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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
il Ghigo agli allenamenti della squadra
NEWS

Quel gol al Perugia, Cari e Galderisi, Mancini e i play-off. L'amarcord di Miglietta

Il centrocampista 33enne torna per la prima volta al Comunale da avversario. ''Tutti dicono che il mio Novara è la squadra più forte del campionato, ma dobbiamo vincere sul campo. E domenica per noi sarà durissima: l'Arezzo è una squadra pragmatica, Capuano cura ogni particolare. Ricordi? Tanti, a cominciare dalla vittoria nel derby al mio debutto. Avevo firmato per altri due anni, stavo comprando casa, poi il presidente chiuse la società. Qualche rimpianto ce l'ho: senza il cambio di allenatore, la Cremonese l'avremmo battuta''



il gol di Miglietta al Perugia nel febbraio 2008C'è stato un periodo in cui i giocatori preferivano venire ad Arezzo in C1 piuttosto che salire in B. E c'è stato un periodo in cui a centrocampo si poteva scegliere tra De Oliveira, Venitucci, Togni, Croce, Erpen e Cris Miglietta. Proprio lui, a gennaio del 2008, lasciò l'Ancona e invece di salire di categoria, approdò in amaranto.

"Perché quella squadra era fortissima. Arrivai insieme a Chianese e trovammo Martinetti, Goretti, Ranocchia, Rivas, Conte. Ero sicuro che avremmo vinto il campionato, invece non disputammo nemmeno i play-off. Ma fu uno scandalo".

Il Perugia vinse a tavolino l'ultima di campionato a Martina.

"E al Pescara restituirono i 2 punti di penalizzazione. Agli spareggi avremmo vinto noi, sono sicuro".

E' il tuo rimpianto più grande?

"No, ad Arezzo il rimpianto è legato ai play-off persi con la Cremonese nel 2010. Quella di andata fu una partita bruttissima".

Inspiegabile direi.

"Mancini esonerò Galderisi e noi perdemmo smalto. Fosse rimasto lui, sarebbe andata diversamente. E non perché la squadra era contro Semplici, ma per una questione psicologica. La Cremonese l'avremmo battuta, tant'è che al ritorno per poco non ribaltavamo tutto".

 

il centrocampista con la maglia del NovaraL'hai più rivisto Mancini?

"Una sera a Milano Marittima. Ricordo che quando ci disse che voleva chiudere la società, in tanti provammo a fargli cambiare idea. Ma non ci fu verso".

Nei tuoi anni ad Arezzo c'era un organico di primo livello. Eppure non avete vinto. Ti sei dato una spiegazione?

"Non so, questione di dettagli. Ad Arezzo non ce l'abbiamo fatta, sono stato a Padova ed è accaduta la stessa cosa. A Terni invece siamo saliti in B. Vincere non è mai facile".

A quali allenatori sei rimasto legato?

"Cari e Galderisi. Li sento anche adesso".

Domenica è la tua prima volta da avversario al Comunale. A 33 anni ti emozioni ancora?

"Assolutamente sì. Ho tanti amici da salutare, compreso Nanni il magazziniere. Io ad Arezzo sono stato alla grande, avevo firmato per altri due anni e stavo comprando casa. Poi Mancini disse basta".

Ricordi?

"Se devo sceglierne uno, prendo il gol al Perugia. Ero all'esordio, l'Arezzo non vinceva quella sfida da diversi anni e noi ci riuscimmo grazie a quel mio intervento in acrobazia su cross di Grillo. E' stata anche la mia dolce condanna: da quel giorno tutti si aspettarono chissà cosa da me. Dovevo debuttare in maniera più soft...".

Tutti pensano che il Novara sia la squadra più forte del campionato. Lo dice anche Capuano. E' veramente così?

"Se è così vinceremo il campionato. Io posso dire che in effetti siamo forti, ma poi è il campo che decide. Alessandria e Pavia non sono da meno e il Bassano non molla. Di sicuro ce la lotteremo fino alla fine".

Quest'estate avevi firmato con la Spal, poi all'improvviso sei andato a Novara. Cos'è successo?

"A Ferrara non mi trovavo bene. Quella di Novara è stata una scelta giusta: la città è accogliente, affettuosa ma discreta. Mi ricorda molto Arezzo sotto certi aspetti. E poi c'è una società ambiziosa, con un centro sportivo come Novarello che è uno spettacolo".

 

foto ricordo con Beati e BriccaQuanto sei diverso dal Miglietta di Arezzo?

"Di sicuro sono più vecchio... Tecnicamente direi che sono sempre lo stesso, anche se ora non gioco da mezz'ala ma davanti alla difesa. Pregi e difetti però restano quelli".

Il Novara è primo, ha la seconda difesa e il secondo attacco del torneo. Il vostro punto di forza qual è?

"La qualità media. Siamo completi in tutti i reparti, abbiamo acquisito solidità e poi le individualità fanno la differenza. Purtroppo abbiamo pagato dazio all'inizio, siamo partiti male ma ci siamo ripresi".

Otto vittorie nelle ultime nove giornate. Merito di chi?

"Di tutti, anche di mister Toscano. L'ho avuto a Terni e la sua presenza è stata fondamentale per portarmi qua".

E dell'Arezzo che mi dici?

"Che è un avversario difficile. Gioca a specchio come noi, ha gente come Benassi, Carcione, Dettori, Erpen, Millesi che è ottima per la categoria. E' una squadra pragmatica, concede pochissimo e per noi sarà dura. Spero comunque che venga fuori una bella partita".

Difficile.

"E allora spero che la gente si diverta comunque".

E Capuano?

"Non lo conosco di persona. E' un personaggio ma in campo lavora bene. Basta vedere come si muovono le sue squadre e si capisce che cura ogni particolare".

In bocca al lupo.

"Crepi, anche all'Arezzo. E se mi spedite la foto del gol al Perugia, mi fate un piacere. E' uno dei più belli che ho fatto in carriera".

 

scritto da: Andrea Avato, 17/12/2014





Lega Pro girone A - I gol della 17a giornata

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