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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
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le famiglie Treghini-Ducci al passo San Pellegrino
NEWS

41 punti, tanta roba. E adesso divertiamoci: l'Arezzo mina vagante del campionato!

I numeri sono incredibili: 4 punti nelle ultime due partite, 14 nelle ultime sette. La salvezza è in cassaforte con larghissimo anticipo e gli amaranto possono veramente alzare l'asticella. La prestazione di Lumezzane ha confermato che la squadra è in salute, come già si era capito contro il presuntuoso Pavia di Maspero. Si può già programmare il domani, a cominciare dalla conferma di Capuano per trovare quella continuità che è sempre mancata da queste parti



Mario Coppola protagonista di un positivo spezzone di garaUn’altra settimana tutta di corsa. Dopo la battaglia con il Pavia la doppia trasferta di Lumezzane e Salò: per l’Arezzo un periodo di pressione notevole ma dopo l’exploit di ieri sul campo talismano della Val Brembana si può solo applaudire la squadra e il suo allenatore. 4 punti in due partite e con il rammarico per come è finita quella di domenica, 14 nelle ultime sette con 4 vittorie, due pari e una sconfitta (evitabile, ma la perfezione non è di questo mondo); 41 punti a 10 partite dalla fine, salvezza diretta in cassaforte (alzi la mano chi ci avrebbe scommesso a settembre, per lo meno sui tempi neanche i più ottimisti ci avrebbero creduto) e la possibilità di divertirsi adesso a far la “mina vagante” del campionato.

Essì, perché anche se ha ragionissima Capuano a dire che sarebbe fuor di luogo alzare lo sguardo fino ai play-off, è altrettanto vero che l’Arezzo ha ampiamente dimostrato di potersela giocare con tutti e di saper mettere in difficoltà tutti; anzi è proprio con le squadre di vertice che il mix risultante dalla “garra” dei giocatori e dalla sagacia tattica dell’allenatore dà i risultati migliori. Le ultime due partite ne sono state la riprova con una gagliarda prestazione contro il fortissimo e presuntuoso Pavia ed una gestione molto meno bella ma comunque efficace sul campo del Lumezzane. Riguardo alla gara di ieri vale sottolineare che i nostri avversari venivano dall’avere imposto il pari in casa al Pavia (saranno andati in undici o in zero?) e dall’aver perduto di misura e immeritatamente col Bassano, quindi se al nostro cospetto hanno dato l’impressione di essere poca cosa un po’ sarà vero ma parecchio merito va dato anche all’atteggiamento tattico dell’Arezzo.

Facciamo attenzione a non sminuire sempre quel che facciamo considerando poco chi abbiamo davanti: la squadra di Braghin ha risalito la classifica e si è rinforzata a gennaio, ha fatto risultati, messo in difficoltà squadroni d’alta classifica e con noi non ha mai trovato il bandolo del gioco, arrivando al gol per una delle rare disavventure del nostro portiere.

 

Ezio Capuano in panchina a LumezzaneIl ritmo sarà stato basso (e quindi a noi più congeniale) ma erano loro a dover correre data la classifica e l’impegno casalingo; se non l’hanno fatto è perché 4 partite in 10 giorni pesano a tutti e poi con l’Arezzo di Capuano spazi è difficilissimo trovarne. La gestione delle sostituzioni al momento dell’ingenua espulsione del capitano rossoblu è stata da applausi (e allora ripensi a Pordenone e ti mangeresti le mani... ma pazienza) e il nuovo assetto degli amaranto ha portato in dieci minuti ad aprire varchi nella difesa avversaria fino al tocco, un po’ avventuroso ma decisivo, di Montini.

Speriamo sia la scossa buona per la punta ex Benevento, fino ad ora unico tra coloro sui quali il mister aveva giurato a non aver corrisposto alla attese (a mon avis nota di merito per Yaisien in crescita partita dopo partita). Adesso oltre a goderci pagina 214 del televideo con una classifica che è tornata ad essere bella, sarebbe altrettanto bello poter vedere che si comincia a muoversi per il futuro, che si comincia a mettere qualche fondamentale tassello per una stagione che sarà più intrigante di questa (probabilmente l’anno prossimo saremo nel girone B e ritroveremo tanti derby) ma almeno altrettanto difficile perché l’Arezzo, per storia e per blasone, non potrà partire solo con l’obiettivo della salvezza.

La conferma ufficiale di Eziolino Capuano, nero su bianco e non solo a pacche sulla spalla, sarebbe il giusto riconoscimento per quanto fatto da quest’uomo da luglio ad oggi e sarebbe anche un segnale importante per la squadra, per i tifosi, per dare la sensazione vera di una continuità che da queste parti manca da tempo immemore. Presidente Ferretti, ci faccia continuare a camminare insieme, lei, Capuano con le sue iperboli e ai suoi neologismi, e noi con il nostro entusiasmo. Non ci interessano i masperi “apprendisti mourinhi”, vogliamo un altr’anno di illimitato strapazzo.

 

scritto da: Paolo Galletti, 12/03/2015





Capuano e Crescenzi dopo il 2-1 a Lumezzane

Lumezzane-Arezzo 1-2
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