Atlantide ADV
AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Davide, Enrico, Paolo e Federico, i Ragani amaranto
NEWS

Capolavori tattici, squadra femmina e valori intrinseci. Ecco l'Arezzo di Capuano

L'impresa di domenica contro il Real Vicenza merita una celebrazione perché è stata una di quelle partite che sarebbero piaciute a Gianni Brera. Gli amaranto hanno imbrigliato gli avversari e li hanno colpiti al primo errore, dimostrando una compattezza che andrà salvaguardata anche al prossimo mercato. Ovviamente, è stata decisiva ancora una volta la mano dell'allenatore



esultanza amaranto contro il Real VicenzaIo triumphe, avventurata Arezzo! Mi perdoneranno i fratelli amaranto e i cultori della bella scrittura se prendo a prestito nientemeno che l'iperbole in onore delle vittorie che fu del grande Gianni Brera a celebrazione dell'impresa dell'Arezzo con il Real Vicenza. Una squadra, la nostra, che sarebbe piaciuta al maestro e altrettanto gli sarebbe garbato (c'è da scommetterci) duellare dialetticamente ed ironicamente con il suo demiurgo Ezio Capuano detto Eziolino (ipse dixit) di interpretazione delle partite e di tattica.

Squadra femmina nel senso prediletto dal grande narratore padano, che ottiene il risultato “esaltando l’attitudine all’attesa e al farsi attendere, a lasciare l’iniziativa all’avversario ostentando remissività, per poi colpirlo al suo primo errore”, l'Arezzo di domenica è stato il capolavoro tattico dell'uomo di Salerno. Il Real Vicenza ha dimostrato al comunale di sapere di calcio, i suoi atleti toccano tutti con piede discreto o sapiente, il giro palla è di spessore notevole pronto a tradursi in verticalizzazioni letali se solo gli s'offre spazio. Il fatto è che domenica e per tutti i novanta minuti niente altro han potuto fare i veneti che girare per linee orizzontali al cospetto di un avversario che non concedeva un metro, raddoppiava ogni marcatura, chiudeva ogni spazio. Non è casuale né banale: la partita era stata preparata nei dettagli e si vedeva e gli interpreti in campo (tutti, compresi i subentrati) l'hanno svolta con feroce applicazione confermando che sui singoli prevale il concetto del gruppo e la fiducia nel leader che sta in panchina.

La fortuna (non la dea bendata ma il machiavelliano destino) ci ha privato ancora di uno sfortunatissimo Conti e la prudenza ci ha privato di Carcione, con una scelta che lì per lì ha suscitato dubbi per quel che poteva limitarci in termini di capacità di ripartenza ma che è stata compensata dalla “garra” di Gambadori e dal raddoppio delle energie di Coppola e Dettori. Anche qui Capuano ha prima stupito poi vinto. L'avversario è andato ostinatamente a sbattere contro il centrocampo e la difesa amaranto perdendo via via lucidità e consentendo la giocata che ha portato Bonvissuto a conquistare il rigore che ha chiuso la contesa.

 

Dettori in crescita a centrocampoSu tutto splende e fa premio la compattezza e la comunione di intenti che l'allenatore ha saputo dare alla squadra. La mutua assistenza sul terreno di gioco si vede e si sente, chi subentra a gara iniziata si cala subito nella parte senza scossoni, mancano elementi importanti e si nota il meno possibile, si chiede a giocatori che hanno l'estro nel sangue di ringhiare sui garretti avversari come i mediani cantati da Ligabue e questi lo fanno. Una volta ancora bravi loro e bravissimo Ezio Capuano nella preparazione delle partite e poi nella loro lettura sul campo (non è esattamente la stessa cosa e non è facile sopratutto la seconda). Il mister ha saputo costruire un gruppo importante nel senso etico e morale del termine (ricco di “valori intrinseci” direbbe lui) e questo è un patrimonio enorme anche in prospettiva e sarà importante rinforzare la squadra sì, ma con elementi che abbiano le stesse caratteristiche e non incidano sugli equilibri di spogliatoio.

Peccato, in una domenica sportivamente felicissima, la solita nota stonata che emerge dalle dichiarazioni del Presidente Ferretti a “la Nazione” circa l'atteggiamento dell'amministrazione comunale nei confronti della società. Ci vorrebbe troppo ora per parlarne e non è nemmeno giusto che si conceda spazio alle beghe dei politici in danno del meritato plauso per i protagonisti di una domenica da incorniciare , resta l'amarezza per certa ottusa cecità. Altrove si considera la squadra di calcio patrimonio culturale della città, qui si snobba quasi fosse divertimento plebeo a fronte di tanta “icastica beltà...”. De gustibus...


scritto da: Paolo Galletti, 27/11/2014





comments powered by Disqus