Curva Minghelli riaperta sì o no? Ferretti studia la nuova campagna abbonamenti

L'anno scorso lo slogan scelto fu ''Arezzo 1 crisi 0'': prezzi superpopolari per venire incontro alle esigenze dei tifosi e 1.535 tessere staccate, con 2.783 presenti per l'esordio casalingo con la Pistoiese. Poi le delusioni sul campo hanno raffreddato gli entusiasmi. Adesso la società sta valutando se proseguire su questa strada oppure chiedere uno sforzo in più alla gente, riaprendo anche la sud

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Prezzi degli abbonamenti in rialzo e riapertura della curva Minghelli. Sono due ipotesi che a viale Gramsci stanno valutando, parallelamente ad alcuni pacchetti di offerte per venire incontro alle esigenze dei tifosi. Dopo la campagna ''Arezzo 1 crisi 0'' dell'anno scorso, con le tessere in vendita a costi stracciati, la dirigenza stavolta potrebbe scegliere una linea diversa.

La base da cui partire, come detto, è quella dell'estate 2013. Il presidente Ferretti, per corroborare le presenze del pubblico sugli spalti, decise di adottare una politica di prezzi super popolari: posto unico in tribuna a 100 euro (ridotto 50 euro) e posto unico under 14 a 10 euro. La curva sud venne lasciata chiusa per evitare una controproducente dispersione di pubblico: immaginare i soliti 1.500 sparpagliati qua e là, persi tra seggiolini e gradoni di cemento dei vari settori, non era una bella prospettiva. E si scelse diversamente.

La gente, difatti, apprezzò. Le tessere sottoscritte furono 1.535: un bel colpo per Ferretti, che incassò poco meno di centomila euro e guadagnò punti e consensi sotto il profilo dell'immagine. Con la Pistoiese, nella gara d'esordio al Comunale, i presenti totali toccarono quota 2.783, roba impensabile fino a pochi mesi prima. Sembrava l'inizio dell'idillio con la piazza, invece i risultati piano piano hanno scalfito interesse e ingressi allo stadio, fino ai miseri 122 paganti di Arezzo-Flaminia, sul finire della stagione.

Adesso l'Arezzo è di fronte al bivio: proseguire sulla strada tracciata l'estate scorsa oppure chiedere uno sforzo in più alla gente. L'annata appena conclusa, con una lunga serie di delusioni ingoiate a fatica, certo non contribuisce a creare entusiasmo. Una buona campagna acquisti può aiutare, ma dopo la scottatura del 2013, stavolta i tifosi vogliono andarci cauti, evitando trionfalismi precoci. E anche l'ipotesi di riaprire la Minghelli divide perfino i gruppi organizzati: da un lato c'è il richiamo del cuore, dall'altro la consapevolezza che i bagni di folla potrebbero materializzarsi solo con un torneo di vertice. E allora, pensano in tanti, meglio rimandare il ritorno in curva a tempi migliori, anche perché la tribuna gremita offre un buon colpo d'occhio e un effetto acustico da non disprezzare.

A giorni sapremo, magari dopo che Pagni avrà messo a segno qualche altro colpo in entrata, definendo quello che sarà l'Arezzo del prossimo anno.

 

scritto da: Andrea Avato, 29/06/2014

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