Dall'Arezzo più spregiudicato della storia fino alla Nazionale. Cabrini, chi l'avrebbe detto?

Stagione 2000/01: scelto dal Ds Sabatini per sostituire Cosmi, il bell'Antonio disegnò una squadra che giocava un calcio brillante e incisivo con Vendrame, Ricchiuti, Bonetto, Benfari e Frick in campo contemporaneamente. I play-off per la B andarono male, ma il pubblico si divertì, almeno fino a primavera. Adesso l'ex terzino è tra i papabili per prendere il posto di Prandelli

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Quello che allenava lui è stato un Arezzo a dir poco spregiudicato: un mediano solo, il povero Campofranco a correre per tre, una batteria di esterni/trequartisti rapidi e tecnici come Vendrame, Ricchiuti e Bonetto, più due punte ben assortite del livello di Benfari e Frick. Eppure la squadra guidata da Antonio Cabrini, finché ebbe benzina nelle gambe, tenne alla grande e giocò un calcio spettacolare. Poi, con l'arrivo della primavera, si spense e arrivò ai play-off bollita, consegnandosi quasi senza lottare al Livorno. Proprio all'Ardenza, il 18 marzo 2001, ci fu il canto del cigno: partita pirotecnica, risultato in altalena fino al 3-3, Bonetto che a cinque minuti dalla fine centra il palo che poteva valere vittoria e chissà che altro. Scichilone nell'extratime firmò una doppietta, il match finì 5-3 per loro e addio sogni di promozione.

Cabrini fu scelto per sostituire Serse Cosmi, il quale aveva lasciato dopo un quinquennio di gloria. L'allora ds Walter Sabatini puntò su un nome di spicco del calcio italiano e fu il primo a dare fiducia in veste di allenatore a quello che era stato uno dei più grandi difensori italiani di tutti i tempi, oltre che indefesso tombeur de femmes. Dopo un inizio complicato con una rosa incompleta e dopo il passaggio della società da Bovini a Mancini, cui seguì una potente campagna di rafforzamento, l'Arezzo prese il volo. 16 gol Frick, 15 Benfari, 8 Ricchiuti più tutti gli altri. L'epilogo fu amaro, ma a distanza di anni restano anche le belle cose.

Adesso Cabrini, che nei tredici anni seguenti ha allenato senza grandi risultati Crotone, Pisa, Novara e la Nazionale della Siria, finendo per un breve periodo all'isola dei famosi, è il Ct della Nazionale italiana femminile. Il suo però è un nome che sta prendendo quota per rimpiazzare Cesare Prandelli, che ha abbandonato dopo il fallimento nel Mondiale brasiliano. 

Sarebbe il primo caso, e forse resterebbe unico, di un ex tecnico amaranto che va a finire sulla panchina azzurra più importante, dentro una carriera da mister in cui l'annata migliore, risultati e numeri alla mano, è stata proprio quella di Arezzo.

 

scritto da: Andrea Avato, 29/06/2014

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Livorno-Arezzo 5-3 in vernacolo livornese