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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
i dirigenti di Sant'Andrea in tribuna allo stadio
NEWS

L'Orologio di Piazza Grande

Il Palazzo della Fraternita dei Laici è da oltre sei secoli uno dei simboli di Piazza Grande. L’istituzione nacque nel 1262 con il nome di Fraternita di Santa Maria della Misericordia, per svolgere beneficenza e assistenza verso poveri e bisognosi. Con il trascorrere del tempo, grazie a importanti donazioni, l’ente prosperò e assunse un ruolo sempre più vitale per la città occupandosi, oltre che di sociale, anche di urbanistica e cultura. 



Il campanile fu progettato da Giorgio VasariIl Palazzo della Fraternita dei Laici è da oltre sei secoli uno dei simboli di Piazza Grande. L’istituzione nacque nel 1262 con il nome di Fraternita di Santa Maria della Misericordia, per svolgere beneficenza e assistenza verso poveri e bisognosi. Con il trascorrere del tempo, grazie a importanti donazioni, l’ente prosperò e assunse un ruolo sempre più vitale per la città occupandosi, oltre che di sociale, anche di urbanistica e cultura.

La sede fu iniziata nel 1375. Varie trasformazioni e destinazioni d’uso nei secoli gli hanno conferito l’aspetto attuale, un’unione di stili diversi che si armonizzano in maniera sorprendente, dal gotico al rinascimentale, fino al manierismo.

Intorno al 1550 Giorgio Vasari venne incaricato di progettare un secondo nucleo del fabbricato, sul lato che guardava la Pieve – poi realizzato nel XVII secolo – e di coronare la facciata del palazzetto con un campanile, predisposto per accogliere tre campane e un orologio.

Quest’ultimo è uno strumento unico in Italia nel suo genere, costruito nel 1552 dal mastro orologiaio Felice da Fossato, che secondo una leggenda fu in seguito accecato perché non ne facesse di nuovi. L’orologio funziona grazie a un articolato congegno di azionamento a corde e pesi di pietra. Ha un’autonomia di trenta ore e ogni sera viene ricaricato. L’ultimo intervento di restauro che lo ha visto protagonista, portato avanti tra il 1996 e il 1998, è stato realizzato dall’I.t.i.s. Galilei di Arezzo, sotto l’egida di Fausto Casi.

Sono presenti due quadranti: uno orario fisso e uno astronomico mobileSul quadrante orario le ore sono contrassegnate da numeri romani e sono scandite da una lancetta unica, a forma di trifoglio, che compie due giri al giorno.

L’elemento più caratteristico è l’altro quadrante presente, quello astronomico mobile, con la Terra al centro e il Sole e la Luna che le ruotano attorno, secondo la concezione tolemaico-aristotelica. Nel quadrante sono rappresentati il calendario lunare in numeri arabi, segnato da un raggio di sole; le fasi lunari con il globo metà nero e metà oro che varia colore ruotando sul suo asse; la posizione della luna rispetto alla terra, tramite la lettura delle figure geometriche al centro del quadrante astronomico, con i terzili, i quartili e i sestili; la posizione del sole nel cielo, rispetto ai punti cardinali individuati nel quadrante orario, secondo lo schema: XII-Mezzogiorno-Sud, III-Tramonto-Ovest, VI-Mezzanotte-Nord, IX-Alba-Est.

Complesso è anche il modo in cui suonano le campane. Quella grande centrale batte alle ore – di sei in sei – e ripete alle mezze ore. Quella di sinistra suona a tutti i quarti d’ora (un rintocco al primo e al secondo quarto d’ora, due rintocchi al terzo e al quarto). La campana di destra, infine, accompagna la prima ai 2/4, 3/4 e 4/4.

In passato l’orologio e i rintocchi delle campane di Piazza Grande ritmavano la vita in campagna e fornivano ai contadini utili informazioni, visto che molte attività erano associate al calendario lunare.

Gli ingranaggi dell'orologio di Felice da FossatoPer la gioia di aretini e turisti, da qualche mese è possibile visitare la vela campanaria e la stanza degli ingranaggi dell’orologio, grazie alla collaborazione tra Fraternita dei Laici e Creative Arts. Il percorso prevede anche la visita a tre sale del Palazzo di Fraternita, arricchite con importanti opere d’arte: La Sala della Quadreria, la Sala del Consiglio e la Sala del Primo Rettore.

Tra le tante cose, durante la visita al campanile le ottime guide vi faranno notare due preziose meridiane, una all’interno della stanza dell’orologio e una sulla terrazza panoramica, da cui si gode di un colpo d’occhio straordinario sul centro storico di Arezzo.

Per approfondire: Antichi orologi da torre nella Provincia di Arezzo (Renzo Giorgetti, Calosci Editore 1999)



scritto da: Marco Botti, 16/09/2011