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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Pera, Chiodo, Franz, Papero in trasferta a Foligno
NEWS

Piedi per terra e obiettivo salvezza. Ma quella di stasera è una partita da vincere

Meglio perdere contro la prima della classe, come accaduto a Bassano, che in uno scontro diretto. E se qualche campanello d'allarme è suonato, sarà bene tenerne di conto. L'Arezzo deve raggiungere l'obiettivo salvezza il prima possibile ed è per questo che contro il Pordenone i punti valgono doppio



Antonino Bonvissuto a caccia del gol numero dueLa sconfitta di Bassano, la prima stagionale per i ragazzi di Capuano - eccezion fatta per la sfida di Coppa Italia serie D contro il Sansepolcro, con una squadra che ad oggi non esiste più -  è un po’ come quando si dice “via il dente, via il dolore”. Certo, sarebbe piaciuto a tutti noi tornare dal Veneto coi tre punti e la testa della classifica in solitaria, perdere non fa mai bene al morale, ma uno zero nella casella dei punti ogni tanto può aiutare. A tenere i piedi ben piantati per terra, innanzitutto. L’Arezzo non è una squadra costruita per ammazzare il campionato (e del resto nessuno glielo chiede), ma un organico che ci permette di giocarcela contro chiunque, con pregi e difetti, ma che ad onor del vero ha fatto fin qui più di quanto ci si aspettasse. Certo, qualche campanello d’allarme è suonato, come è normale che sia dopo una sconfitta, ma l’importante è ovviamente saperli ascoltare e regolarsi di conseguenza.

L’Arezzo non è ancora al cento per cento della condizione fisica. Questo non è un mistero, anzi. È una squadra assemblata (bene, fin qui questo è quello che ci dicono il campo e la classifica) in poco tempo, con giocatori che hanno livelli di condizione e tenuta atletica diversi tra loro. Ma questo è un fattore che ci ha fatto pagare dazio nel tour de force a cui la Lega ci ha sottoposti per togliere gli asterischi dalla classifica il più presto possibile. Infortuni, espulsioni e conseguenti squalifiche sono figli principalmente di questo nostro essere partiti in ritardo (Millesi a parte, ovviamente). Se non altro, da ora in poi cominceremo a giocare con la stessa frequenza con cui giocano le avversarie. Il che, accompagnato da un’auspicabile crescita di condizione fisica, di cui abbiamo già visto qualche segno, dovrebbe portare a gestire meglio questo tipo di problemi.

 

Capuano con il suo vice EspositoDicevamo del tenere i piedi per terra. Quest’anno la vittoria del campionato per l’Arezzo sarebbe il quindicesimo posto, ovvero il primo utile fuori dai play-out. Al momento attuale, abbiamo 6 punti di vantaggio sulla zona spareggi. Bene così, ovviamente senza voltarsi indietro. Casomai, l’unica puntina di rimpianto per domenica è dovuta al fatto di aver preso il gol decisivo al novantesimo, dopo essere riusciti a raddrizzarla nonostante l’uomo in meno. Ecco, in questo caso possiamo dire che è stato un bene che sia capitato contro la prima in classifica: se l’Arezzo deve ragionare in ottica-salvezza, il punto perso a Bassano quasi allo scadere, almeno non riguarda la sfida contro una diretta concorrente.

Adesso, dopo quasi venti giorni dalla gara col Giana Erminio, si torna al Comunale, avversaria il Pordenone, campione d’Italia dilettanti in carica, 5 punti finora e terza peggior difesa con 13 reti subite. I neroverdi, però, domenica si sono scossi da un avvio di campionato decisamente sottotono grazie alla vittoria per 1-0 al 94esimo minuto contro la Cremonese, rete di Denis Maccan, un volto a noi noto. Ecco, questa si che è una partita che l’Arezzo deve in ogni modo portare a casa.

 

scritto da: Roberto Gennari, 11/10/2014





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