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SERIE D GIRONE E - 1a giornata

RISULTATI CLASSIFICA PROSSIMO TURNO
Flaminia4 set15Livorno
Gavorrano4 set15Tau Altopascio
Ghiviborgo4 set15Ponsacco
Orvietana4 set15Arezzo
Poggibonsi4 set15Grosseto
Sangiovannese4 set15Ostiamare
Seravezza4 set15Città di Castello
Trestina4 set15Pianese
Terranuova4 set15Montespaccato
MONDO AMARANTO
Margherita, Angiolo e Sara - Bruxelles
NEWS

Countdown campionato. Avanti a fari spenti, aspettando un bomber. E un difensore

E' partito il conto alla rovescia per l'esordio in Lega Pro. Giovedì 27 saranno complilati i calendari, sabato 5 settembre prima gara ufficiale della stagione. L'Arezzo deve ancora ingaggiare la spalla di Cori o l'attaccante al quale Cori farà da spalla. Ma anche in difesa servirebbe un altro innesto d'esperienza, magari proprio quel Villagatti che l'anno scorso ha fatto benissimo in amaranto. Due settimane e poi servirà soprattutto la solita grinta da ''maiali assatanati''



gli amaranto in allenamento a La NaveQuindici giorni al via. Ormai possiamo cominciare il conto alla rovescia per l’avvio della stagione 2015-2016. Tra meno di una settimana i calendari (il 27) ci faranno già studiare le date ed immaginare i tanti incontri di campanile che dovremo affrontare e che ci mancano da troppo tempo. Nel frattempo la squadra lavora a luci spente; fino a ieri a Castiglion Fiorentino e poi da lunedi di nuovo (e finalmente) in città.

 

Le amichevoli fissate dopo le ennesime capriole della Lega in Coppa Italia, le bizze di Camilli e l’eccesso di prudenza (a mon avis) delle questure, serviranno a fare minutaggio con la Fortis di Borgo San Lorenzo e verifica con il Prato, ma certo non hanno l’appeal che potevano avere quelle con Cesena e Perugia. Tant’è, quel che conta comincia il 5 settembre ma a quella data ci stiamo avvicinando pericolosamente senza aver completato l’organico in un ruolo essenziale: la spalla di Cori (o colui al quale Cori dovrà fare da spall) alias l’alter ego di Bentancourt (prima scelta tra i giovani punteri). Via via sono sfumati nomi ed obiettivi vuoi per l’ingombro dei paletti economici, vuoi per oggettive differenze di prospettiva (vedi Caturano). E’ anche vero che alla fine la rigidità iniziale è stata almeno in parte rivista per durata e importi per nomi di livello e qualità ma non è finora bastato. Vero che la logica con la quale si sviluppa questo mercato è arcana più che mai; basti pensare che Momentè, che non è più un ragazzino, pareva vicino al Parma e poi ha firmato a Mantova. Comunque lui non vestirà l’amaranto e quindi problemi suoi. I nostri sono quelli di stringere i tempi perché poi il giocatore che verrà dovrà conoscere i compagni ed inserirsi negli schemi di Capuano che per il gioco offensivo d’attacco prevedono che l’attaccante si sacrifichi e lotti, conquisti spazi e ne apra ai compagni, sappia leggere e sfruttare le situazioni di palla inattiva, insomma non un lavoro che si impara in qualche giorno e di giorni, appunto, non ne restano tantissimi.

 

Marco Villagatti, classe '83Da completare anche la difesa perché dietro il presumibile trio titolare Monaco-Panariello-Carlini siamo un po’ corti e qua, sebbene ci siano in ballo i contributi e le nuove liste che privilegiano gli under, non mi dispiacerebbe affatto vedere completato l’organico con un uomo d’esperienza e di sicuro affidamento che alla bisogna sia pronto ad entrare nella mischia assicurando stabilità alla retroguardia. Il nome di Villagatti mi viene in automatico perché è stato un ottimo protagonista, perché certamente accetterebbe senza problemi anche di far da rincalzo, perché lo conosciamo. Magari ce ne sono altri come lui disponibili e ingaggiabili e non sarebbe un male se tra i 4 che mancano per completare la rosa inserissimo ancora un po’ di peso specifico, che poi è quello che è parso mancare nelle amichevoli viste fino ad ora. La squadra sta faticando per il momento ad assorbire non tanto gli schemi quanto la mentalità e l’atteggiamento che il mister (giustamente) pretende dai suoi sul terreno di gioco, un modo di stare in campo che è poi quello che esalta lo schieramento tattico e la predisposizione improntata su copertura e ripartenze.

 

Per farlo bene e con costrutto ci vuole concentrazione assoluta e la grinta da “maiali assatanati” che abbiamo visto in passato, senza questi ingredienti si perde spessore e ci si consegna al gioco avversario. Mancano ancora ed insieme, soltanto 15 giorni. Dopo il 31 non si potrà fare più niente fino a gennaio e quindi spero già oggi di vedere notizie concrete per riscaldare al meglio anche i motori del tifo.

 

scritto da: Paolo Galletti, 22/08/2015





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