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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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Grave e Piro nella Death Valley - California
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Mosse e contromosse tattiche, sarà una sfida a scacchi

Il 4-3-3 del Pontedera che si chiude e riparte con veloci contropiede, le due alternative di Bacis, gli acciacchi di Regoli e di Martinez, il sinistro di Carfora e gli inserimenti di Crescenzo, le partenze sprint dei granata e la cooperativa del gol amaranto: i segreti di una sfida che alla fine, se finisse pari, potrebbe non scontentare nessuno



la formazione amaranto che ha giocato a OrvietoSenza quella sostituzione sbagliata contro la Sansovino, sarebbero soltanto tre i punti di differenza fra Pontedera e Arezzo. Una partita. Il solco in classifica è stato scavato lo scorso 16 ottobre, quando gli amaranto andarono sotto a Spoleto per un gran gol di Pero Nullo e la squadra di Masi, in contemporanea, vinse 2-0 con il Sansepolcro. Per il resto, il cammino delle due battistrada è stato molto simile anche in fatto di numeri. L’Arezzo ha segnato di più (29 gol contro 24) e ha il miglior attacco del torneo. Identico invece il numero dei gol subiti (11 per parte), meno di tutti gli altri del girone. Di fronte domani ci saranno due squadre che perdono veramente di rado: Bacis ha masticato amaro solo a Spoleto, Masi addirittura è imbattuto e l’ultimo ko risale allo scorso 8 maggio (0-1 sul campo della Bagnolese).
IL MODULO – La capolista Pontedera fino ad oggi ha giocato con due varianti tattiche: 4-3-3 classico oppure 4-3-1-2, con il rombo in mezzo al campo e il trequartista dietro le punte. Probabile che domani Masi opti per la prima soluzione, mettendo Magnani a fare la prima punta con Nolè e Arrighini (o Cubillos) attaccanti esterni. L’Arezzo finora è stato camaleontico: è partito col 4-4-2, poi è passato al centrocampo a tre, alternando le due soluzioni. Adesso dipenderà molto da Martinez: se recupera, farà il rifinitore. Altrimenti è probabile che Bacis punti su due esterni larghi per sfruttare il campo in tutta la sua ampiezza.
I PUNTI DI FORZA – Il Pontedera è squadra solida e non a caso non ha perso mai. Centralmente concede pochissimi varchi, anche perché è abile a ripiegare nella sua metà campo, lasciando il solo Magnani in avanscoperta. Sa aspettare, chiudersi a riccio e ripartire con veloci contropiede, sfruttando la verve di Nolè e Arrighini oppure i funambolismi del neoacquisto Cubillos. Se gioca Regoli, acciaccato, l’Arezzo dovrà tenere gli occhi aperti: è un mediano che ha i tempi giusti per inserirsi a sorpresa. Gli amaranto dal canto loro sono un complesso dalle mille risorse e dove tutti possono fare gol. Finora sono andati a segno in 12, record per il girone. Raso, Cissé, Rubechini, Martinez se ce la farà, sono poi i classici elementi che con una giocata possono ribaltare le sorti di una partita.
I PUNTI DEBOLI – Carfora, 35 anni, mezz’ala, ha un sinistro che canta e calcia benissimo da fermo. Ma non è più mobilissimo e lì Crescenzo, un martello che ruba palla e riparte, può metterlo in crisi. Sugli esterni di difesa, poi, il Pontedera schiera due under che soffrono se messi sotto pressione. Dall’altra parte i granata proveranno a sorprendere l’Arezzo con la solita partenza sprint: sia a Deruta che con la Viterbese hanno sbloccato presto il risultato, mettendo la gara su binari tattici più congeniali (in totale 8 gol su 24 sono arrivati nella prima mezz'ora). Ma per domani si profila un match equilibratissimo, in cui peseranno molto gli episodi e dove il pari, a 18 turni e cinque mesi dalla fine del campionato, potrebbe non scontentare nessuno.

articolo pubblicato sul Nuovo Corriere Aretino

scritto da: Andrea Avato, 10/12/2011





COMMENTI degli utenti

Commento 1 - Inviato da: Gnicchelibero, il 10/12/2011 alle 12:33

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ma nolè è quello che giocava a terni qualche anno fa?

Commento 2 - Inviato da: il ferro, il 10/12/2011 alle 13:04

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no, è quello de l'arca. l'arca di nolè.   pol'ave'giocato anche nel real madrid. domani ne tocca.

APPARTE GLI SCHERZI ANCHE DALLA GARA DI DOMANI SI SAPRà COMUNQUE VADA CHE TIPO DI MERCATO SI DEVE FARE. se basta qualche ritocco o se ci servono tre o quattro cubillos.....

Commento 3 - Inviato da: Andrea Avato, il 10/12/2011 alle 13:04

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No, questo è Matteo Nolè, classe '85. Ha giocato a Pisa, poi ha fatto 6 anni di C2 tra Sansovino e Poggibonsi. L'anno scorso era in D al Tuttocuoio.

Commento 4 - Inviato da: il ferro, il 10/12/2011 alle 13:06

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fateme sto regalo de compleanno....vittoria facile e acquisto da bercio......ho 36 anni e il mi sogno sarebbe vedere almeno una volta l'arezzo in A.....ma qualcuno c'è morto a aspettare...

 

Commento 5 - Inviato da: RICK57, il 10/12/2011 alle 20:41

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Lo dici tu Ferro?..... io ne ho 18 piu' di te...... figuriamoci....

speriamo che la serie A non debba essere conquistata celebrandola nel ricordo mio e di tantissimi (tanti....alcuni viste le presenze) tifosi amaranto.... 

chi si sente toccato.... si tocchi Tongue out

Commento 6 - Inviato da: sosempretuttoio, il 10/12/2011 alle 21:38

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Ma per domani si profila un match equilibratissimo, in cui peseranno molto gli episodi e dove il pari, a 18 turni e cinque mesi dalla fine del campionato, potrebbe non scontentare nessuno.

a me mi girerebbero molto, perchè se il pontedera passa indenne d'Arezzo, son c.... acidi. è vero, 4 punti non sono tanti ma neanche pochi, poi i campionati si vincono vincendo gli scontri diretti! domani gna vincere con le bone o con le cattive! 2 labbroni prima della partita e 3 sberle in campo; a fine partita mega "copertina" muti e a casa! ASFALTARE!!!!!!!!!!

Commento 7 - Inviato da: Paul, il 11/12/2011 alle 09:38

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Speriamo che gli appelli dei veri tifosi vengano accolti anche da chi solo simpatizza, vale a dire tutti allo stadio... oggi è una partita che va vinta.

Forza Arezzo!