Segreti e curiosità su Matulevicius e Bacary Mendes. Ecco chi sono e come giocano

Hanno destato curiosità gli ultimi due colpi annunciati dall'Arezzo. Il lituano classe '97 viene dal Parma ed è un regista con un fisico longilineo che un anno fa volevano anche Inter e Samp. Il senegalese con passaporto spagnolo invece ha giocato nelle giovanili del Barcellona ma è svincolato da più di due anni. Ha avuto problemi alle caviglie, che adesso sembrano risolti

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Ieri l'Arezzo ha annunciato due colpi in entrata che hanno destato curiosità per vari motivi: il tono enfatico dei comunicati ufficiali della società, la cittadinanza esotica dei giocatori e la loro ''nobile'' provenienza.

Il primo acquisto è Giedrius Matulevicius, nato in Lituania il 5 marzo 1997. In patria giocava nel Suduva ed era, anzi è ancora, un giocatore molto considerato. Alto un metro e 83, longilineo, capitano dalla Nazionale under 17 e adesso colonna dell'under 19, aveva conquistato molti addetti ai lavori in Italia. Tant'è che l'estate scorsa il Parma ha bruciato la concorrenza di Samp e Inter per accaparrarselo. Regista classico anche se trequartista d'origine, Matulevicius l'anno passato ha vinto lo scudetto con gli Allievi nazionali. Adesso verrà aggregato alla Berretti di Andrea Sussi, con l'obiettivo di far compiere ai baby amaranto un salto di qualità dentro un campionato molto più competitivo di quello Juniores. Nulla toglie che, in caso di necessità, Matulevicius possa unirsi alla prima squadra. L'Arezzo, a fine stagione, oltre a incassare il premio di valorizzazione avrà anche l'opportunità di trattare con il Parma il diritto di riscatto dopo il prestito.

 

Il secondo acquisto è Bacary Mendes, nato il 6 settembre 1993 a Guédiawaye, in Senegal, ma con passaporto spagnolo. Cresciuto nel settore giovanile del Barcellona, è svincolato da luglio del 2012 e non gioca una partita ufficiale da quasi tre anni. Nel vivaio blaugrana era giudicato un elemento molto promettente, con i colpi da trequartista di qualità e un'ottima tecnica di base. Purtroppo per lui il fisico non lo ha aiutato: un problema di calcificazioni a entrambe le caviglie lo ha costretto a tanta fisioterapia e a un doppio intervento chirurgico. Il Barça lo ha aspettato per un paio d'anni, poi si è arreso e lo ha liberato. Bacary invece ha tenuto duro, lavorando in Francia con un personal trainer che gli ha irrobustito la muscolatura. Nella parte finale della scorsa stagione si era accasato a Pavia, ma non ha mai firmato il contratto. Adesso sbarca ad Arezzo, con la speranza di aver messo alle spalle gli acciacchi. In bocca al lupo!

 

scritto da: Andrea Avato, 17/09/2014

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Bacary Mendes