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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Filippo degli Arezzo Ovunque
NEWS

Dall'intrinseco del debutto alla baracca presa sulle spalle. L'evoluzione di Eziolino

Era arrivato preceduto da esilaranti filmati su youtube, accompagnato da scetticismo e sarcasmo. E qualche dichiarazione ''meroliana'' non lo aveva certo aiutato. Però nel momento di maggior difficoltà, Capuano ha tenuto compatto l'Arezzo e ieri sera si è preso gli applausi del pubblico dopo una prestazione volitiva all'esordio. E non era facile



Capuano durante il riscaldamento pre TorresEra arrivato preceduto da esilaranti filmati su Youtube che ne mettevano in risalto il carattere sanguigno e l'eloquio quantomeno originale; in molti si ricordavano delle tattiche sparagnine delle sue squadre in occasione di vecchie partite con l'Arezzo nonché di una lite in tribuna.

Il minimo che si possa dire è che l'arrivo di Eziolino Capuano sulla panchina amaranto è stato accompagnato da forte scetticismo e da qualche sarcasmo. Lui ci aveva messo del suo con una dichiarazione (quella dell'intrinseco e del semantico e dell'auspicio della maggior “sovenza” di Anna Falchi sulle sue ginocchia in occasione della presentazione ufficiale) che in breve aveva fatto il giro della città e del web confermando, pareva, le perplessità del primo momento. Era il 12 giugno e da allora allo scrosciante applauso di ieri sera davanti alla Curva Sud che finalmente ha ritrovato il suo pubblico, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia ed anche l'immagine del tecnico salernitano appare ora sotto una luce del tutto diversa.

Certamente restano gli atteggiamenti a volte sopra le righe, le esternazioni colorite e la gestualità estrema ma nessuno oggi può disconoscere quanto quest'uomo ha fatto in questi due mesi per la causa amaranto. Facendo un breve riassunto: ha accettato di partire per il ritiro con un gruppo risicatissimo e completamente cambiato rispetto alla squadra dell'anno prima (erano in 12 e non è esattamente un viatico ideale per chi – la società - preannuncia di voler essere protagonista in campionato), s'è ritrovato dalle promesse di probabile ripescaggio in serie C ad una rinuncia che nessuno ha avuto a lungo il coraggio di spiegare ai tifosi (che da lì in poi erano – giustamente - imbufaliti), ha assistito alla cacciata di Pagni e ad una frattura tra dirigenza e città e probabilmente anche tra dirigenza e squadra, gestisce da un mese e passa un viavai di calciatori che avrebbe tolto il sono a molti, è arrivato all'esordio in campionato con gente (quelli che dovevano fare la differenza) senza preparazione, senza fiato e che fino a tre giorni prima manco s'era mai vista in faccia.

 

Al centro del gruppo in allenamentoE lui non ha fatto una piega; anzi. S'è preso sulle spalle la baracca che minacciava di franare (pensate cosa sarebbe accaduto se a inizio agosto anche l'allenatore avesse rassegnato le dimissioni...), si è esposto per primo al confronto con i giornalisti ed i tifosi in una conferenza stampa che ha avuto momenti “meroliani” ma che ha segnato una svolta nel ricompattamento dell'ambiente, ha lavorato dietro le quinte con il presidente per ricucire lo strappo con la tifoseria, ha preso una posizione netta e per niente conciliante sulla vicenda ripescaggio e c'è da scommetterci che quando si è aperta la nuova possibilità è stato tra i primi a spingere per sfruttare la nuova chanche e a lavorare per quella.

Si temeva che preso com'era dalla gestione delle mille cose extracampo (chi frequenta lo stadio lo dà onnipresente e la vignetta di cap di due giorni fa non va poi così lontana dal vero...) non avesse avuto il tempo ed il modo di preparare la squadra per l'esordio con la Torres ed invece ecco che ancora una volta il nostro stupisce tutti. In campo va un undici equilibrato e composto, schierato con il 3.5.2 dichiarato da tempo ma con Erpen che assicura minore sbilanciamento e più estro (finchè lo sorregge la gamba ancora a corto di lucidatura). L'Arezzo regge il campo e fa il suo. Ezio Capuano dalla panchina fa spettacolo a sé ma azzecca i cambi e sposta le posizioni dei suoi in maniera da condurre in porto il risultato anche se nell'ultima mezz'ora la squadra giocava in apnea.

Va bene, è solo la prima partita ma non era facile per niente per le mille ragioni sopra dette ed anche perchè l'attesa era tanta e la pressione pure.
Ad maiora mister. Il cammino è cominciato e si potrebbe pensare di andare lontano insieme.

 

La rubrica ''pensieri e parole'' è firmata da Paolo Galletti (all'esordio su Am) e avrà cadenza settimanale. Chi volesse collaborare con noi e cimentarsi nell'arte dello scrivere e del commentare, può inviare un'email a redazione@amarantomagazine.it

 

scritto da: Paolo Galletti, 11/09/2014





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