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''Gol di rapina'', il calcio tra oligarchi e faccendieri. La logica del profitto mette il re a nudo

Presentato il libro dedicato al cambiamento dello sport più bello del mondo, sempre più condizionato dal business e dalla ricerca del guadagno facile. Insieme all'autore Pippo Russo hanno partecipato l'ex tecnico amaranto Serse Cosmi e i giornalisti Simona Squarzanti e Massimo Gianni



Serse Cosmi e Pippo Russo alla presentazione del libroOre 21 - Alla fine hai l'amara sensazione dell'amore tradito. Nella sala rosa del comune, Pippo Russo ha presentato il suo libro "gol di rapina" e nell'illustrare i meccanismi che hanno stravolto e stanno stravolgendo il calcio, ha svelato retroscena che ai più sono sconosciuti.

La presenza ed il ruolo di avventurieri e speculatori, coperti da fondi di investimento rigorosamente offshore, stanno trasformando il gioco più bello del mondo in un'enorme slot machine. Gli organismi di controllo o sono latitanti o sono conniventi; la invenzione della differenziazione tra diritti federali e diritti economici decisa dalla Fifa, spiegata dall'autore, è un machiavello terrificante in base al quale alle società spetta l'utilizzo del giocatore per l'aspetto agonistico ed a "terzi" vanno i vantaggi economici della valorizzazione del giocatore. In questo modo le società finiscono con l'essere condizionate dai proprietari dei diritti economici che spesso sono anche finanziatori dei sempre più dissestati club e le scelte tecniche condizionate dall'obbligo di mettere in campo non il più bravo o meritevole ma chi deve crescere di prezzo. Lo stesso atleta finisce con l'essere soggetto passivo e sfruttato da questi "registi occulti" e dato che il profitto si fa in occasione dei trasferimenti, si giunge a spiegare il tourbillon di giocatori a cui si assiste ad ogni calciomercato.

Di nuovo, come nelle frasi di Lotito, il comune denominatore è il guadagno ad ogni costo. Nessun rispetto per le persone, per la tradizione, per le regole. Pubblico degli appassionati considerato come l'utile idiota che ingolla tutto anche perché addomesticato da una stampa poco coraggiosa o complice.

Alla presentazione del libro c'era anche il grande Serse Cosmi. Sentirlo parlare e leggergli negli occhi lo sdegno e la rabbia per cose che anche lui ha conosciuto e con le quali ha probabilmente combattuto (perdendo, perché la logica del guadagno stritola e non ammette il dubbio) ha consentito di tenere accesa una piccola fiamma di speranza. Fino a che ci saranno uomini come lui, legati ai valori del campo, del sudore, del guardarsi in faccia e non nascondersi dietro paraventi, potremo ancora sperare che ci possa essere un domani per il calcio. Magari più modesto, lontano dalle paillettes e dalle luci del palcoscenico ma più vero e soprattutto più aderente a quei valori che dovrebbero esserne alla base: impegno, voglia, lealtà.

L'opera di Pippo Russo ha il merito di mostrare che il re è nudo e che tra non molto potrebbe pure beccarsi la polmonite. Ma per chi ama il calcio basta una palla, o magari neppure quella come nella sequenza di un film in corsa per gli oscar, dove ragazzini africani corrono in un campo improvvisato e fingono di passarsi un pallone immaginario, fino a segnare il gol che fa scoppiare il sorriso in un bambino.

 

la copertina del libro di Pippo RussoOre 10 - Insieme Possiamo organizza la presentazione del libro ''Gol di Rapina'' di Pippo Russo: un volume che racconta la trasformazione del mondo del calcio e degli interessi che vi ruotano attorno. Ospite d’eccezione: mister Serse Cosmi. Sarà l’occasione per una riflessione sullo sport e le strutture sportive nel nostro Comune. Appuntamento alle ore 18 presso la sala ''Giostra del Saracino'' del Comune di Arezzo.

 

Sinossi

A partire dagli anni Novanta il calcio ha subìto una mutazione genetica, da cui è uscito trasformato in termini sia culturali che economici. L'ex grande rito identitario di massa si è convertito in uno spettacolo di portata globale, caricato di significati diversi rispetto a quelli agonistici. Soprattutto, per molti attori esso è diventato uno straordinario business da colonizzare incontrando scarse resistenze. Sollecitato dalla pressione verso una modernizzazione vera o presunta, il calcio si è scoperto facilmente permeabile da soggetti e interessi man mano più opachi, ma tutti quanti accomunati da una caratteristica: l'ansia di fare del gioco una macchina da soldi, per poi distribuirli fuori dal calcio. Con l'inizio del XXI secolo il meccanismo è stato messo a punto, e dopo l'esplosione della grande crisi economica del 2007 - che ha colpito il calcio come ogni altro comparto economico - ha trovato condizioni favorevoli per diffondersi e legittimarsi. La situazione odierna parla di interi subcontinenti in cui il calcio è sotto il controllo di attori economico-finanziari esterni al calcio stesso: fondi d'investimento misteriosi con sede legale presso paradisi fiscali, oligarchi ansiosi di riciclare denari di dubbia provenienza, potentissimi agenti capaci di controllare eserciti di calciatori e allenatori impegnati presso i campionati d'ogni angolo del mondo. Una situazione che, nella migliore delle ipotesi, vede ampliare a dismisura la zona grigia fra legalità e illegalità.

 

Intervengono:

Simona Squarzanti – Portavoce di Insieme Possiamo

Pippo Russo – Autore del libro

Serse Cosmi – Mister

Massimo Gianni – Giornalista

 

scritto da: Paolo Galletti, 20/02/2015





Presentazione del libro ''Gol di rapina''
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