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Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Palazzo Rossi Ferrini di via Cavour

Palazzo Rossi Ferrini si trova lungo via Cavour, a metà strada tra piazza della Badia e piazza della Santissima Annunziata. Si tratta di uno degli edifici storici più belli di Arezzo, risalente alla seconda metà del XVI secolo e secondo una tradizione commissionato nientepopodimeno che dal granduca Cosimo I dei Medici. 



Il palazzo risale alla seconda metà del CinquecentoPalazzo Rossi Ferrini si trova lungo via Cavour, a metà strada tra piazza della Badia e piazza della Santissima Annunziata.

Si tratta di uno degli edifici storici più belli di Arezzo, risalente alla seconda metà del XVI secolo e secondo una tradizione commissionato nientepopodimeno che dal granduca Cosimo I dei Medici.

Nei secoli successivi fu oggetto di trasformazioni e rimaneggiamenti, i più consistenti agli inizi dell’Ottocento. Nel 1804 il salone principale fu arricchito di bellissimi affreschi eseguiti dal pratese Luigi Catani (1762/1840), importante pittore neoclassico toscano.

Tra la fine del Settecento e gli inizi del secolo successivo Catani aveva già lavorato in città alla grandiosa decorazione della cappella della Madonna del Conforto, affrescando la calotta della cupola e quella dell’abside. Dello stesso artista sono anche gli ornati che impreziosiscono il monumento funebre al vescovo Niccolò Marcacci, a sinistra dell’altare maggiore della cappella.

Nel dopoguerra fu sede della Democrazia CristianaLe pitture di via Cavour sono di tutt’altra tipologia, illustrano infatti soprattutto scene mitologiche che hanno come sfondo paesaggi elegiaci. Da ricordare, tra le tante, quelle raffiguranti Atalanta e Ippomene, Ettore e Achille, Le Muse e Nettuno.

Alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso il palazzo divenne sede della Democrazia Cristiana, convertendosi in un luogo strategico e frequentato dai grandi politici aretini dell’epoca, da Amintore Fanfani a Brunetto Bucciarelli Ducci, fino a Giuseppe Bartolomei.

Con la fine di quella stagione, negli anni Novanta, l’edificio subì alcuni passaggi di proprietà, finché fu acquistato nel 2004 dalla famiglia Alberti.

Partirono così complessi lavori di recupero e ammodernamento, che dotarono la struttura di nuovi impianti e comfort. Gli affreschi, le decorazioni, il soffitto a cassettoni e gli infissi vennero ristrutturati sotto le direttive della Soprintendenza aretina.

Nel 2007 fu ritrovato presso un antiquario anche il prezioso lampadario del salone, sparito durante gli smantellamenti degli anni Novanta in seguito alla caduta della “balena bianca”.

Il restauro dell'edificio è terminato nel 2008Il lungo restauro di Palazzo Rossi Ferrini terminò nel 2008 e nell’ottobre dello stesso anno l’edificio fu riaperto in concomitanza con le celebrazioni per il centenario della nascita di Amintore Fanfani, protagonista della politica italiana del secondo Novecento.

Oggi il complesso offre appartamenti, uffici di lusso e sale di rappresentanza. Sul retro uno stupendo giardino all’italiana pensile si affaccia su via Garibaldi.

Tra le figure illustri che hanno soggiornato o frequentato Palazzo Rossi Ferrini si ricordano il granduca di Toscana Ferdinando III di Lorena, l’imperatrice Maria Luisa d’Austria, moglie di Napoleone, e il francese Robert Schuman, uno dei padri dell’Unione Europea e tra i maggiori personaggi della politica mondiale del dopoguerra.



scritto da: Marco Botti, 24/09/2010