bacis. Non sempre quelle degli allenatori sono frasi di circostanza.

5. Ieri doveva arbitrare Boggi di Salerno. Invece in extremis c’è stato il cambio e a dirigere la terna si è presentato Prontera di Bologna. Grazie alla preziosa (!) collaborazione dell’assistente Laudonio, ha infiocchettato la partita con alcune decisioni che hanno fatto trasalire i mille del Comunale. E se Golfo segna il 2-2 al termine di un’azione partita in clamoroso fuorigioco, chissà cosa succede. Non per piagnucolare, che non va mai bene, ma l'impressione è che il livello dei fischietti non sia altissimo. E questo ci ricorda inesorabilmente che siamo in serie D, ammesso che in Lega Pro le cose vadano meglio.

scritto da: Andrea Avato, 10/10/2011





Arezzo-Pianese 4-1, le immagini della partita