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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Gufo all'Amsterdam Arena
NEWS

Salirò, tre ceri e la manita di Orvieto

Gli indispensabili Pecorari, Speranza e Raso. E gli under che piacciono



Visto dalla mia angolatura, non può che essere entusiasta il giudizio sulla formazione amaranto che tenta una nuova scalata al calcio professionistico. Per questo accompagno con una ben augurante “Salirò” il ritorno della mia rubrica calcistico-musicale. Ho visto infatti gli amaranto a Città di Castello e poi, dopo un periodo di assenza forzata causa convalescenza, sono tornato allo stadio nella gara con la Pianese e, sgombrando la mente da quanto successo nel frattempo, del quale avevo avuto solo eco parziale con sintesi e commenti ma senza vedere l'intera gara (a mio avviso unico metro di valutazione possibile), mi sono fatto la convinzione che quest'anno, mettendo tre distinti ceri ai nostri santi preferiti, potrebbe davvero essere quello giusto. I tre ceri sono per la conservazione in buona salute di Pecorari, Speranza e Raso, che qualche problema nel passato recente o lontano lo hanno avuto, nella convinzione che se questi tre stanno bene le sorti della squadra non potranno che volgere al bello. Intendiamoci, non con questo voglio sottovalutare l'importanza di altri giocatori come, ad esempio, Martinez, Bucchi o Mencarelli, ma avendoli visti sempre in buona salute non voglio neanche pensare a problemi in questo senso. Anzi, Martinez ha già pagato dazio ad un piccolo infortunio in avvio di campionato e la legge dei grandi numeri allontana ora ombre e spettri. L'argentino è la ciliegina su una torta che, in sede di mercato, è stata confezionata bene, e lo dico dopo aver manifestato, in avvio, qualche perplessità sul fatto di schierare tanti '93 regalando così alle dirette concorrenti per la promozione anni che potrebbero essere preziosi. Mi sono ricreduto perché se i '93 sono come Crescenzo e Pucci, cioè con alle spalle già partite in Eccellenza e quindi abituati al pane duro dei campionati veri, un anno non fa certo la differenza, soprattutto nei confronti di chi proviene da qualche ovattata Berretti di formazioni professionistiche. Una considerazione va invece fatta sul piano tattico, perché se è vero che il centrocampo a tre regala certezze, con l'inserimento di Marino che è indubbiamente un ottimo elemento, è altrettanto vero che nel ruolo di trequartista un giovanissimo, pur bravo, come Bozzoni qualche limite lo mostra. Al momento, però, è difficile ipotizzare una scelta diversa, anche se al limite si potrebbe fare un azzardo sul portiere nelle partite casalinghe contro avversari di basa classifica che, presumibilmente, alzeranno le barricate, e quindi è giusto dare al comunque talentuoso Bozzoni fiducia ed incoraggiamento, tenendo casomai gli occhi aperti sul mercato per pescare un giocatore, magari anche '91, con caratteristiche migliori per quel ruolo. Alle porte c'è la trasferta di Spoleto, nella quale lo scorso anno vivemmo un pomeriggio pieno di emozioni nonostante lo 0 a 0, in campo e in tribuna. Al mio fianco c'era il presidente della società umbra, che credo sia il titolare dell'oleificio “Costa d'oro”, e in base a cosa disse allora del suo allenatore, immagino la settimana di Brevi dopo la “manita” di Orvieto. Palermo (leggi Zamparini) era Disneyland in confronto...

scritto da: Luca Caneschi, 12/10/2011