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AMARANTO TV

SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
pittoresco tifoso amaranto
NEWS

Per la grinta di Panariello, l'estro di Erpen, le botte di Bonvissuto: 49 volte grazie a tutti!

E' stata un'ottima annata, chiusa nel modo migliore con la qualificazione alla Tim Cup. Un ringraziamento per ogni punto in classifica a tutti i protagonisti: Benassi e le sue parate, Villagatti e la sua forza tranquilla, Gambadori e il suo podismo. Fino a Eziolino Capuano, l'uomo che ha saputo conquistare la piazza e che si è preso una rivincita su qualche stagione sfortunata



il saluto della curva alla squadra 2014/15Un'ottima annata. Il film del campionato amaranto si è chiuso domenica con i festeggiamenti meritati e dovuti e una prestazione sottotono giustificata, oltre che dalla foga del Sud Tirol, dalle molte assenze e da un calo adrenalinico conseguenza sia dal clima atmosferico che di quello psicologico. Il lieto fine era già stato messo in cassaforte da tempo e sia la squadra che il pubblico avevano sopratutto voglia di fare festa e abbracciarsi idealmente come avvenuto a fine gara.

Prima di voltare definitivamente pagina e prepararci a seguire un nuovo capitolo della storia calcistica aretina è però giusto ringraziare i protagonisti di questo campionato. Quindi grazie alle parate di Max Benassi, che ci hanno dato sicurezza e punti; grazie alla grinta di Panariello, cresciuto in maniera esponenziale dalle prime uscite nell'estate 2014, incerte e affannose, fino a diventare il perno della difesa e il guastatore offensivo più efficace. Grazie alla forza tranquilla di Villagatti, francobollatore spietato che senza quasi mai scomporsi ha imbavagliato gli attaccanti più pericolosi del girone. Grazie alla grinta e al podismo di capitan Gambadori; arrivato per la serie D si è presentato senza timori sul proscenio maggiore e dove non è arrivata la tecnica ha sopperito con il cuore e l'orgoglio. E' stata una delle guide vere, in campo, nello spogliatoio e davanti ai microfoni quando c'è stato da assumersi le responsabilità e prendere posizione. Grazie alla spinta generosa di Franchino e Sabatino, i due incurosri di fascia voluti da Capuano a gennaio e arrivati tra qualche mugugno. Tutti e due hanno dato un contributo importante e firmato due gol (Franchino al Renate e Sabatino al Bassano) che ci hanno fatto piangere di gioia.

 

Erpen lancia la sua maglia ai tifosiGrazie alle geometrie di Dettori e alla corsa di Brumat, grazie all'estro e alla sostanza di Horacio Erpen che ha assicurato quel tocco in più che dava qualità e fantasia. Purtroppo un infortunio maligno ce lo ha tolto proprio quando stava raggiungendo il top della forma e chissà che Arezzo sarebbe stato con lui in campo e due a spingere a dovere come i citati esterni arrivati col mercato di riparazione. Grazie ad Antonino Bonvissuto che si è preso sulle spalle la fase offensiva giocoforza sacrificata da esigenze di sano pragmatismo. Quante botte ha preso e quanti cartellini (parecchi ingiusti, perché spesso era lui a buscarne)! Quanti palloni ha sporcato, lottato, conteso, tenendo alta la squadra, dando profondità, facendo da riferimento per i compagni. Grazie a Mariani per quel gol pazzesco contro il Monza, perché un gesto atletico così vale da solo una stagione (e comunque il ragazzino si muove bene in campo.). Grazie all'estro altalenante di Padulano e Yaisien, a Coppola e a Carcione. Grazie anche a tutti gli altri che hanno comunque dato il loro contributo.

E grazie al nostro Ridley Scott, al regista di questa annata da collezione, all'uomo che ha saputo conquistare una città e una tifoseria, che ha convinto anche gli scettici di lungo corso e ha guidato con mano ferma la squadra ad un risultato oggettivamente eccezionale. Eziolino Capuano si è preso anche la rivincita su qualche stagione sfortunata e su parecchi giudizi affrettati dimostrando, oltre alle note capacità dialettiche, anche doti tecniche e tattiche non indifferenti. Il campionato 2014-2015, un campionato nato col batticuore e finito in gloria, si consegna così all'epica dell'Arezzo calcio; ma oggi è già domani e il futuro vorremmo tutti che fosse colorato di amaranto.

 

scritto da: Paolo Galletti, 14/05/2015





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