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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Paolo a Londra davanti allo stadio dei Gunners
NEWS

La strada giusta, i meriti di Truda, il rilancio di Ferretti e il campionato da finire (bene)

Finalmente si sente parlare di modelli virtuosi da seguire, di progetti pluriennali e di sviluppo del settore giovanile. Non c'è solo il rinnovo di contratto di Capuano (e del suo staff) a spargere ottimismo, ma anche il lavoro sottotraccia del presidente, che in silenzio pare aver trovato il modo per presentare alla piazza una bozza accattivante di futuro. E però c'è da chiudere la stagione senza cedimenti, a cominciare proprio dalla partita con la Cremonese



gli amaranto prendono indicazioni tattiche in allenamentoProve di programmazione. Non sembra vero. Abituati da quasi vent'anni ad una rivoluzione ad ogni fine stagione, a veder buttar via quanto costruito in lunghi mesi a prescindere dalla qualità (a volte anche buona) siamo felicemente sorpresi dall'attivismo della società in questi giorni; in molti siamo stati a rimirarci per lunghi momenti la foto della firma di un contratto biennale a mister Capuano con un piacevole stupore che va al di là dei meriti indiscussi, del prestigio, del rispetto e dell'affetto che si è saputo conquistare sul campo e fuori. La notizia più grande è che per la prima volta dal 1999 sulla panchina dell'Arezzo siederà per più di una stagione lo stesso allenatore. Con lui, confermatissimo anche lo staff, a partire dal preparatore atletico Truda che dopo i fasti dell'era Somma ha confermato le sue qualità mettendo le ali a giocatori arrivati alla rinfusa ed a campionato iniziato. Insomma bisogna dare atto al presidente Ferretti; la strada intrapresa pare finalmente quella giusta, si parla di un progetto pluriennale, si parla di sviluppo del settore giovanile, si parla di modelli virtuosi da seguire (Empoli, per dire...). Merce rara a queste latitudini.

Da queste colonne non sono mancate in passato le critiche a certi atteggiamenti del massimo dirigente amaranto, a certe scontrosità e ai molti silenzi, ma così come allora avevamo manifestato dubbi ed insoddisfazione adesso è giusto e doveroso dare atto al merito. Il presidente Ferretti ha lavorato in silenzio ma evidentemente sempre avendo ben in mano la situazione, ha fatto scelte per l'organigramma societario che forse faranno storcere il naso a qualcuno, ma che un imprenditore si circondi sopratutto di chi si fida non può essere una colpa, ed oggi ci presenta una bozza di futuro; dovrà essere svolto e messo in pratica ma che per lo meno c'è e non è cosa da poco.

 

il presidente Mauro FerrettiD'altro canto è anche vero che da parte della città, intesa come imprenditoria ed istituzioni, è mancata quasi del tutto ogni dimostrazione di sostegno. La vicenda dello stadio e quella, per la quale si attende conferma, dell'offerta per il 51% dell'Arezzo a prezzi da saldo, non possono certo essere considerati segnali di buona volontà. V'è da dire peraltro che l'uomo Ferretti, spigoloso ma determinato, pare quasi aver tratto da queste contrarietà nuova linfa e (giustificatissima) voglia di smentire i detrattori forse interessati e gli amministratori svogliati, anzitutto dimostrando che ad Arezzo si può fare calcio e magari, organizzandoci, guadagnarci pure. Ha rilanciato le ambizioni e dichiarato obiettivi importanti a brevissimo termine.

Verrebbe da chiedergli di parlare un pò di più, di non lasciare troppo mistero intorno a sé né troppi spazi a chi magari si diverte a mettere zizzania, verrebbe da chiedergli di cercare di capire questa città, magari facendosi aiutare da Eziolino Capuano che ha trovato ottima sintonia con l'ambiente, ma ognuno ha il suo carattere e mi sa che dovremo rassegnarci a poche parole, che comunque se condite con molti fatti ci vanno più che bene.

Intanto, sognando ad occhi aperti e con la mente proiettata al domani rischiamo di perdere attenzione e concentrazione sull'oggi. Il campionato non è finito e se la salvezza ormai acquisita è già un traguardo importante e prezioso, sarebbe un peccato non provare a finire in bellezza consolidando la permanenza nei primi 9 e guadagnandoci un'altra soddisfazione con la qualificazione alla Tim Cup. Sabato arriva la Cremonese e ci sarebbe anche da rifarsi di una sconfitta ingiusta patita allo ''Zini''. Testa e gambe al campo, rivogliamo la vittoria!

 

scritto da: Paolo Galletti, 09/04/2015





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